LARAI
Era da un po' che non sostenevo gli allenamenti con Darian, mi ero lasciata andare e lui aveva smesso di insistere. Mi stavo stancando della solita routine, sempre le stesse cose da fare, mai niente di nuovo, ogni volta gli stessi timori e la frustrazione nel non riuscire a fare quello che Darian pareva fare con tremenda facilità.
Il suo modo di meditare non fa per me, è una cosa che ho provato parecchie volte ma che mi fa solo infuriare ed esplodere, e il vento non reagisce bene ai miei sentimenti negativi.
Colpisce forte e si dilegua.
Ora ritrovo quel senso di stupore, qualcosa d'eccitante, e arrivare per prima alla Cava, la buca che dà accesso ad una piscina naturale dentro la scogliera, mi ritrovo ad esultare in modo sciocco solo perché questa mattina mi sono alzata nel modo più tranquillo possibile.
Darian sorride, smetto di crogiolarmi nell'essere riuscita a batterlo dato che sospetto mi abbia lasciato vincere, e mi sporgo un poco per scorgere l'acqua sottostante, una pozza luminosa nel quale tuffarsi.
- Facciamo un tuffo?
Propone Darian, ma per la prima volta in assoluto declino perché ho una lezione e devo sbrigarmi, ecco perché rifaremo il ritorno di corsa.
- Da quando sei così responsabile?
Mi sbeffeggia con un sorriso divertito.
- Penso da quando hai allenato quei piccoli demoni e mi sono giunte voci che ti adorano più di me. Quindi non se ne parla che io perda la mia fama di migliore tutore di mocciosi.
- Ma se li chiami mocciosi e demoni!
- Loro però si divertono con me.
Gli passo accanto, gli tiro un pugno sulla spalla e corro prima di essere acciuffata, e mentre gli scappo dalle mani, trovo l'oceano sotto di noi sereno, che riflette un cielo dalle nuvole bianchissime, mentre il sole continua la sua salita e tutti svolgono i compiti della giornata.
Ho due lezioni di seguito, quindi sarà una delle pochissime giornate in cui sarò davvero occupata.
Il sospiro di sollievo che faccio al pensiero di avere qualcosa da fare mi spaventa un poco. Quando mi hanno assegnato l'incarico di addestrare le piccole paperelle non è che ero in vena di stare in mezzo a mocciosi piccoli e irritanti. Però nel tempo ho iniziato ad apprezzare di più la loro compagnia invece di quella degli adulti. Ma dato che devo stare anche attenta alle loro giovani vite e che non si facciano male, l'ho trovata più una punizione che un lavoro che mi avrebbe acuito la responsabilità che tutti pensano io non abbia.
Non metto mai nulla in pratica davanti a chi non m'importa, e ce ne sono pochissimi di cui mi interessa l'opinione, però ammetto che mi sono affezionata a quei bambini. Alle loro risate divertite e allo stupore di quando cerco di evitare che si facciano davvero male attingendo al Dono che, in quelle volte, funziona alla grande.
Darian mi affianca e mi accorgo che mi fissa.
- Che c'è?
Chiedo aggrottando le sopracciglia. Il suo sorriso si apre e rivela quelle fossette che ha sempre avuto e che ho sempre pizzicato ogni volta che potevo. Allungo un dito e gliene pungolo una.
- Sei stranamente felice. Hai un sorriso stupendo oggi.
Uno spasmo al cuore mi fa incespicare, ma non gli do la possibilità di accorgersi del mio errore perché lo rimpiazzo subito con quella vera sensazione di contentezza che oggi, stranamente, mi pervade tutta.
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ARIA - ACQUA TERRA FUOCO
AventuraQuattro diversi ragazzi. Amici e fratelli che condividono qualcosa in comune, sperduti in un luogo naturale, incontaminato e sorprendentemente normale. Larai è una ragazza semplice e dinamica, che si annoia facilmente e cerca sempre qualcosa da far...