CAPITOLO 23

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Appena varcarono la porta, Margherita uscì dalla cucina per dare loro il benvenuto e aiutarli nel sistemare i soprabiti. Virginia rabbrividì più per il tocco della donna su di lei che per il freddo che si dissolveva dalle sue ossa.

"Non ditemi che per tutto questo tempo siete stati in ospedale a lavorare." disse Margherita che ancora non accennava a spostarsi dal corridoio.

"No. Siamo stati da Adrien, aveva bisogno di un parere su un quadro."

"Oh bene, bene. Come sta, quel povero ragazzo?"

Marco spostò brevemente lo sguardo du Virginia, prima di riportarlo verso Margherita e dire: "Divinamente"

"Oh, mi fa piacere. Poveretto, è sempre così solo, in quella casa. Bene, venite, ho preparato una zuppa calda."

La donna si diresse in cucina, seguita dagli altri due.

Si sedettero al tavolo: Virginia sedeva davanti Margherita, Marco era posto a capotavola.

I due ragazzi non parlarono, erano piuttosto concentrati sui loro piatti. La donna spostava gli occhi tra i due, cercando di comprendere la natura del silenzio.

"Com'è andata la giornata? Come sta il piccolo Antonelli?"

"Bene. Il bambino si riprenderà presto. L'unica novità è che è stato trovato morto il Maggiore." replicò Marco senza nessun tipo di delicatezza nel raccontare l'accaduto.

Margherita sussultò portandosi la mano al petto. "Com'è accaduta una tragedia simile?"

"E' stato trovato murato"

"Oh, buon dio. Chi sarà mai stato a fare una cosa simile?"

"Magari qualcuno che aveva visto quanto era viscido" replicò il ragazzo.

"Marco" lo rimproverò la zia.

Lui alzò finalmente lo sguardo impassibile dalla pietanza. "Scusatemi. Tuttavia era risaputo che non era un galantuomo. Aveva cercato addirittura di allungare le mani su Virginia."

"Lo so bene, c'ero anche io. Ma abbi un po' di rispetto per la sua anima, almeno"

Alla parola "anima", Virginia rabbrividì.

"Cosa succede, cara? Hai freddo?" chiese la donna.

Virginia non rispose.

"Marco, dai un po' di vita a quel fuoco, che si sta spegnendo" concluse.

Il ragazzo fece ciò che gli era stato ordinato, mantenendo lo sguardo sulla ragazza. Lei, tuttavia, non gli rivolse la stessa attenzione.

"Allora, tesoro, ti sei divertita oggi? Pensavo rimanessi a casa, infatti mi sono parecchio spaventata quando non ti ho visto nella tua stanza, stamane" disse Margherita riponendo le stoviglie da lavare.

"Si, scusami se non ti ho avvisata. Avevo bisogno di staccare un po', di aria. Comunque questa giornata è stata particolarmente... interessante" rispose Virginia dando una breve occhiata a Marco, ancora intendo ad animare il fuoco.

"Nessun problema, cara. Mi fa piacere che tu abbia passato una mattinata differente"

Virginia rimase seduta mente Marco riprendeva posto e Margherita era già pronta per preparare una tazza di tè.

La ragazza si sentiva così terribilmente stanca, come se ogni energia vitale le fosse stata strappata, da non riuscire nemmeno a pensare.

"Margherita, perdonami, c'è, per caso, qualcosa per scrivere?"

"Si, certo, cara. Hai deciso di buttare giù qualche pensiero?"

"Una cosa del genere" rispose Virginia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 19 ⏰

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IL PORTONE DEL DIAVOLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora