Cry

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Yumi

Odd si dissolve in una manciata di pixel sotto i colpi degli Hornet, mentre io mi faccio apparire i ventagli in mano e li lancio.
Colpisco una Tarantula e uno degli insetti giganti, ma siamo ancora sette contro uno, leggermente squilibrate le squadre, no?

Non avendo l'overwing o qualcuno ad aiutarmi, faccio l'unica cosa possibile in certi casi: svignarsela il piú velocemente possibile.
Riesco a trovare un rifugio temporaneo dietro una roccia lavica, ma con i colpi dei mostri, volanti e non, non credo che reggerà molto.

William, Laura, muovetevi a tornare....
Se fossi Aelita, utilizzerei la sintesi e farei cadere tutti nel mare digitale, ma purtroppo ho solo la telecinesi, che in questi casi si rivela il potere piú inutile mai creato, visto anche che senza le placche in fronte ci metto il doppio dello sforzo.
Tuttavia non posso fare altrimenti: la roccia dietro la quale sono sta cedendo, e ogni secondo che passa rischio maggiormente di fare la fine di Odd.

Ma che sollevo? Non vedo altri massi, in questo settore ci sono solo quelli e il...

Mare digitale.

E perché no? È acqua... o almeno gli somiglia abbastanza, in teoria.
Il piano sarebbe di sollevarne abbastanza da investire i mostri e permettermi di scappare, ma come sempre c'è un problema: la "costa" piú vicina è a venti metri da me, e per far arrivare qualunque cosa sia quella marea di dati dovrò faticare non poco.

Prendo un bel respiro e mi metto le mani sulle tempie, concentrandomi sul "liquido" arancio vivo e ordinandogli mentalmente di sollevarsi e di venire qui.
La prima fitta alla testa non tarda: tre secondi, forse quattro, e un dolore atroce mi stringe come in una morsa, ma mi sforzo di resistere e continuo col mio proposito.
Ogni circa tre secondi mi arriva un'altra fitta, e per paura di essere ancora al punto di partenza mi costringo a non aprire gli occhi, almeno per il momento.

Passa, credo, un minuto, quando finalmente mi decido a farlo: la massa arancione che sono riuscita a sollevare è quasi completamente sopra i mostri, e gli Hornet sembrano aver capito, perché le stanno sparando in ripetizione nel tentativo di distruggerla.
Mollo la presa, e in un paio di secondi si scatena il putiferio.

Teoricamente il mare digitale qui è fatto di lava.
Nel giro di un minuto non rimane che un mucchietto di cenere delle creature di XANA, ma ad un certo punto, dopo un giramento di testa, vi cado sopra a peso morto.

Laura

-WILLIAM!- il mio grido risuona per mezza Green Phoenix.
Non appena sento lo scoppio del proiettile che esce dalla canna del revolver la mia mente si annebbia, non riesco piú a ragionare lucidamente: ho sempre avuto una paura assurda delle armi, piú che mai quando mi stanno a pochi centimetri di distanza.
Ma non mi era mai capitato che un mio amico ne fosse colpito.

Rimango però sorpresa quando il lago di sangue che mi aspettavo di vedere non compare: al suo posto, in compenso, il corpo di William inizia a farsi sfocato e scompare.

-Maledetti mocciosi!- inveisce Terence.
- Dov'è?!- mi chiede, posizionandomi la canna sulla tempia, e mentre sento il cuore che va a mille, ricordo le parole che Jeremy mi ha detto oggi prima di partire, che il nervosismo di poco fa mi ha fatto accidentalmente dimenticare: "quando verrete colpiti da armi, o mostri, se XANA ne inviasse, tornerete alla Skid. Ogni volta che il trasferimento avviene sarete esausti, ma non subirete danni.

Stupida! Fino a pochi secondi fa le tenevo a mente per pensare ad un modo per andarcene.

-Mi sto stufando di aspettare -sbraita Terence. - Dove si trova quel marmocchio?!

Preme ancora di piú la pistola contro la mia testa, ma ora so che non può farmi del male.

-E perché dovrei dirlo?- lo schernisco.

Code Lyoko: The Phoenix's Ashes (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora