Gioia si lisciava nervosamente la gonna mentre la macchina di Niccolò sfrecciava verso la casa dei suoi genitori. "Stai tranquilla," disse Niccolò, posandole una mano rassicurante sulla coscia. "Loro ti adoreranno."
Lei forzò un sorriso, ma il nodo allo stomaco non accennava a sciogliersi. "Lo spero," mormorò.
Arrivarono davanti a una villetta accogliente con un giardino curato. Niccolò le strinse la mano, poi suonò il campanello. La porta si aprì quasi subito, rivelando una donna dai capelli castani e occhi gentili.
"Ciao tesoro!" esclamò Anna con un sorriso caloroso, ignorando completamente Niccolò. "Tu devi essere Gioia. È un piacere conoscerti."
Niccolò sospirò teatralmente. "Anche io sto bene, eh!" disse in tono romano, facendola ridere.
Anna finalmente rivolse lo sguardo al figlio. "Oh, Niccolò, ciao caro. Come stai?" Disse ridendo.
***
Entrarono nella casa accogliente e furono subito accolti da Valerio e Lorenzo, i fratelli di Niccolò. Valerio, il più grande, la salutò con un abbraccio affettuoso. "Allora, come hai fatto a metterti con un coglione come Niccolò?" scherzò.
Lorenzo rise. "Sì, spiegacelo, ci interessa molto!"
Niccolò sbuffò. "Smettetela, idioti."
Sandro, il padre di Niccolò, apparve sulla soglia della cucina e le sorrise gentilmente. "Benvenuta, Gioia."
"Grazie mille" disse lei, sentendosi un po' più a suo agio.
Durante la cena, l'atmosfera era leggera e divertente. Risate e battute si susseguivano mentre tutti si conoscevano meglio. Gioia cominciava a sentirsi parte della famiglia.
***
A un certo punto, Anna posò il bicchiere e si rivolse a Gioia. "E i tuoi genitori, cosa fanno?"
Il sorriso di Gioia svanì e sentì la mano di Niccolò stringere la sua sotto il tavolo. "Sono morti in un incidente quando avevo sedici anni" disse a bassa voce, cercando di non farsi sopraffare dalle emozioni.
Un silenzio imbarazzato calò sulla tavola. "Oh, mi dispiace tanto" disse Anna, sinceramente dispiaciuta. "Non lo sapevo."
"Grazie" rispose Gioia, cercando di sorridere. "È passato tanto tempo, ma è ancora difficile parlarne."
Sandro le rivolse uno sguardo comprensivo. "Sei molto coraggiosa" disse.
La conversazione riprese lentamente, tornando su toni più leggeri. Alla fine della serata, Gioia si sentiva accolta e amata da quella famiglia così calorosa e affettuosa.
Quando si alzarono per andarsene, Anna abbracciò Gioia. "Spero di rivederti presto."
"Anch'io," rispose Gioia sinceramente.
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Mentre si allontanavano, Niccolò la guardò con affetto. "Te l'avevo detto che ti avrebbero adorata."
Gioia sorrise. "Avevi ragione. Mi sento davvero parte della tua famiglia."
"E lo sei" disse Niccolò, stringendola a sé mentre si incamminavano verso la loro macchina.
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Salvami// Ultimo
FanfictionGioia è una giovane ragazza che, dopo aver perso i genitori in un tragico incidente, si ritrova sola e senza sostegno. Disperata e senza alternative, accetta di lavorare come prostituta in un club notturno per riuscire a sopravvivere. Troverà la sa...