AIDAN
Si è fatta notte e l'unica cosa che mi rasserena e vedere Nathan che dorme. Che respira.
Non si è svegliato da quando siamo precipitati in questo posto, e non è che fossi spaventato, capita che avvolte Nathan dorma molto dopo un uso estenuante di energie, specialmente quando è ancora più stanco. Ma ero spaventato, lo sono ancora dannazione, perché è quasi annegato, siamo quasi annegati al largo di questa costa, e dato che aveva perso i sensi pensavo fosse morto.
Nuotare fino a riva è stato devastante, frenetico perché dovevo rianimare mio fratello per ucciderlo di nuovo, inconsistente perché tutto il terrore che stavo provando in quel momento mi hanno fatto dimenticare quello che stavo facendo, quello che dovevo vedere e sentire per capire dove siamo finiti. La mia attenzione era dedicata unicamente a mio fratello.
Solo dopo diverse ore che siamo caduti sulla soffice sabbia bianca e che le condizioni di Nathan non fossero pessime, dopo essermi ripreso quel tanto da respirare meglio, mi sono reso conto che il posto in cui siamo non lo conosco.
Ho pensato che ci fosse stato Nathan, ma quest'isola, perché siamo su una cazzo di isola che non riconosco, sembra parecchio piccola rispetto a tutte le altre che abbiamo visitato.
Non c'è l'ombra di nessun tipo di struttura balneare sulla spiaggia, solo natura incontaminata da quel pochissimo che ho visto, e non ho idea di quanto profonda sia la vegetazione.
Non ho idea di dove siamo finiti.
Mi sto concedendo un timore alla volta dato che mi devo assicurare che Nathan non abbia ripercussioni, perché questa è la mia unica preoccupazione al momento al quale voglio dedicarmi.
Non ha aperto gli occhi da quando siamo arrivati. Dopo che ha sputato l'intero mare che ha ingerito è caduto in un sonno profondo.
Sono un po' invidioso, non credo che riuscirò a riposarmi anche dopo il mio quasi svenimento per lo sforzo di trascinarlo lontano dalla battigia umida, ma devo stare attento al piccolo fuocherello che sono riuscito ad accendere dopo tante di quelle imprecazioni che mi esplodevano dentro e che ho potuto cacciare con una certa soddisfazione a gran voce, così che non si spenga e io debba ripetere la brutta esperienza.
Le ombre che si mescolano alla luce tremolate delle fiamme sono l'unica cosa a farmi compagnia dato che i cellulari che avevamo sono diventai oggetti che faranno compagnia ai pesci. Non che mi importi molto, li usavamo solo per emergenza quando io e Nathan ci separavamo senza però essere rintracciabili, e gli unici altri due numeri registrati nella rubrica erano quelli di Andrea ed Emma.
Non che ci pensi adesso, meglio che non lo faccia. Si arrabbierebbero molto se sapessero quello che ci è successo.
L'unico però che può essere arrabbiato sono io che non ci sto capendo nulla.
Come diavolo siamo finiti su una maledetta isola che non ho mai visto per colpa di qualcosa che non dovevamo vedere? Possibile che oggi sia il peggior giorno che sia capitato in tutta la mia vita?
Come cazzo facevano a sapere chi siamo? Chi erano quei tizi? Perché hanno rapito quella ragazza? Come è possibile che siamo in un posto mai visitato prima? Funziona anche così il potere?
Tutte domande che continuano ad affollarmi la testa e che non trovano una risposta.
Dovrei distrarmi, ma non ho nulla da fare se non guardare il viso di mio fratello, apparentemente sereno per il profondo sonno, ma con occhiaie profonde per la pressione avuta, che dubito spariranno con una notte di riposo.
Se il suo aspetto è così, il mio deve essere identico se non peggio dato che almeno uno dei due sta riposando.
Il mio stomaco mi ricorda che non ho cenato, e non credo che ci sia qualcosa di commestibile su questa spiaggia, ma non penso di lasciare Nathan prima che riprenda conoscenza.
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ARIA - ACQUA TERRA FUOCO
AventuraQuattro diversi ragazzi. Amici e fratelli che condividono qualcosa in comune, sperduti in un luogo naturale, incontaminato e sorprendentemente normale. Larai è una ragazza semplice e dinamica, che si annoia facilmente e cerca sempre qualcosa da far...