11. oltre le insicurezze

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Dopo una giornata passata tra le strade acciottolate di Roma, il profumo dei ristoranti che invadeva l'aria e il suono delle risate che riempiva le piazze, Gioia e Niccolò tornarono finalmente a casa. Le mura della loro dimora sembravano accoglierli con un abbraccio familiare, mentre la città eterna lasciava il posto a una calma più intima e personale.

Gioia si sedette sul divano, togliendosi le scarpe con un sospiro di sollievo,  aveva una luce strana negli occhi. Niccolò la guardò con occhi pieni di affetto e qualcosa di più profondo, qualcosa che sentiva crescere ogni giorno di più.

"Gioia, tutto bene?" chiese con un tono che cercava di nascondere l'ansia.

Lei lo guardò, i suoi occhi pieni di una miscela di emozioni. "Sì, è solo che... stavo pensando a tante cose."

Niccolò inclinò la testa di lato, incoraggiandola a continuare. "Cosa sta accadendo nella tua mente, amore?"

Gioia si prese un momento per raccogliere i suoi pensieri, poi iniziò a parlare, lentamente, lasciando che le parole fluissero senza freni. "Sai, Niccolò, da quando ti ho conosciuto, ho sentito qualcosa cambiare dentro di me. Mi hai fatto vedere che posso essere amata per quello che sono davvero, non per un'immagine o un'idea."

Niccolò le strinse la mano, ascoltando attentamente. "Lo sai che io ti amo per quella che sei, vero?"

Lei annuì, con un sorriso timido. "Sì, lo so. E per questo voglio... voglio concedermi a te completamente, senza più insicurezze, senza più paure."

Niccolò le accarezzò il viso, gli occhi che cercavano i suoi con una dolcezza infinita. "Gioia, sei sicura? Non voglio che tu faccia qualcosa di cui potresti pentirti. Se non ti senti pronta, aspetterò tutto il tempo necessario."

Gioia scosse la testa. "No, Niccolò. Mi fido di te. Non sei come gli uomini che ho incontrato al club, che mi trattavano come un oggetto. Con te è diverso. Con te mi sento viva."

Le parole di Gioia sciolsero ogni dubbio rimasto nel cuore di Niccolò. Si avvicinò a lei, le loro labbra si incontrarono in un bacio lento, carico di significato. Le mani di Niccolò si mossero con delicatezza, sfilando il maglione di Gioia e rivelando la sua pelle morbida e profumata.

"Sei bellissima" sussurrò lui, i suoi occhi che brillavano di desiderio e amore.

Gioia lo guardò, il suo respiro accelerato dall'emozione. "Fammi sentire tua, Niccolò."

Lui le rispose con un bacio, le sue mani che esploravano ogni curva del suo corpo, senza fretta, godendosi ogni istante. Gioia si sentì avvolta dalla sua passione, il suo tocco gentile e sicuro che faceva scomparire ogni insicurezza. Le loro voci si mescolavano in sussurri e gemiti, il loro amore cresceva e si intensificava con ogni movimento.

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Si amarono con una lentezza deliberata, ogni gesto e ogni carezza carichi di significato. Gioia sentì il cuore di Niccolò battere contro il suo, un ritmo che si allineava al loro respiro condiviso. Ogni bacio era una promessa, ogni tocco una dichiarazione di amore eterno.

Alla fine, si trovarono avvolti l'uno nelle braccia dell'altro, i loro corpi esausti ma i loro cuori pieni di una nuova consapevolezza. Gioia guardò Niccolò, una lacrima di gioia che le scendeva lungo la guancia.

"Grazie, Nicco" disse piano. "Grazie per avermi fatto sentire così amata."

Niccolò la baciò sulla fronte, il suo sorriso pieno di tenerezza. "Grazie a te, amore mio. Per esserti fidata e per avermi permesso di amarti."

E così, avvolti nella quiete della notte, si addormentarono insieme, con la consapevolezza che il loro amore aveva superato un'altra prova, diventando ancora più forte.

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