Il sole calava lentamente all'orizzonte mentre Niccolò e Gioia tornavano felici dalla visita medica di controllo. Era il settimo mese di gravidanza di Gioia e tutto procedeva a gonfie vele. La strada, però, stava per riservare loro un'imprevista e tragica svolta.
Niccolò guidava con attenzione lungo la strada provinciale, raccontando a Gioia quanto il medico fosse stato positivo sullo sviluppo del bambino. "Hai sentito? Ha detto che tutto sembra perfetto" disse con un sorriso radioso.
Gioia annuì, accarezzando il ventre rotondo. "Sì, è stata una visita così rassicurante. Non vedo l'ora di tenere tra le braccia il nostro piccolo."
All'improvviso, da una strada laterale sbucò un'auto in fretta, tagliando loro la strada. Niccolò ebbe appena il tempo di frenare, ma l'impatto fu inevitabile. La macchina sbandò violentemente, finendo fuori strada tra un grido di pneumatici striduli e il suono metallico del metallo che si deforma.
Niccolò, stordito ma cosciente, si trovò ad affrontare il peggio. "Gioia! Gioia, stai bene?" gridò, cercando di vedere attraverso il fumo che si sollevava dal cofano danneggiato.
Gioia, pallida e immobile accanto a lui, gemeva piano. "Niccolò... mi fa male... il ventre..."
Il cuore di Niccolò si fermò per un istante, prima che l'adrenalina prendesse il sopravvento. "Stai ferma, tesoro. Sta arrivando l'ambulanza," disse, cercando di mantenere la calma mentre tirava fuori il telefono dalla tasca.
***
L'ambulanza arrivò rapidamente, la sirena urlante nel silenzio che era calato sulla strada deserta. Niccolò fu sollevato nel vedere l'equipaggio medico correre verso di loro con fermezza professionale.
"Abbiamo una donna incinta gravemente ferita, è un codice rosso" gridò Niccolò, cercando di spiegare l'accaduto nel modo più coerente possibile.
Gioia venne stabilizzata sul lettino e caricata in fretta nell'ambulanza, dove i medici si affrettarono a prendere il controllo della situazione. "Signor, lei deve rimanere calmo," disse uno degli infermieri a Niccolò, che si aggrappava alla mano di Gioia con tutte le sue forze.
Il viaggio verso l'ospedale fu un'eternità di tensione e paura. Niccolò rimase seduto accanto a Gioia, tenendo la sua mano, pregando silenziosamente che tutto andasse bene.
***
All'arrivo in ospedale, Gioia venne immediatamente trasportata in sala operatoria. Niccolò, in preda all'ansia, fu costretto ad aspettare nell'area delle emergenze, cercando di mantenere la calma mentre i minuti sembravano ore.
Finalmente, dopo un'eternità, il dottore uscì dalla sala operatoria. Niccolò si alzò di scatto, il cuore in gola. "Come stanno? Come sta Gioia?" chiese, incapace di trattenere l'angoscia nella voce.
Il dottore annuì lentamente, con un'espressione seria. "È stata una situazione critica, ma siamo riusciti a stabilizzarla. La madre e il bambino sono entrambi sotto osservazione, ma sembrano essere fuori pericolo immediato."
Niccolò lasciò andare un sospiro di sollievo, sentendo le gambe cedere sotto di lui. "Grazie a Dio," mormorò, sentendosi finalmente sollevato di un peso enorme.
Il dottore gli posò una mano sulla spalla con compassione. "È stata fortuna che tu abbia chiamato così rapidamente l'ambulanza. Ogni minuto conta in casi come questo."
Niccolò annuì, la gratitudine e l'amore per Gioia riempiendogli il cuore. "Grazie a voi tutti. Grazie di aver salvato loro."
Il dottore sorrise debolmente. "Ora devi essere forte anche per lei. Ha bisogno di te più che mai."
Niccolò annuì, sentendo una nuova determinazione farsi strada dentro di sé. Non avrebbe mai smesso di proteggere Gioia e il loro bambino.
- 4 capitoli alla fine
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Salvami// Ultimo
FanfictionGioia è una giovane ragazza che, dopo aver perso i genitori in un tragico incidente, si ritrova sola e senza sostegno. Disperata e senza alternative, accetta di lavorare come prostituta in un club notturno per riuscire a sopravvivere. Troverà la sa...