Cinque

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"Ragazzi finalmente abbiamo un giorno di pausa" dice Chiara buttandosi nel divano della sua roulette. Era il nostro primo giorno di pausa dopo una settimana di riprese.
"Facciamo una festa oppure andiamo in discoteca" dice Matteo.
"Ma sto cazzo io dormo" dice Leonardo.
"Sei un vecchio" dice Mattia.
"Guarda io sto con Leonardo" dico.
"Si concordo" dice Lorenzo. Non avevamo parlato tanto in quella settimana.
"Dai ragazzi siete dei morti, facciamo una festicciola tra di noi almeno" dice Caterina.
"Okay, ma io non organizzo niente" dice Chiara.
"Uguale" rispondo io.

Era arrivata la sera e Caterina insieme all'aiuto di Matteo e Mattia avevano organizzato una festa. Non era perfetta ma era comunque bellissima. Decisi di vestirmi bene per l'occasione.

Inutile dire che già a metà della serata ero ubriaca

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Inutile dire che già a metà della serata ero ubriaca.

pov's Lorenzo

La guardavo da tutta la sera. Era bellissima. In quel momento stava ballando insieme a Chiara e si stava strusciando su Matteo. Erano entrambi ubriachi ma non potevo lo stesso mentire dicendo che non ero geloso.
"Sai dovresti andare là e prenderla via" disse Leonardo.
"Cosa?" chiesi.
"Mi hai sentito" rispose lui. Presi il bicchiere pieno di vodka che aveva in mano e iniziai a berla. Era il mio secondo bicchiere di tutta la sera.
La cosa che mi fece scattare verso Bridgette fu quando rimase praticamente in mutande perché senza accorgersene il vestito le era salito, non copriva già niente abbassato figuriamoci così.
"Matteo per favore" dissi arrivato da loro. Con un sorriso da ebete il ragazzo si allontano insieme a Chiara.
"Ei mi stavo divertendo" disse Bridgette guardandomi mettendo il broncio.
"Ti stavi strusciando a lui" risposi.
"Stavamo ballando a ritmo di musica" rispose lei incrociando le braccia e così facendo mise in risalto le sue tette ed era diventato difficile non guardare ma cercai di trattenermi.
Lei non si accorse di niente.
"Sei geloso?" chiese poi sorridendo.
"Bridge non sono geloso di un mio amico" risposi io. Si ero geloso.
"Non ti credo"
"Va bene"
"Balliamo?" mi chiese poi buttando le sue braccia nel mio collo e ciò mi portò a tenerle i fianchi.
Aveva un odore di vaniglia che mi faceva impazzire.
"Sai, la prima volta che ci siamo baciati ho provato una sensazione di calore, come se fossi a casa" disse lei appoggiata al mio petto.
"Vorrei riprovare la sensazione" disse poi guardandomi negli occhi. Non volevo fare niente di cui poi si potesse pentire, tanto meno in quel momento che era ubriaca.
"Non lo vuoi davvero"
"Si che voglio, voglio tante cose da te" disse poi.
Ciò mi eccitò.
"Bridge per favore" dissi.
"Non sto facendo niente" disse lei continuando a guardarmi.
Aveva quegli occhi verdi così puri e grandi ma aveva dei pensieri così impuri in quel momento e lo so perché anche io ce li avevo.
"Bridge sei ubriaca non chiedermi queste cose" dissi poi.
"Ma è solo che hai delle labbra così belle e poi quella lingua, sai fare delle magie" disse lei.
"È sbagliato" dissi.
"Dagli sbagli s'impara" rispose lei.
"Vieni" le dissi. La portai dietro la sua roulette così che nessuno potesse vederci.
Arrivati là iniziai a baciarla in modo prepotente che si schiantò sulla parete della roulette facendo un tonfo ma a lei non sembrava importare. Mi mise le mani dietro il collo iniziando a spingermi verso di lei. Io le misi una mano nel collo stringendolo piano e con l'altra mano la spingevo a me mettendogliela in uno dei due fianchi. Lei ricambiava il mio bacio prepotente mordendo e leccando, ci staccamo solo per prendere fiato e dopo un pò di tempo iniziammo ad ansimare. Mi salto in braccio e le misi le mani nel culo per sorreggerla ma in quel momento sentimmo un rumore e ci staccamo con le guance e le labbra tutte arrossate.
"Scusate, non volevo interrompere" disse Caterina.
"Me ne vado adesso" aggiunse poi.
Ci guardammo senza fiato e poi Bridgette inizió a ridere.
"È così imbarazzante" disse ridendo nervosamente.
"Non sono una che scopa nei prati" aggiunse poi facendomi ridere.
"Non avremmo scopato, sei troppo ubriaca" dissi. Avevo già esagerato a baciarla.
"Ho sonno" disse Bridgette.
"Ti porto nella roulette" dissi io.
Mi ero girato dopo averlo detto e poi sentì un tonfo.
Era per terra, addormentata.
Ma stiamo scherzando? Pensai. La presi in braccio a mo di sposa e la potrai nella sua roulette che aveva lasciato aperta e decisi di non rispondere alle domande di Leonardo e Mattia. La misi delicatamente nel suo letto e le tolsi i tacchi, cercai di toglierle il trucco che indossava e poi uscì chiudendo la sua roulette.

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