SESTO EPISODIO - CAPITOLO 27

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DARIAN

Non ho esagerato...

Almeno, era quello che provavo a imprimermi nella testa per convincermi della mia reazione, ma non ha funzionato. Non c'è stato bisogno che me lo dicesse qualcuno, ho esagerato e mi sono scusato con Aidan e Nathan più volte mentre ci facevano vedere la loro stravagante casa da qualche parte in Europa, e si erano stancati di sentirmi pronunciare scuse quando avevano capito tutto.

Non che mi sia piaciuto il loro modo di sottolineare quel "tutto", ma almeno non si sono allontanati o sono andati via come credevo avessero fatto una volta arrivato a casa di Lai e non averli trovati.

Il gesto che poi hanno fatto riapparendo con quella roba... è stato troppo generoso.

Sono stato un coglione nell'essermi comportato in quel modo, ma il motivo per cui sono quasi esploso mi fa dolere ancora il cuore al solo pensiero.

Sono al capannone grande, al centro dei Terreni di coltivazione, dove Annabel ha bisogno di una mano e Sebastian era troppo occupato. Avvolte aiuto Ann più che altro quando deve riparare il bottiglione con l'acqua purificata che usiamo al villaggio, e dato che si rompe spesso io cerco di evitare perdite così che lei possa ripararlo come meglio riesce, e mentre la guardo affaccendarsi con la perdita, penso che quei due ragazzi siano un aiuto troppo prezioso per essere diffidente nei loro confronti.

Non che ancora non nutra qualche sospetto, ma sono sempre stati gentili ed entusiasti nell'essere coinvolti nelle faccende qui sull'isola che, se chiedessimo aiuto e potessero darcelo, sarebbe un vero e proprio Dono della natura.

Perché alla fine non siamo questo?

Non esistiamo per proteggere il corso naturale delle cose?

La mia mente è in subbuglio da ieri notte e non riesco a non pensare a tutte queste cose mentre cerco di concentrarmi e fare respiri profondi.

- Darian!

Aren mi spunta da dietro le spalle con un salto che mi fa spaventare ma che non perdo la concentrazione sul non rovesciare le decine di litri d'acqua che sono sulle nostre teste.

Il mio fratellino ha un senso dell'umorismo molto simile a quello di Larai, e anche se spesso è fastidioso, non posso non notare che sta facendo quella sua solita faccia la quale comporta sempre una richiesta che mi farà dubitare delle sue buone intenzioni, ma parlando di Aren mi aspetto sempre un qualche dispetto da parte sua.

- Cosa ti serve fratellino?

Lui e Jaidan sono i miei fratellini, al quale dono anima e corpo per non lasciarli soli. Certo, non che non mi sia capitato di odiare questa situazione quando eravamo più giovani, ma prendermi cura di loro è valso ogni nervo che Aren mi ha fatto saltare. Jaidan è sempre stato il più tranquillo tra i tre.

L'assurda richiesta di Aren mi fa ridere, tanto che mi prendo un pungo nello stomaco per aver reagito così al dolce imbarazzo del mio fratellino, e anche se mi pare troppo presto, in queste cose non posso essere d'intralcio da come gestisco i miei fottuti sentimenti.

- Apposto Darian. Grazie per l'aiuto.

Sorrido ad Ann e lascio che Aren vada ad organizzare il suo appuntamento romantico, e anche se non ho fatto granché restando fermo e impalato mentre lei faceva tutto, ricambia con uno dei suoi sorrisi tipici. Identici a quelli di Ely.

- Oh, se incontri Nathan digli che il sensore è pronto. Prima di montarlo voglio che ci dia un'occhiata anche lui.

- Va bene.

Nathan.

Aidan.

Due gemelli con lo stesso Dono.

Sembrano così normali... in che modo influisce il loro potere con quello che li circonda?

ARIA - ACQUA TERRA FUOCODove le storie prendono vita. Scoprilo ora