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19 marzo

A quanto pare, un conto è fare la spia, un altro è fare giustizia.

Se l'insegnante di francese non ha segnato un errore sul compito di una compagna di classe, è giusto farne abbassare il voto.

E fino a qui, ci posso anche stare.

Ma la regola non dovrebbe valere per tutti?

Per me così dovrebbe essere, altrimenti non è giusto!

Finalmente la professoressa ci ha consegnato i compiti da lei corretti: che goduria vedere la faccia di Davide quando ha ritrovato il suo compito tutto segnato con la penna rossa e un bel 3.

In pratica, su un foglio protocollo (utilizzato per la brutta copia) ho eseguito gli esercizi in modo sbagliato, lui ha preteso di copiarli, senza controllare se fossero giusti o sbagliati, e allora ho pensato "chi sono io per impedirglielo?"

Mentre lui gongolava per aver - finito prima di tutti! -, io ho colto l'occasione per nascondere la brutta copia e sostituirla con la bella e fu così che Davide smise di copiare definitivamente da me. Alla facciaccia sua!

Quando l'ora di matematica è passata, la maggioranza ha deciso di unirsi per rimproverarmi del mio "egoismo e cattiveria gratuita" dato che nessuno si aspettava che io reagissi.

Perciò è stata una sorpresa per tutti quando gli ho rinfacciato la loro ipocrisia, perché nessuno in classe mia non copia. NESSUNO! Perfino il primo della classe. Detto questo, se ci sono degli errori non segnati sul tuo compito, dovresti avere la furbizia di non notare quelli degli altri, se non vuoi che si notino i tuoi, no?

Per me non è una sorpresa, mi aspettavo che si comportassero così. In questa squadra di calcio, io non sono neanche la raccattapalle per loro. Come se mi importasse qualcosa di loro o della loro compagnia fasulla.

Ma chi se ne frega.

Non posso permettergli di farmi soffrire così.

Non sempre le rose fioriscono.

L'unica sorpresa è stata l'espressione della professoressa: sembrava avesse il timore di consegnare il compito a Davide.

Credo di essermi impressionata, altrimenti perché un'insegnante dovrebbe avere paura di consegnare un semplice compito a uno studente di 11 anni?

Non gli avrebbe dovuto spiegare dove ha sbagliato e fargli la ramanzina sulla sua mancanza di impegno? È quello che fa sempre.

Ma valla a capire a questa. Valli a capire gli adulti!

Se dici le bugie, arriva una bella ciabatta fumante in fronte.

Se dici quanti anni hai in realtà al bigliettaio del cinema dopo che i tuoi hanno detto che hai 11 anni anziché 7, la ciabatta ti colpisce ugualmente.

Io proprio non riesco a capirli.

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