una vita in bilico

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LEVI'S POV:

Riuscii a portare Eren in ospedale grazie ad altri ragazzi della polizia. Mi inventai una scusa che sul momento sembrava la migliore ma appena Eren si svegliò dovetti affrontare la conseguenza delle mie azioni...
Dopo qualche giorno Eren riuscì a riaprire gli occhi e ad essere cosciente. La forza di quel moccioso mi stupisce ogni volta. Sopravvive anche nelle situazioni più critiche, non so come fa...
"L...e...vi...?" Sbiascicò ancora assonnato.
Io avevo tutti i i miei sottoposti accanto che lo guardavano con disprezzo e non si aspettavano che la sua prima parola sarebbe stata il mio nome.
"Yeager sono il capitano Ackerman"
Vidi che chiuse più volte gli occhi per poi, con il pollice, stropicciarsi un occhio.
"Cosa? Dove... Dove sono?"
"Sei in ospedale Yeager dopo la sparatoria di qualche giorno fa"
Lui si mise seduto ma non notò i miei colleghi. Era come se vedesse solo me!
"Ah sì... L'ho fatta fuori quella puttana?" Gli tirai un pizzico alla mano per fargli capire di chiudere quella bocca del cazzo e dopo aver ripreso completamente coscienza si accorse della stronzata che aveva appena fatto.
I miei compagni erano come iene che accerchiano un leone. Lo guardavano, lo disprezzavano, lo volevano uccidere...
"Si è morta."
"Merda..." Disse sottovoce.
"Come ci si sente eh stronzo?!" Gli urlò contro uno dei ragazzi, forse un amico di Petra.
Io lo feci tacere e quando mi rigirai notai un cambiamento nella faccia di Eren, come se avesse avuto un piano...
"Dov'ero... Quando l'ho sparata" mi domandò con un secondo fine.
Io dovetti proteggere me stesso senza spiegare troppo dell'accaduto.
"Eri nella mia stanza"
"Ah sì ricordo..." Già solo dal fatto che ci stava pensando troppo voleva dire che aveva un piano idiota in mente.
"Quando... Quando è entrata. Le ho sorriso e l'ho fatta fuori. Mi ha messo pressione e non ho avuto scelta. Peccato che non l'ho presa alla bocca così avrebbe taciuto per sem-"
"ZITTO!" urlai.
"Che succede capitano? È arrabbiato perché non ho sparato lei?" Quello sguardo... Ero come congelato in quella posizione. Quello non era l'Eren che avevo conosciuto e di cui mi ero innamorato. Voleva salvarmi? Crearmi un alibi per non essere sbattuto in gatta buia?
"Yeager ogni cosa che dirà sarà usata contro di lei" Lui rise.
"Ah sì? Bhe avrei una lista di persone che vorrei che mi usassero. Mmhh il suo nome è in cima capitano Levi Ackerman". Gli diedi uno schiaffo. La mia mano si mosse da sola...
"Basta..." Sbiascicai.
"E voi, sudici pezzenti, uscite o vi squarto uno a uno dando i vostri resti ai porci. Tranne lei capitano... Abbia molto di cui parlare" Il mio sangue si gelò. Chi era quel pazzo psicopatico davanti a me? Non... Non era più Eren. In quel momento era in tutto e per tutto uno Yeager.
Io feci cenno agli altri di uscire dalla stanza e così fecero. Chiusi la porta e chiusi tende e tapparelle.
"Eren..."
"Levi..."
Ci abbracciamo.
"Perché lo hai fatto" gli domandai.
"L'ho fatto per te. Così non dubiteranno nulla della nostra relazione"
"Tu sei un coglione..." Dissi quasi sorridendo.
"Lo sai che ora ti butteranno in carcere vero?" Lo informai ma a lui non importava. Mi poggiò la sua mano sulla guancia e felicemente avvicinò il mio viso al suo facendoci baciare. Dopo un po' mi allontanai.
"Come stai?"
"Onestamente? Eccitato a merda" Sbuffai.
"Eren dai"
"Tu me lo hai chiesto! Dai, vieni" Mi tirò dal braccio e io mi stesi accanto a lui.
"Nessuno entrerà tranquillo" Buttai gli occhi in dietro e poi mi misi a cavalcioni su di lui.
"Già meglio" Mi sorrise e io quasi mi sentii svenire per quanto cazzo era bello. Neanche dopo essere stato sparato il suo fascino diminuiva!
Mi avvicinai e gli diedi un altro bacio e poi un altro ancora e un altro ancora dopo. Poi comincia a scendere passando dal collo, soffermandomi un po' lì e poi potei continuare la discesa. Eren gemeva quando con la mano gli sfioravo i capezzoli o le ferite.
"Sicuro che non ti faccia troppo male?"
"Se mi fa male qualcosa te lo farò sapere okkei?" Feci si con la testa e continuai. Arrivai al basso ventre e lì trovai una sorpresa ad attendermi. I medici non avevano avuto il coraggio di spogliarlo quindi aveva ancora i suoi vestiti, non che mutande, jeans e cintura. Gli tolsi quest'ultima e la buttai sotto il letto. Poi cominciai a sbottonare i pantaloni che si facevano sempre più stretti data l'erezione prosperosa di Eren. Dopo aver abbassato un po' i pantaloni era il momento delle mutande così con i denti le spostai. Con la bocca poi presi a succhiargli il pene. Eren gemeva come un pazzo e si vedeva che non aspettava altro.
"Merda levi ci sai proprio fare" disse tutto d'un fiato prima di prendermi i capelli con la mano e tirarli appena avevo approfondito il movimento.
Dopo un po' era tutto rosso in faccia, come un ragazzetto alle prime armi.
"Sto per venire Levi"
"Fallo" gli obbligai e così fece. Era sudato e di solito a me fa schifo ma quell'odore, l'odore che sprigionava mi faceva eccitare solo di più.
"Oh Levi..." Mi disse vedendo che anche io mi ero eccitato. Con uno scatto veloce mi mise una mano tra le coscie e strinse forte. Questo quasi mi fece urlare.
"S-sei... Un co-coglione" cercai di dirgli.
"Ah ah, lo so" poi mi prese la testa e ci baciammo appassionatamente. Le nostre lingue si muovevano in sincronia e ci divertiamo allontanare per la mancanza di ossigeno.
Stavamo per fare cambio di posizione quando sentimmo la maniglia della porta girarsi. Eren si rimise apposto mentre io mi sedetti alla sedia. Dalla porta entrarono 6 medici.
"Capitano Ackerman corretto?"
"Si, sono io" mi alzai in piedi ma non diedi la mano a quell'uomo dato il lavoretto che avevo precedentemente compiuto...
Eren si nascondeva il viso sotto le coperte perché gli veniva da ridere dato che avevo ancora il durello.
"Bene, siamo venuti per parlarle della situazione del signor Yeager"
"Morirò?" Disse.
"Se intende per i due proiettili no. L'operazione è andata a buon fine e siamo riusciti a toglierli completamente" tirammo insieme un sospiro di sollievo.
"Però volevamo avvisarla che per lei adesso si sta tenendo una riunione tra i poliziotti"
"Cosa? Non ne ero a conoscenza" dissi turbato.
"Non le so dire perché ma probabilmente il signor Yeager dovrà andare in tribunale perché si sta pensando a quanti anni di carcere dargli"
"Se posso" si accodò l'infermiera accanto a lui. "Io ho sentito che lo vogliono mandare in un carcere americano a scontare qualche anno e poi in caso ad usufruire della pena di morte"
Rimasi senza parole ma Eren ovviamente più di me.
"Cosa?" Disse perso fra i suoi pensieri.
"Io... Okkei grazie per le informazioni"
"Di nulla. Passeremo tra un po' per fare dei test e lasciarla tra le mani della polizia" Ringraziai i medici e chiusi la porta della stanza.
"Eren come... Come ti senti?"
"No no no no no no no no no no no no" Stava uscendo fuori di testa.
"Eren ascoltami" Era con le lacrime agli occhi.
"No Levi ti prego non permettergli di portarmi via. Di... Uccidermi ti prego. Mia madre resterebbe sola con quei due pazzi e... E io non posso permetterglielo" Cercai ancora di tranquillizzato ma invano.
"Levi non posso no no no no no no no ti prego no"
"EREN" Urlai mentre gli presi le mani e gliele strinsi.
"Ascoltami cazzo! Non ti succederà nulla okey? Ne.. ne parlerò io con gli altri. Troverò un modo te lo prometto"
"Levi... Non abbandonarmi. Non... Mi lasciare. Non anche tu..." Gli feci di no con la testa e poi lo abbracciai. Uscii dalla stanza e andai a chiarire la situazione con gli altri. Cosa stavano tramando senza di me? Se io non do il consenso tutto ciò non si può fare, no? Lo spero... Non potrei lasciarlo andare così. MAI.

"Sfidami se vuoi"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora