17. Parigi ci aspetta

114 6 4
                                    

Niccolò stava terminando di chiudere l'ultima valigia, mentre Gioia correva su e giù per la casa per assicurarsi di non dimenticare nulla. "Amò hai preso il passaporto?" chiese Gioia, fermandosi un attimo sulla porta della camera da letto.

"Sì amò, è nella tasca anteriore della mia borsa" rispose Niccolò, cercando di mantenere la calma.

Gioia si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla. "Allora possiamo andare" disse con un sorriso rassicurante. "Parigi ci aspetta."

***

Finalmente, arrivati all'aeroporto, passarono i controlli di sicurezza e si diressero verso il gate. Una volta saliti sull'aereo, Niccolò iniziò a sentire la tensione aumentare. Si sedette accanto a Gioia e cercò di distrarsi guardando fuori dal finestrino.

"Va tutto bene?" chiese Gioia, notando il suo sguardo teso.

"Non proprio" ammise Niccolò, tentando un sorriso forzato. "Odio volare, mi terrorizza. Sta maledetta ipocondria non aiuta."

Gioia gli prese la mano e la strinse forte. "Sono qui con te. Respira profondamente. Andrà tutto bene" disse dolcemente.

Niccolò seguì il suo consiglio, inspirando ed espirando lentamente.

Gioia iniziò a carezzargli il dorso della mano con il pollice, un gesto che trovava sempre calmante.

Pian piano, la tensione iniziò a sciogliersi e Niccolò sentì le palpebre farsi pesanti. Con un ultimo sguardo di gratitudine a Gioia, chiuse gli occhi e si addormentò.

Quando l'aereo atterrò a Parigi, Gioia lo svegliò delicatamente. "Siamo arrivati, amore."

***

Presero un taxi per l'hotel e, una volta lì, furono accolti da una vista mozzafiato. La loro camera era all'ultimo piano, con ampie vetrate che offrivano una vista spettacolare sulla Tour Eiffel. Niccolò si avvicinò alla finestra e rimase senza fiato. "È incredibile" disse, mentre Gioia lo raggiungeva.

"Lo è davvero," concordò lei, appoggiando la testa sulla sua spalla. "Allora, cosa ti va di fare?"

Niccolò si girò verso di lei con un sorriso malizioso. "Io un'idea ce l'avrei" disse, avvicinandosi lentamente. La baciò con dolcezza, che divenne ben presto foga, a cui Gioia rispose con la stessa passione.

Le loro mani iniziarono a esplorare, e ben presto si trovarono sul letto, liberati da tutti i vestiti e lasciandosi andare completamente alla passione del momento. Parigi, con la sua magia e il suo romanticismo, aveva già iniziato a fare effetto.

Salvami// UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora