Solo un padre

55 6 8
                                    

Rimasi a fissare la lettera di Masha per qualche secondo, nel mentre che realizzavo i miei sentimenti. Mi sentivo stanca, ma completa allo stesso tempo.

Ero sola, ma allo stesso tempo non lo ero.
Ero felice, ma allo stesso tempo ero triste.
Avevo un'amica, ma allo stesso tempo, ci piacevamo.

Wow.

Rilessi quel piccolo pezzetto di carta una ventina di volte, prima di capire che non era un sogno. La mia migliore amica era innamorata di me.
Non era tanto scioccante il fatto che fosse proprio lei, o perlomeno, non tanto sbalorditivo quanto il fatto che nessuno aveva mai affermato di essersi innamorato di me. Ero stupefatta.

Misi i piedi per terra, ma era come camminare sulle nuvole, che quasi raggiunsi il piano inferiore barcollando. Tom si avvicinò a me e premette le labbra contro il mio orecchio. <<Stavo pensando... Heidi non accetterebbe mai che tu abbia bevuto in giro su una panchina... quindi temo che dovrà restare un segreto tra me, te e Leni>>, bisbigliò. Io annuii senza aver realmente sentito cosa mi avesse detto. Mi guardò in faccia, rompendo la vicinanza tra noi due, e fece un'espressione confusa prima di scuotermi le spalle. <<Terra chiama Michelle? Sei ancora con noi?>>.
Io mi accigliai, ma dopo qualche secondo riuscii a realizzare bene cosa stava succedendo. <<Scusa>>, mormorai.
<<Che ti prende? Non sono arrabbiato. Io alla tua età facevo cose peggiori, se ti può rasserenare>>.
Scossi la testa. <<No, non sono preoccupata per questo>>. Mi tolsi le sue mani di dosso e lo oltrepassai per andare in cucina, mentre lui mi seguiva.

Varcai la soglia dell'arco a volta che separava il soggiorno con il cucinotto, e accesi la luce del grande candelabro appeso sopra il tavolo in vetro. Adoravo i color oro che si poteva trovare in tutti i mobili di quella stanza. Era particolare.

Barcollai sulla sedia del capotavola e mi grattai la testa. Non c'era nessuno oltre a me e Tom, che mi raggiunse per poi sedersi sul tavolo proprio davanti a me.
<<Cosa c'è che non va allora, ragazzina?>>.
Io feci una smorfia, sentendo il mio stomaco chiudersi.
<<Come l'hai presa quando Bill ti ha detto di essere omosessuale?>>. Gli chiesi, cercando di fare la più vaga possibile.
Lui alzò un sopracciglio, ma non cercò di mettermi a disagio. Poggiò la mano sulla superficie in vetro e iniziò a riflettere.
<<Penso di averlo sempre saputo. Erano gli altri che non lo sapevano ma... io ero un po' come il suo diario segreto>>.
Io annuii, e abbassai il capo per poi mordermi il labbro. Lo osservai con la coda dell'occhio fissarmi. Era preoccupato per me.

Presi un grosso respiro.
<<Penso di avere un'ammiratrice>>, sussurrai.

Tom rimase in silenzio per qualche secondo, per poi sorridere come non aveva mai fatto prima. <<Uh! Una ragazza, eh? Non posso biasimarla, le donne sono fantastiche già di loro, immagina quanto può essere affascinante mia figlia>>, rise.
Lasciai andare un sospiro di sollievo, e appoggiai la schiena alla sedia.

Non gli dirò che ho una piccola infatuazione per Masha, perché tanto, alla fine non ne sono neanche sicura al cento per cento, no?

L'importante per me era sapere che qualcuno sarebbe stato con me. Non sapevo il perché, ma da quei cinque minuti a quella parte, mi sentivo come se avessi sbloccato un nuovo livello della mia vita.

<<Si, immagino di sì>>, mugugnai e mi alzai dal tavolo, quando vidi Bill, Gustav e Georg fare capolino nella stanza con delle enormi buste di Prada.
Il biodo corse verso di noi. <<Guardate chi c'è! Ho un regalino per voi!>>.
Io e Tom alzammo un sopracciglio, vedendo  Bill appoggiare quelle borse sul tavolo e accomodarsi su uno sgabello dell'angolo bar con un visino soddisfatto. I due amici lo raggiunsero e sorrisero. Mi avvicinai a quelle grandi borsone e iniziai e frugare dentro la carta regalo. Sulla mia busta c'era scritto Michelle, e su quella di Tom c'era stampato il suo nome.

Oh father o' mine - Tom Kaulitz (Italian version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora