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Bella e io continuiamo a osservare la scena in silenzio, entrambe immerse nei nostri pensieri. Ma poi, improvvisamente, mi rivolge uno sguardo carico di significato, come se volesse il mio permesso per agire. Senza esitazione, acconsento con un leggero cenno del capo, desiderando anche farle capire che non ha bisogno di chiedere il mio permesso per avvicinarsi a mio fratello. Con gratitudine nei suoi occhi, lei si alza e rincorre Luke, cercando anche lei di farlo calmare.

Nel frattempo, rimango assorta, a guardare i due amici: Zack cerca ancora disperatamente di placare Kai in tutti i modi possibili, ma Kai sembra non volerne sentire. Continua a fumare in modo compulsivo, le sue spalle sono ancora rigide e cariche di tensione, e mi chiedo davvero cosa sia successo per scatenare tutto questo nervosismo e questa agitazione.

Cerco di collegare i pezzi del puzzle, cercando di dare un senso a tutto quello che sta accadendo. Le parole di Luke risuonano nella mia mente "è troppo complicato", e cerco di mettere insieme le informazioni che ho a disposizione. Ma più cerco di pensare, più tutto sembra avvolto in una nebbia di confusione. Non c'è una risoluzione chiara, solo frammenti di informazioni distaccate tra di loro.

La scomparsa di Markus dopo la confessione di Bella che Kai lo stava cercando. I consigli di Zack di non lavorare più perché è pericoloso. Tutto sembra collegato in qualche modo, ma il quadro complessivo rimane sfocato e incerto. Senza una risposta definitiva, mi sento come se fossi bloccata in un labirinto senza uscita.

Ad un certo punto, Kai pronuncia qualcosa a Zack, e Zack si allontana, andando via. È in quel preciso istante che gli occhi di Kai, con il loro colore diamante, trovano i miei. Il suo sguardo è penetrante, intenso, e si posa su di me con una forza irresistibile. Rimaniamo a fissarci per lunghi secondi, ma sembrano minuti infiniti, che a loro volta sembrano ore interminabili.

Cerco disperatamente di trovare qualche risposta nei suoi occhi, di capire cosa sta succedendo, ma come tutto ciò che riguarda Kai, i suoi occhi sono enigmatici. Non dicono nulla, a meno che non sia lui a voler comunicare qualcosa. La sua espressione è impenetrabile, e mi ritrovo ad affrontare un muro di mistero e incertezza.

Dopo l'ennesima sigaretta che butta a terra con gesto nervoso, Kai si avvicina a me con passi lenti, come se fosse un predatore che si avvicina alla sua preda. Il mio cuore comincia a battere più velocemente, sento le farfalle nello stomaco e il mio respiro diventa irregolare. Ma cerco di mantenere la calma, di essere distaccata, ripetendomi che quello che è successo questa sera è stata solo una notte come tante, e Kai è solo un ragazzo come tanti altri.

Le parole sembrano eco lontane mentre il mio cuore martella nel petto, e cerco di ignorare la sensazione di vulnerabilità che mi pervade. Ma non posso negare che ci sia qualcosa di magnetico e irresistibile nel modo in cui Kai si avvicina a me.

E come se nulla fosse successo, Kai si siede accanto a me con una calma olimpica, come se il tumulto dei momenti precedenti non avesse mai avuto luogo. Con un movimento tranquillo, estrae il pacchetto di sigarette dalla tasca, e con la consueta nonchalance, ne porta una alla bocca per accenderla. È un gesto così familiare, così ordinario eppure così affascinante, che mi lascia ipnotizzata.

Quando il suo sguardo si posa su di me e alza un sopracciglio in un'interrogativa silenziosa, le sue parole mi colpiscono come una folgore. «Sei andata via stanotte» dice, con una semplicità disarmante.

La sua confessione mi lascia stupefatta, e il mio cuore inizia a battere con forza al solo pensiero che abbia dato importanza al fatto che non sia rimasta con lui fino a quando si è svegliato. Mi sento confusa ma anche ammirata, perché quella sua osservazione significa che si è preoccupato per me, che ha notato la mia assenza e forse, chissà, ha pensato a me.

|Piccola Stella.|⭐️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora