CAPITOLO 11

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Mi sveglio e sento un peso su di me.

È il braccio di Aaron che mi cinge la vita.

Ci siamo addormentati sul divano e ora siamo nella posizione del cucchiaio e del cucchiaino.
Io sono il cucchiaino.
Come ci siamo finiti così se ieri sera stavamo seduti!?
Sta' di fatto che non mi interessa perché sto molto comoda.

Aaron ha la testa nell'incavo del mio collo e il suo respiro mi fa' il solletico.
Emana un profumo stupendo, sono sicura che è il profumo La nuit de l'Homme di Saint Laurent.
Richiudo gli occhi e continuo a dormire, sono troppo egoista per alzarmi.

Sento Aaron che inspira dal naso e poi muove la testa vicino il mio collo, stringe di più la sua presa e mi avvicina a lui.
Mette una gamba fra le mie e continua a tenermi stretta.
In questo modo mi tiene completamente bloccata e anche se volessi, non posso alzarmi.

Apro gli occhi e mi guardo meglio intorno. MERDA STO DORMENDO CON AARON.

Non lo avevo realizzato fino a qualche secondo fa.

Mi alzo di scatto e nel mentre che lo faccio do' per sbaglio un calcio nelle parti basse di Aaron.

"Cazzo Taylor!" Urla aprendo gli occhi di scatto e mettendosi le mani sulle sue parti basse.

"Scusa" dico imbarazzata.

Ad un certo punto qualcuno suona al campanello.

Cazzo non ci poteva essere tempismo migliore!

"Aaron il campanello!" dico impanicata.

"Mh?" Dice ancora dolorante.

"Ho detto il campanello"

"Non hjoh cahpiwtoh niwfente" mugola sul divano.

"Ma come cazzo parli di prima mattina!?"

Aaron mi ignora e si distende completamente sul divano facendo cadere un braccio per terra.

Fa' un verso assonnato e poi continua a dormire.

Suonano di nuovo al campanello.

"Chi è?" Domando prima di aprire la porta.

"Taylor, sono Amanda"

Apro la porta e vedo Amanda con una faccia preoccupata.

"Oh sei tu" dico.

"Ma come sei conciata!?" Dice Amanda.

Corro subito nel bagno e noto che ho i capelli da pazza, il pigiama sgualcito e un calzino si e l'altro no.
Ho delle occhiaie tremende, metto un po' di correttore, mi pettino per bene i capelli, tolgo l'altro calzino, sistemo meglio il pigiama e ritorno in cucina.

"Ooh, capisco perché questa mattina non sei venuta a lavoro" dice guardando Aaron sul divano.

"Cosa!? Perché che ore sono!?"

"Tesoro mio, il tuo turno è finito da un pezzo, sono le tre del pomeriggio"

"COSA!? Cos'ha detto Adaline?"

"Quando ritornerai ti dovrà parlare per non esserti presentata senza preavviso"

"Merda"

"Cazzo te ne frega tanto sei multimiliardaria" mormora Aaron con ancora la faccia sul divano.

"Tu stai muto"

"Dille che sei svenuta, è una buona tattica" dice Amanda.

"Mh, per fortuna domani è sabato e a lavoro non ci vado, la rivedrò direttamente lunedì, questa cosa mi calma un po, magari le mando un messaggio di scuse."

Coinquilini Per Caso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora