Brivido

33 6 9
                                    

Nicole

Non sono mai stata ad una festa delle confraternite, questo posto per quanto magnifico possa sembrare mi provoca emozioni contrastanti, ansia ed eccitazione al tempo stesso per l'aria cupa e misteriosa che emana.

Le pareti sono rivestite con una vernice nera opaca, dal soffitto pendono drappeggi di velluto dorato e il pavimento è cosparso di petali neri e dorati, nell'angolo a destra noto il deejay che pompa musica moderna dalle casse mentre il lato sinistro della sala è colmo di tavoli con bevande e cibo, al centro dei tavoli ci sono dei globi di vetro con all'interno delle candele led, a dire il vero tutto il salone è illuminato dalla luce soffusa di queste lanterne sparse un po' ovunque.

A catturare la mia attenzione non sono le ragazze mezze nude né i ragazzi ubriachi e fatti di qualsiasi droga che circola qui dentro, ma dei tipi con indosso un mantello rosso che escono da una stanza seguiti da un gruppo di ragazzi, qualcuno piange, qualcuno sorride nonostante sia ricoperto da ferite e lividi.

<<Credo si tratti dell'iniziazione>> Leila ha seguito il mio sguardo, non ha idea che probabilmente sotto una di quelle maschere si nasconde il fratello. Come lo so? Conosco bene Kyler e questa è proprio una cosa da lui.

Alla Princeton le case delle confraternite sono altre, la Ψ è una facciata che viene usata solo per dare le feste, i confratelli sono mascherati, alcuni truccati, ma comunque irriconoscibili e quindi nessuno sa quale confraternita ci sia dietro.

<<Puoi andare a prendere da bere?>> non voglio lasciare Leila da sola, ma ho bisogno di trovare Kyler <<Certo, aspettami qui>>
Appena vedo Leila allontanarsi ritorno con lo sguardo sui confratelli mascherati, faccio appena in tempo a vedere uno di loro sgattaiolare verso le scale, senza perdere tempo lo seguo al piano di sopra e quando entra in una camera mi ci fiondo e non gli do il tempo di richiudersi la porta alle spalle.
<<Kyler>> la mia suona più come una domanda, ma ne ho la certezza appena si abbassa il cappuccio e si caccia la maschera
<<Non dovreste essere qua>>
senza rendermene conto ho fatto qualche passo indietro e ora sono schiacciata alla parete mentre Kyler mi sovrasta con il suo metro e 90, sto ansimando per l'adrenalina che sento scorrermi nelle vene <<Quindi è per questo che hai deciso di trasferirti? Leila lo sa?>> le mie domande lo stanno facendo innervosire, lo capisco dal modo in cui ha irrigidito le spalle e la mandibola, oh mio dio è senza maglia, perché non ha la maglietta? Non che mi lamenti ma non l'avevo notato e inizio a sentire caldo <<Smettila di darmi il tormento, prendi mia sorella e andatevene>> mi fa ribollire il sangue, perché deve sempre dare ordini?

Il suo stupido segreto non mi importa o almeno cerco di convincere me stessa che sia così, in ogni caso non gliela voglio dare vinta.
<<Non mi interessa cosa fai nel tuo tempo libero e forse vogliamo divertirci anche noi prima dell'inizio dei corsi>> ammetto che sembro spavalda ma in realtà il cuore mi batte all'impazzata per questo affronto e l'ansia mi mangia da dentro.

Non so perché mi sento così, la cotta che provo per lui da quando eravamo piccoli è sparita quasi del tutto ma restare da sola con Kyler mi rende nervosa.

Fa un respiro profondo e si avvicina mettendo le mani ai lati della mia testa, mentre mi squadra dall'alto in basso maledico Leila per avermi convinta a indossare un abito nero così striminzito.

<<E come vorresti divertirti?>> ha un sorriso malizioso e avvicina il naso al mio collo ispirando il mio profumo, ho la pelle d'oca e non riesco a credere a cosa sta facendo, perché è così vicino?

<<Odori ancora di latte, questo posto non fa per te, vattene>> si stacca dal muro allontanandosi da me e mi guarda a braccia conserte, dopo un breve stato di trance reagisco <<Vaffanculo>> lo supero con grandi falcate e vado di sotto a cercare Leila.

Non riesco a crederci, il figlio perfetto, il fratello perfetto, sì un perfetto stronzo.
Se crede di intimorirmi si sbaglia di grosso, trovo Leila dove l'avevo lasciata, le strappo il drink di mano e non le do il tempo di farmi domande che la trascino al centro della sala dove la gente sta ballando.

<<Amica mia stasera non voglio pensare a niente, divertiamoci è l'ultima occasione prima che inizino le lezioni>> Leila mi sorride compiaciuta dall'idea e tracanniamo il drink in un sorso, in un battito di ciglia siamo circondate da ragazzi che vogliono ballare, con la coda dell'occhio vedo Kyler scendere le scale, si è cambiato, indossa una maglietta bianca sopra i jeans neri, la luce soffusa gli fa risaltare i muscoli.

È perfetto, credo proprio che la cotta non sia passata.
Maledizione.

Prima che si accorga di me mi avvicino ad un ragazzo, è carino, ha gli occhi azzurri e il viso incorniciato da riccioli biondo cenere, iniziamo a ballare e sarà colpa dell'alcool ma mi avvicino più di quanto farei normalmente.

Voglio che mi veda, crede che sia una bambina alla ricerca di attenzioni e incapace di farmi i fatti miei?
Bene, vediamo se la bambina che si fa i fatti suoi con un tipo qualsiasi ad una festa qualsiasi è di suo gradimento.

Stiamo ancora ballando e bevendo, Kyler non mi ha cacciato gli occhi di dosso nemmeno per un secondo, se ne sta a braccia conserte appoggiato al corrimano delle scale, non so se è incazzato con me o preoccupato per sua sorella, ma non mi importa più.

Jasper, il biondino, mi attira a sé e capisco che non vuole più solo ballare ma io non ho intenzione di spingermi oltre, quando mi fa scivolare la mano sul culo e si sta pericolosamente avvicinando alle mie labbra la musica si stoppa e le luci si accendono interrompendoci, la sala si riempie di mormorii e un confratello ancora mascherato annuncia la fine della festa.

Non capisco, credevo che durasse per tutta la notte, quando mi volto alla ricerca di Kyler è sparito, lo intravedo dopo poco e con gli occhi socchiusi mi fissa accennando un sorrisetto, stronzo.

Senza pensarci troppo mi butto sulle labbra di Jasper, non se lo aspettava ma schiude la bocca e mi accarezza la lingua con la sua, è un bacio tranquillo e caldo, non mi fa provare nessun brivido, quando credo che sia abbastanza mi stacco, prendo Leila per mano e mentre la trascino fuori mi giro verso Kyler e gli mostro il dito medio con un finto sorriso stampato in volto.

Passione e segretiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora