Two Face Capitolo 6

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Il giorno dopo
Pov Alastor:
Sono le 9:15... ero appena uscito da casa di Rosie e mi stavo dirigendo all'hotel...
Mi fa star male il solo pensiero di vedere gli altri Residenti pieni di domande da farmi...
Appena entrai nell'atrio erano tutti sul divano a parlare ma lo scricchiolare della porta li fece girare tutti di colpo.
Contemporaneamente loro si alzarono e si dirisero verso di me... cazzo...
"FOTTUTO!" Ridacchiò Shadow nella mia testa
Io feci dei lenti passi indietro sbattendo per sbaglio contro il portone.
"Idiota eravamo preoccupati per te. Dove cazzo eri finito?! Sei sparito con quell'... ombra...?" Ha chiese Vaggie incrociando le braccia.
Io mi schiarì la gola e parlai infastidito: "semplicemente sono andato da un'amica di cui non ti.. anzi non vi importa."
"A me no ma a Charlie e agli altri si."
"Cara...Ho per caso firmato un contratto per essere perseguitato da voi?"
"No Al ma... ci preoccupiamo per te... e quello che è successo ieri.... Da quanto lo fai...?" Ha chiesto Charlie preoccupata.
Io non dissi niente e me ne andai in camera schioccando le dita.
FANCULO FANCULO FANCULO!
"Rassegnati primo o poi dovevano venirlo a sapere"
"ADESSO NON PARLARMI STUPIDO IDIOTA!" Urlai sbattendo la testa contro la porta il più forte che potevo.
Sentì il sangue che iniziò a attraversarmi il viso fino ad arrivare al lato della bocca.
"BRAVO! PIÙ FORTE LA PROSSIMA VOLTA COSÌ DIVENTI PIÙ STUPIDO! SCEMO!" Mi urlò ironicamente in testa Shadow.
"È TUTTA COLPA TUA SE NON FOSTI STATO COSÌ TANTO CAGACAZZO DA BLOCCARMI  IERI, ADESSO ROSIE E GLI ALTRI NON SAPREBBERO NULLA!"
"MA SE TU LA SMETTESSI DI FARE QUELLE CAZZATE ALLORA NON SARESTI QUI A PIANGERTI ADDOSSO STRONZO INGRATO!"
"AHHHH ALLORA SAREI IO LO STRONZO EH?!"
"ESATTO!"
"COME DICI TE ALLORA TI STAI INSULTANDO DA SOLO CAZZO!"
"Ti odio fa come vuoi!"
"Bene!" Ho detto facendo dei diti medi al vuoto dicendo "VAI A FARTI FOTTERE!"

Pov Charlie:
Gemetti di frustrazione quando Al se ne andò...
"CAZZO!"
Vaggie si avvicinò "hey! Tranquilla sarà solo un po' frustato! Ma ti darà una spiegazione dopo!"
"Ne dubito..." ha detto Husk sorseggiando la sua bottiglia.
"CAZZO! QUANTO SEI PESSIMISTA!"
"NON SONO PESSIMISTA SEMPLICEMENTE LO CONOSCO! È IL FOTTUTO PADRONE DELLA MIA ANIMA!"
"al Signor Alastor non piace quando gli vengono fatte domande... personali." ha detto Niffty che subito dopo venne indicata da Husk "lo sa pure lei cazzo!"
"È TUTTA COLPA TUA SE NON FOSTI STATO COSÌ TANTO CAGACAZZO DA BLOCCARMI  IERI, ADESSO ROSIE E GLI ALTRI NON SAPREBBERO NULLA!" Si sentì la voce di Al proveniente da sopra la sua camera.
"Con chi cazzo sta parlando?!" Ha chiesto Angel che finalmente dopo ore di silenzio parlò.
"sta parlando con la sua ombra. È una specie di "coscienza"." Chiarì Husk facendo le virgolette con le dita.
"Non l'ho mai sentito così... arrabbiato... di solito è sempre educato... raramente impreca...così." ho detto indicando il soffitto.
"Beh almeno adesso sappiamo che è stato veramente da Rosie e che non ci ha detto una cazzata." Ha confermato la mia ragazza.
Si sentirono oggetti rompersi.
"Non sarebbe meglio andare a controllare? Vi state comportando come se ieri non fosse successo niente!" Ha esclamato Angel spalancando gli occhi appena si sentì un'altro botto.
"Testa di cazzo" bisbigliò Husk.
"E se si arrabbia...?" Ho chiesto con voce tremante.
"Al momento principessa, non credo che importi se una persona si incazza. Potrebbe fare un'altra cazzata... Vado a parlarci io." Ha detto Angel alzandosi dal divano e salendo le scale.
"Fa attenzione!" Urlò Husk e Angel ricambiò con un occhiolino.
Che situazione di merda...

Pov Angel
Salì le scale trovandomi di fronte alla stanza di Al.
Il trambusto era cessato...
Bussai "Al? Posso entrare?"
"Non sarebbe il momento migliore Angel!"
"Voglio solo parlarti"
"B-Beh io no!" Ha detto attraverso la porta.
"Al cazzo non fare il difficile!"
"NON VOGLIO VEDERE NESSUNO!" Ha urlato con... vece rotta... non l'avevo mai sentito così...
"Al capisco che sei arrabbiato per quello che è successo ieri... ma... fa bene parlare... ci sono passato anch'io con quel vizio sai? E l'ho superato parlando con qualcuno... parlando con un amico..."
Lui era in silenzio. Non si sentiva neanche il rumore dei passi dietro la porta.
Sembrava immobile... perso nei suoi pensieri...
"Posso entrare? Solo per un po', sin quando non ti sarai stancato della mia presenza okay?" Ho richiesto speranzoso.
Si sentirono dei passi e le chiavi della serratura entrare.
Beh almeno c'è l'ho fatta a convincerlo.
Lui aprì la porta esitante... chi lo biasimerebbe?
"Hey..." ho salutato facendo un sorriso abbastanza nervoso.
"Non ho bisogno del tuo aiuto. Puoi andartene. Credo che tu abbia altre cose più importanti da fare mio effeminato amico!" Disse con quel sorriso contorto.
"Guarda sono libero! Non ho nulla da fare! Quindi se non ti dispiace... vorrei parlare un po' con te."

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