.25. POV: KAI.

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La discussione con Blue continua a riecheggiare nella mia testa come un'ossessiva ripetizione su un vecchio disco rotto. Ogni parola, ogni sguardo, ogni gesto si ripresenta davanti ai miei occhi, tormentandomi con un senso di autocommiserazione e auto-disprezzo che non riesco a scuotere. Ho sempre provato ribrezzo nei miei confronti, ma mai così tanto come in questo momento.

Mi odio. Mi odio per desiderarla, per non riuscire a resistere alla tentazione di stare lontano da lei. Mi odio per le parole orrende che le ho rovesciato addosso, per il modo in cui la tratto, per il modo in cui la tengo a distanza come se fosse un pericolo da tenere sotto controllo.

Ma in fondo, so che è l'unico modo per tenerla al sicuro. È l'unico modo per proteggerla da ciò che potrebbe accadere se si avvicinasse troppo. Mi rendo conto che le mie azioni possono sembrare crudeli e insensibili, ma è solo perché non posso permettermi di lasciare che il mio affetto per lei metta in pericolo il suo benessere.

Eppure, nonostante tutto, il peso del mio rimorso e della mio auto-disgusto continua a schiacciarmi, rendendomi sempre più consapevole della mia imperfezione e delle mie debolezze.

Nessuno deve sapere quanto la voglio, quanto l'ho desiderata. Nessuno deve scoprire che è e sarà per sempre mia. È come un segreto oscuro, nascosto nell'ombra dei miei pensieri più intimi, una verità che terrò custodita gelosamente fino alla fine dei miei giorni. So che è sbagliato stare con lei, ma è come una droga, un vortice irresistibile che mi trascina sempre più in profondità.

Non riesco a fare a meno di desiderarla, di immaginare ogni dettaglio del nostro possibile incontro, delle nostre interazioni carnali. Quante volte ho immaginato di possederla, di far l'amore con lei, di perdere ogni inibizione e lasciarmi trasportare dall'estasi del piacere. Ma niente può essere paragonato alla realtà. Niente può eguagliare la sensazione di vederla lasciarsi andare, di perderle il controllo solo con me.

Questo pensiero mi riempie di un orgoglio misto a un senso di incredulità. Nemmeno nelle mie fantasie più sfrenate avrei immaginato di avere un tale potere su di lei. Eppure, nonostante tutto, ho anche una paura fottuta. Paura che qualcuno possa venire a conoscenza del nostro legame, che la nostra relazione segreta venga alla luce e distrugga tutto quello che abbiamo costruito.

Ma non posso permetterlo. Quindi continuerò a nascondere il mio desiderio, a celare i miei sentimenti, per proteggerla e proteggermi da ogni possibile conseguenza.

«Capo» Zack mi riscuote dai miei pensieri con una voce urgente, e il tono preoccupato mi fa sollevare lo sguardo istintivamente. «Luke sta perdendo di nuovo le staffe.»

Butto la cicca della sigaretta a terra con un gesto infastidito e mi alzo di scatto, seguendo Zack con passo veloce.

Quando entro nella stanza, trovo Luke imbestialito, scalpitante come una furia in preda all'ira. La sua furia è palpabile nell'aria, e mi chiedo quanto tempo passerà prima che la situazione sfugga al nostro controllo.

In quel momento, sento una fitta di frustrazione attraversarmi il petto. Non importa quanto tenga a Luke o quanto sia grato per la sua amicizia, qui si tratta di lavoro e deve darsi un contegno. La mia pazienza è al limite, e non posso permettere che il suo temperamento comprometta il nostro operato.

«Luke, ti devi dare una calmata» dico con voce ferma, mentre respiro profondamente per non perdere il controllo e dargli un pugno sul naso.

«Una calmata un cazzo» mi risponde lui, spingendosi verso di me con una furia incontenibile.

«Luke, che cazzo!» interviene Zack, con un tono di voce che riflette la sua stanchezza e la sua frustrazione. La sua reazione decisa mi conferma che non sono l'unico ad essere stanco di questa situazione.

|Piccola Stella.|⭐️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora