CAPITOLO 8

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«Stavo camminando per un bosco nero e fitto. Faceva freddo, troppo freddo per i miei gusti. Sentivo gli uccelli cinguettare, perciò non era inverno.
Mi sentivo congelare. Poi cominciai a sentire delle voci. "Credi di essere al sicuro? Ahaha non lo sei affatto. Questo mondo vuole sopprimerti e tu ti senti al sicuro fra le braccia di non so chi. Ma aspetta. Tu non hai nessuno." La rabbia ribolliva dentro di me. "Chi sei? Come fai a... Come fai a sapere queste cose su di me?"
Nessuna risposta. Magari era tutto frutto della mia immaginazione.
Mi convinsi di ciò ma poi di nuovo quelle voci.
"Non fare finta di non sentirci. Noi ci siamo ahahah guarda che qualcuno ti sta seguendo ehehehe".
Mi voltai ma non c'era nessuno. Stupida immaginazione.
Andai avanti per quel sentiero freddo. Poi pensai: "Ma per dove sono diretta"
E le voci risposero. "Oramai ti controlla Emy. Attenta."
Non ce la facevo più COSA MI CONTROLLA SENTIAMO
Le mie parole riecheggiarono per tutto il bosco e riempirono gli alberi.
"Ormai sei una killer, Emy."
Non sopportavo quelle parole. Io non ero neppure lontanamente paragonabile a una killer. Credo.
Un ramo dietro di me si spezzo. O forse era stato calpestato? Accelerai il passo. "L'istinto omicida non ti abbandonerà mai più emy. io sono l'istinto omicida. Il tuo nuovo grande amico. Io so tutto di te." Non lo sopportavo. "pero una cosa non la sai. Sei insopportabile."

Mi sentii passare accanto come una saetta una sagoma. Guardai cos'era e...
Era jeff. Ma cosa... Ma allora mi seguiva davvero. Il solito babbano. "Pfff parli pure da sola"
Che rompi scatole.
"Ma puoi usare quei pochi neuroni che hai per tacere una buona volta? Piuttosto... Perche mi seguivi?"
Jeff mi guardò torvo. "Ma cosa ti frega? Cazzi miei."
Pfff ma che imbecille
"Stavi seguendo me cazzo non posso fare finta di niente."
Le voci parlarono di nuovo. "Uccidilo. Forza uccidilo! Sei una killer, ammazzalo!". Avrei potuto ma, che vantaggi ne avrei tratto? "Un rompicoglioni in meno"
Mica male come idea.
Io: Hey jeff.
Jeff: dimmi
Io: senti... Tutto sto conflitto non ha senso.

Aprii le braccia, volevo che mi abbracciasse e fu quello che fece. Non appena mise le sue braccia attorno al mio collo fu più forte di me. Gli rubai il coltello dalla tasca dei pantaloni e lo accoltellai a un fianco.
Cadde a terra agonizzante e quello che feci fu... Ridere.
La voce parlò. "Hai fatto la cosa giusta." io faccio sempre la cosa giusta.
Ma Jeff si alzò e mi tirò un destro nello stomaco. Caddi a terra e persi il coltello.
Si mise sopra di me e cominciò ad accoltellarmi ripetutamente al cuore ma non sentivo dolore, non sentivo nulla. Neppure un rumore. Niente di niente.»

Mi risvegliai in un bagno di sudore e...

ChangingLife≈L'incontro con Jeff the KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora