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Kenma pov

16:05

Appena arrivarono le quattro, io e Kuroo ci siamo alzati e io sono andato a prepararmi per uscire con i suoi amici.

Sono ancora preoccupato per Kuroo, ma vedo che il suo sorriso é tornato, quindi mi tranquillizzo.
Vado in bagno e mi metto una felpa bianca con dei jeans neri strappati che abbiamo preso oggi e mi dirigo verso la porta.
Kuroo mi segue subito dopo per aprire la porta e uscire di casa.

Ho paura che i suoi amici non mi accettino, ma per essere i migliori amici di Kuroo devono essere bravi ragazzi.
O almeno spero.

Arrivato nel posto indicato da Kuroo non c'è quasi nessuno, é un parco in una zona tranquilla.
Vedo seduti su delle panchine due ragazzi.
Uno ha i capelli bianchi, con delle ciocche nere alzati e l'altro ragazzo al suo fianco ha i capelli neri ed é più basso rispetto a lui.

Kuroo corre in direzione dei due ragazzi e io lo seguo a passo lento, mentre il ragazzo dai capelli bianchi gli corre incontro, con l'altro ragazzo che lo segue camminando.
I due si abbracciano e si danno il cinque e Kuroo da una pacca sulla spalla all'altro ragazzo che gli sorride.

"Ehi bro tutto bene?" chiede Kuroo.

"Tutto bene bro, tu bro?"

"Bene bro!"

Bro?

"Potreste smetterla di dire bro per favore? Non iniziate" Dice il ragazzo dai capelli neri.
I due ridono e Kuroo si viene verso di me e mi mette una mano sulla spalla.

"Ragazzi lui é Kenma, Kenma loro sono Bokuto" dice indicando il ragazzo dai capelli bianchi "e Agaashe" dice trattenendo le risate.

Il ragazzo dai capelli neri sospira e mi guarda.
"Mi chiamo Akaashi, non Agaashe, non ascoltarlo per favore"

Io annuisco.

"Ma perché allora ha detto Agaashe?"

"Bokuto mi chiama cosí perché prima non riusciva a dire il mio cognome, ma anche se ora lo sa, continua a chiamarmi cosí" dice lanciandogli un'occhiataccia.

"Oh andiamo, con me non ti sei mai lamentato piú di tanto Agaashe" dice facendo un piccolo broncio.

"Perché sei il mio ragazzo, ora andiamo a sederci" dice leggermente imbarazzato mentre Bokuto sorride e si avvicina a lui prendendolo per i fianchi e dargli un piccolo bacio sulle labbra.

"Non farci caso a questi momenti" mi dice Kuroo che nel frattempo si era avvicinato a me.

"Sono carini" gli dico, facendogli capire che non ci sono problemi.

Ci sediamo tutti a terra, visto che sulla panchina non ci entravano e iniziamo a parlare.

"Come vi siete conosciuti tu e Kenma bro? Non me ne avevi mai parlato"

Kuroo mi guarda e mi fa capire che non sapeva cosa rispondere, cosí mi affretto a inventare una scusa.

"Io e Kuroo..." dico rispondendo al posto suo "siamo vecchi amici d'infanzia, io mi ero trasferito, oggi ci siamo rincontrati e vogliamo recuperare i rapporti"

Kuroo mi sorride come ringraziamento e annuisce.

"É bello ritornare a Tokyo?"
Chiede di nuovo Bokuto.

"Si" rispondo semplicemente.

Non mi piaceva molto mentire, ma di certo non potevamo dirgli come ci eravamo conosciuti davvero.

"Non sei uno di molte parole, vero?"
Dice inclinando la testa e sorridendo leggermente.

Annuisco.

"Non preoccuparti se non riesci ad aprirti subito con noi, tanto i casinisti sono loro due" dice Akaashi indicando Bokuto e Kuroo.

"Non siamo casinisti, sei tu troppo silenzioso" dice Kuroo incrociando le braccia.
Akaashi alza le spalle e alza gli occhi, ma fa un piccolo sorriso.

"Dove vi siete rincontrati?"
Chiede sempre Bokuto.

"Al centro commerciale"

"Comunque" dice Kuroo "perché oggi non andiamo al mare?"

"Al mare? A febbraio?"
Diciamo io e Akaashi contemporaneamente.

Ci guardiamo stupiti e poi lui fa un piccolo sorriso che, per mia sorpresa, ricambio.
Vedo Kuroo, guardandolo con la coda dell'occhio, ampliare il sorriso.
I suoi occhi sono leggermente chiusi e i suoi occhi luccicano.
Il mio cuore, a quell'immagine, accelera il battito come se volesse uscire dal petto.

Come si fa a non impazzire ogni volta che sorridi eh?

"Primo, questo duo inizia a non piacermi" dice con tono scherzoso "secondo, io ho detto di andare al mare, non di fare il bagno"

"Io sono d'accordo con Kuroo"

"E quando mai no" dice Akaashi scuotendo la testa.

"Sei arrabbiato Agaashe?"
Dice con aria preoccupata.

"Che? No Bokuto-san non lo sono, tranquillo"

"Sicuro sicuro?"

"Sicuro sicuro"

Bokuto torna a sorridere di nuovo.

"Quindi? Mare?"

Io e Akaashi ci guardiamo negli occhi per poi girarci verso i due ragazzi che ci fanno gli occhi da cucciolo.
Sospiriamo e annuiamo e i due sorridono per prenderci per il polso facendoci alzare.

I due ragazzi vanno un po' più avanti mentre noi rimaniamo dietro, ma non troppo lontani da loro.

"Deduco che per ora va tutto bene, no?" Dice sorridendomi.

"Si, grazie Kuroo"

Lui sorride e mi mette un braccio attorno alle spalle.
Poi si abbassa alla mia altezza e si avvicina al mio orecchio.

"Tu sei speciale"

Mi giro verso di lui e sgrano gli occhi.
Poi mi ricordo quello che mi aveva detto.

"Invece sono qui a provare a farti capire quanto cazzo sei speciale e sarò qui finché non lo avrai capito, a costo di ripetertelo anche ogni ora, quando mi pare, solo per ricordartelo e ficcartelo in testa"

Sorrido e mi avvicino a lui.

"Lo so"
E stavolta é lui che sorride.

Forse.
Ma non lo dico.
Non l'ho ancora capito, ma adesso voglio solo bearmi della bellezza del suo sorriso illuminato dal sole.
Cazzo é cosí bello e quel braccio intorno alle spalle mi sta dando sicurezza.
Mi appoggio a lui con la testa, ma lui non dice niente, sorride solo.
Tanto gli amici non possono vederci visto che sono piú avanti e sembra che siano nel loro mondo.

Credo che stia iniziando ad innamorarmi...
Cazzo.





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Insegnami a vivere ~kurokenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora