CAPITOLO 16

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Egli mi guardò attentamente, mi studiò mentre io giacevo a terra senza forze. Provai a mormorargli quello che era successo, e la risposta che ricevetti fu Lo immaginavo che di te non mi dovevo fidare. Sei una traditrice, calcolatrice ed egoista. Prepara le tue cose ed esci da casa mia. Per sempre. Non potevo credere a quello che mi stava dicendo. I miei occhi cominciarono lentamente a riempirsi di lacrime; lo guardavo negli occhi, e quello che ricevevo in cambio era solo e soltanto odio puro. Lanciai un occhiata all'orologio bianco appeso alla parete nera. Segnava le 3:32, quello che era successo probabilmente era accaduto cinque minuti prima. Mi alzai in piedi reggendomi al muro e sibilai con disprezzo Io non ho nulla da temere dal momento che qui, l'unica persona che sta errando, sei proprio tu. Vuoi che me ne vada? Tu, tu mi hai portata qui dicendomi che avrei trovato una famiglia. Esatto. Lo indico mentre parlo. Tu, proprio tu mi hai promesso felicità portandomi in questo posto. E credi davvero che dopo queste promesse io sarei in grado di ucciderti? Credi davvero che ne sia capace? Avrei potuto farlo quando ancora non ero arrivata qui. Non pensi? Ma è ovvio. Tu non sei capace di capirmi. Non sei capace di riflettere. Quindi, okay. Forse avrò un motivo per ammazzarti davvero ora, stupido esse...
Prima che potessi finire di parlare, un mal di testa lancinante mi colpì. Mi portai le mani alle tempie e cominciai ad urlare, perché quella voce aveva ricominciato a parlare. A dirmi di ucciderlo. Lui mi guardava senza muovere un dito. Maledizione, pensai. Mi diressi correndo in bagno e mi ci chiusi dentro. Mi fiondai al lavandino e lo aprii, per rinfrescarmi il viso, ma quello che ne uscì non fu pura acqua, quella che solitamente ci si aspetta da un rubinetto, bensì sangue. Una scritta si cominciò a formare sullo specchio appannato del bagno. E quando finalmente fu interamente comprensibile, balzai indietro finendo a terra. Urlai, più forte che potei. La porta dietro di me si spalancò, era Jeff. Cominciai a piangere. Egli rimase pietrificato. Sullo specchio si poteva leggere Uccidilo. Dal rubinetto fuoriusciva ancora sangue.

ChangingLife≈L'incontro con Jeff the KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora