15 Marzo 2026
Michelle's POV
<<Michelle! Sbrigati siamo in ritardo>>, urlò dal piano di sotto mia madre, <<faremo tardi al concerto>>.
Mi misi la mia collana portafortuna e la maglia dei Tokio Hotel, e poi mi ritoccai il trucco. Sapevo di essere in ritardo, infatti stavo cercando di fare le cose più velocemente possibile. Mamma però urlò ancora dal piano di sotto, <<Oh si e prendi i biglietti per favore>>.Cazzo, i biglietti.
Poteva parere strano, ma in quel momento non avevo la minima idea di dove fossero, forse perché avevo passato gli ultimi mesi a piangere di gioia.
Uscii dal bagno, dove mi stavo truccando, e aprii la porta di camera mia, aprendo qualsiasi cassetto ci fosse per trovare i biglietti, ma nulla; mi precipitai nel ripostiglio, e frugai in ogni scatolone: quello delle scarpe, quello dei ricordi di mamma e papà, quello dei vestiti estivi e addirittura quello con dentro la scorta di detersivi. Ma non trovai nulla.Effettivamente, rimaneva ancora una stanza da controllare: lo studio di mamma, dove non entravo mai, infatti non pensavo che i biglietti potessero essere lì dentro da qualche parte, che mi stessi sbagliando però?
Aprii la porta, facendo scattare la serratura con la chiave, e il mio sguardo cadde sulla vecchia scrivania polverosa che mamma usava per lavorare. Aveva tanti cassetti.Forse il mio biglietto potrebbe essere finito lì?
Aprii il primo cassetto della scrivania ma non trovai nulla oltre che a tanti oggetti di cancelleria, così aprii il secondo, ma dentro c'erano solo delle vecchie scartoffie e l'agenda di mamma. Frugai in mezzo alla sua agenda, e trovai solo un'altro inutile pezzo di carta, che sembrava molto più vecchio degli altri. Era ingiallito. Molto, molto ingiallito. Ero curiosa di sapere che cosa ci fosse scritto, d'altronde doveva essere molto importante se era così vecchio. Lo aprì e vidi la data.
"12/04/2010"
Era stato scritto, secondo i miei calcoli, nello stesso periodo in cui mia madre rimase incinta di me.
Lessi poi, il grande paragrafo sotto la data.
Una canzone.
Un inedito.
"Pick un my skin,
I'm on the floor
My mind wanna spin,
But you're in, wanna more.
I'm just trying to save
my tears for another day,
But when I see you again (yeah),
you beg me to stay (just pray).Was will dieses Mädchen von mir?
You've begged me to stay (oh no),
I just wanna feel (you).Will dieses Mädchen
mit mir zusammen sein?No one has to know, (hey)
It's not a conclave (babe)"Rimasi stupita quando la lessi. Chi l'aveva scritta? Mia madre?
Cercai disperatamente una firma, quindi girai il foglio.
Effettivamente trovai una firma, che diceva:"Karol, T.K."
Il che poteva voler dire o che mia madre l'avesse scritta con qualcuno oppure che si fosse firmata con il suo nome completo, Karol Tara Krizman. Mi parve strano però, perché mia madre aveva una calligrafia molto diversa; però si sa che durante il tempo il modo di scrivere può cambiare, giusto?
Mi sorprese che mamma usasse parlare il tedesco anni fa, avendo studiato lingue al liceo.
<<Michelle!>>, urlò mamma dal piano di sotto, ancora una volta, <<hai trovato i biglietti?>>. Non risposi, avrei voluto solo chiederle perché avesse una vecchia canzone inedita in mezzo alla sua agenda, ma fui costretta a riprendere la mia ricerca ai biglietti. Rimisi il foglietto dentro il taccuino di mamma, e controllai sotto le altre scartoffie che si trovavano nel secondo cassetto della scrivania. <<Finalmente>>, dissi tra me e me. Avevo trovato i biglietti.
Presi l'agenda per metterla al suo posto, ma qualcosa me lo impediva. Rimasi a guardarla per un tempo infinito.
Quella canzone aveva qualcosa di familiare, in tutti i sensi. Avrei dovuto assolutamente chiedere a mia madre cosa riguardasse quella canzone, non avevo idea del fatto che le piacesse scrivere i testi e cose del genere.
Non riuscivo a smettere di pensarci.Sfilai il vecchio foglietto dal taccuino e me lo infilai nella tasca posteriore dei jeans a vita bassa che indossavo.
<<Michelle?>>, urlò ancora mia madre, <<li hai trovati? Si o no?>>. Mi precipitai nel corridoio della zona notte, per poi imboccare le scale e scendere al piano di sotto, <<Si mamma, arrivo>>.
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Oh father o' mine - Tom Kaulitz (Italian version)
FanfictionMichelle vive a Milano, ed è sempre cresciuta come una tipica ragazzina emarginata di città: studia, fa sport, non esce mai, e se esce, lo fa con quelle due sue amiche di quartiere, ricche e pettegole che la aggiornano su come va la vita fuori dalla...