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Ehi scusate se rompo, ma mi sono accorta che i punti di vista di Annabelle non ci sono spesso, e se ci sono, sono molto corti.
Ora e ripeto ora, quelli di Harry sono più importanti, perché altrimenti non capireste il senso dei fatti che accadono.
Scusate ancora, Anna
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ANNABELLE

Mi sono appena svegliata, e ho come un brutto presentimento, ma non ci posso fare niente.

Ah, che situazione incasinata.

"Annabelle, tesoro, scendi per favore"sento mia madre chiamarmi.

Uff, mamma mia che due palle.

"Arrivo, mamma" dico, o meglio, urlo, scendendo le scale.

"Che c'è?" chiedo scocciata, entrando in cucina, dove i miei erano seduti.

"Bene, cara, io e tuo padre, dobbiamo dirti una cosa. Mi dispiace se non ti piacerà ma è una decisione presa per il nostro bene e...." dice mia mamma, iniziando a scocciarmi.

Sa che odio i giri di parole.

"Mamma vai dritta al dunque" mormoro a denti stretti.

"Ci trasferiamo" afferma, guardandomi di sbieco.

Oh no....

HARRY

Paul se n'era appena andato da casa nostra, ed io ero ancora scioccato per quello che ci ha riferito poco prima.

Dovevo assolutamente vedere Bella.

Proprio mentre stavo per aprire la porta, questa fu spalancata da qualcun'altro.

Bella....

"Bella" sussurrai guardandola.

"Oh, Harry" sussurrò lei a sua volta, buttandosi nelle mie braccia.

Non ci pensai due volte e la strinsi a me.

"Cosa ci fai qui? È pericoloso, non dovresti venire da sola" dissi, staccandomi dall'abbraccio.

"E chi mi portavo? Mia madre?!" disse facendo spuntare un sorriso sulle sue bellissime labbra.

Accennai una risata, ma tornai serio.

"Davvero, che cosa è successo?" le chiesi.

Il suo sorriso sparì e abbassò lo sguardo.

"I miei mi hanno appena detto che.... cioè noi...." disse visibilmente in difficoltà.

"Harry, mi devo trasferire".

E in quel momento il mondo mi cadde addosso.

ANNABELLE

Ero andata da Harry, perché avevo bisogno di conforto.

Perché volevo godermi quegli ultimi giorni insieme.

Invece quello che ricevetti furono un "Quando partirai?" e dopo un "Tra una settimana" una porta chiusa in faccia, e un Harry più freddo del ghiaccio.

Bello, no?

Stupendo, mi disse il mio subconscio

Erano passati due giorni da quando andai a casa di Harry, ed erano due giorni che non lo sentivo.

Non lo sentivo in generale.

Non sentivo i suoi baci.

Non sentivo la sua risata.

Non sentivo, persino, i suoi rimproveri.

Non sentivo lui.

E mi mancava terribilmente, cazzo.

CONTINUO OH NO...(harrystyles)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora