Free (parte 2)

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William

Atterro nel settore montagna e Laura mi fornisce le coordinate della torre.

-Aelita è sola, - annuncia. - Yumi e Marthine la stanno coprendo tenendo a bada i mostri, ma credo che ti convenga andare da lei.

Annuisco e mi trasformo in fumo scuro per viaggiare. Non ci vuole molto a distinguere una testa rosa in mezzo alla roccia scura tipica di questo settore, perciò nell'arco di un paio di minuti le sono accanto.
Riacquisto la forma umana.

-William! Mi hai fatto prendere un colpo,- esclama spaventata 

Mi scappa da ridere:

-Mi farai dopo la predica, ok? Hai una torre da disattivare e un programma multi-agente malvagio da sconfiggere!

Lei si tiene la testa:

-Ho lasciato le ragazze sole da una decina di minuti e ho fatto sí e no metà della strada, mentre normalmente in questo lasso di tempo l'avrei già disattivata, la torre.

-Dopotutto, sono qui apposta per aiutarti, - le faccio presente. - Ah, Laura, non puoi inviare un'overbike o qualcos'altro?

-Mi spiace, - la sento rispondere. - Ma qui sto avendo grossi problemi!- Dal tono di voce si capisce che sta lottando con Sissi
- Marthine è stata devirtualizzata e sta cercando di tenere buoni Delmas ed Hervé!

-Yu-uh, Marthine, la Superman francese- esulto sarcastico. Peserà quarantacinque chili a essere generosi.

-Accontentati e fa' il tuo dovere, Batman!

Sto per replicare che non c'è poi tutta questa azione, quando appaiono due Kankrelat e un Block che vengono verso di noi.

-Corri, - dico ad Aelita. - Nasconditi da qualche parte, crea un rifugio di rocce, fa' quello che vuoi ma stai lontana da qui.

L'elfa annuisce e fugge in direzione di una zona costellata di massi, un rifugio naturale dove potrà nascondersi facilmente.

-A noi quattro, mostriciattoli!

Inizio col far fuori un Kankrelat, cosa che non si dikostra difficile visto che non oppone resistenza.

Troppo facile, mi dico, ma senza farmi troppi problemi.
Mi dirigo verso il suo simile e uccido anche quello, ma quando cerco il Block mi rendo conto... che è sparito.

O forse no.
Mi sento colpire da qualcosa lungo la schiena che poi scende giú per busto e gambe, ma senza sentire dolore.
Provo a girarmi, ma mi rendo conto che non riesco a muovermi e capisco: sono congelato.

Jeremy (in contemporanea col punto di vista di William)

Ok, ho capito dove sono.

Il problema è andarmene, però.
-C'è qualcuno?- sarà la decima volta che urlo, ma continua a non arrivare nessuno.

Cerchiamo di ragionare mantenendo il sangue freddo. Dunque... da qualche parte deve esserci un modo per andartene, devi solo trovarlo.

Facile, direi. Se non fosse che non vedo un accidente.
Saltello verso una zona che sono certo di non aver controllato prima, facendo attenzione a non atterrare col sedere su qualche oggetto possibilmente dannoso. In verità non mi serve cercare molto prima di scovare finalmente quel che mi serve: una di quelle seghe particolari che si usano per i rami che le cesoie non riescono a tagliare. Devo solo pregare che sia in una posizione adatta a ciò che devo fare e sperare di non tagliarmi un dito...

Smuovo piano l'arnese per vedere se mi è possibile usarlo per tagliare le corde, ma sembra stabile per fortuna.
Metto i polsi lí davanti e inizio a fare su e giú fino a sentire la presa della corda allentarsi e poi abbandonarmi definitivamente.
Evvai!

Code Lyoko: The Phoenix's Ashes (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora