Capitolo 20

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"Deku... non volevi guardare il tuo musical...?". Una risata graffiata lasciò la gola di Katsuki, che accarezzò lentamente ed in maniera decisa i fianchi di Izuku, seduto a cavalcioni sulle sue gambe.

Quei riccioli verdi, disordinati come al solito, creavano una falsa aureola, perché l'Alpha lo sapeva decisamente bene quanto fosse peccaminoso quel nerd...
Lo vedeva in quegli occhi nei quali si perse con bramosia...

Catturato dall'intensità e dalla profondità del verde smeraldo.
Come due pozze incantate, senza fondo, nelle quali annegare...

Sembravano brillare di una luce interiore, una malizia sempre più crescente che lo obbligava a stringere la presa su quel corpo perfetto, allenato ed agile, leggero...

Come se fosse di fronte alla droga di cui era dipendente, inalò profondamente quell'aroma così fresco, con la parte della menta, che sembrava accoglierlo e gli permetteva di respirare, e poi c'era la parte avvolgente... quella calda, densa... quella che gli faceva salire l'acquolina in bocca...
L'aroma del cioccolato, che lo stimolava a divorarlo, pezzo dopo pezzo...

Respirò sulle labbra schiuse dell'Omega, portando le mani sulla schiena del ragazzo e passando le dita lungo tutta la spina dorsale, tastandolo e percependo ogni parte di lui... di quel corpo che ormai conosceva a memoria.

Lasciò scivolare tra le sue dita il tessuto della t-shirt che stava indossando il verdino, accennando un sorriso nel rendersi conto che quella era decisamente una sua maglietta, ma era fiero quando lo vedeva indossarle.
Come se volesse sentirlo sempre con lui...

"Sei... dio, Izuku... sei un bastardo...". Gli morse piano la guancia, tenendo il suo bacino ben schiacciato verso il basso, sospirando rumorosamente nel sentire i loro sessi frizionare assieme.
Aveva caldo, ed i brividi freddi allo stesso tempo, mentre strofinava lentamente il naso sulla pelle morbida e liscia dell'Omega, che tremò sotto i suoi tocchi, rilasciando quelle tenere fusa che erano una melodia straordinaria...

Le avrebbe ascoltate per tutto il giorno, in ogni attimo, anche di notte per poter dormire sonni sereni...

"Non ho fatto niente, Kacchan...". Sorrise teneramente Izuku, girandosi tra le dita delle ciocche bionde, lisciando dei ciuffi, per poi affondare tra quella chioma chiara.
Sembrava un campo di grano... leggero, soffice... estivo. Sì, un raccolto poco prima della stagione, cullato dal sole alto e cocente, che bacia ogni spiga rendendola unica...

E mosse i fianchi, godendosi quelle palpebre che si socchiusero, come le ciglia vibrarono, mostrando quei rubini sotto la velatura sottile.
Fuoco e fiamme divampavano in quegli occhi, mentre la presa si strinse, assecondando ciò che il verdino richiese...

Una spinta lenta verso l'alto mentre il bacino dell'altro si premeva su di lui, il respiro che si mozzava in gola e la visione dell'Omega che lo richiamava con un semplice sguardo.

Si perse ad osservare quella bocca che lasciò uscire un gemito.
Le labbra morbide, leggermente schiuse, che tremavano impercettibilmente, lasciando sbucare per un attimo fugace gli incisivi bianchi.

Raccolse un bacio, bloccando il collo del verdino, stringendo saldamente i riccioli alla base della nuca.
Ogni gesto era una dichiarazione d'amore, ogni respiro un'esclamazione di passione.

Mosse le labbra su quelle morbide di Izuku, mantenendo quel ritmo corporeo che lo stava letteralmente risucchiando di ogni energia.
Lo desiderava in ogni attimo, non poteva farne a meno...

Mai una volta il pensiero che potesse essere troppo abitudinario gli passò per la mente, avrebbe fatto l'amore con lui ogni giorno, avrebbe baciato ogni suo respiro in ogni frangente della sua vita.

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