Avevo detto che avrei preso una pausa di due settimane?
Senza accorgermene è durata poco più di sette mesi.
Il primo anno di scuole medie è finito bene, per fortuna.
Ho portato a casa una bella pagella, sono andata in montagna per una settimana a giugno, a Roma nel mese di luglio, ho fatto da babysitter alla gatta di Rosa per tutto il mese di agosto e sono andata al mare nelle prime due settimane di settembre.
La parte migliore è stata il cambio di lavoro di mio padre:
da ragazzo ha visitato tantissimi posti, portandone sempre con sé il ricordo di tutto ciò che ha vissuto durante i suoi viaggi.
Perciò, si è dato coraggio e ha lasciato il lavoro in ufficio per aprire un'agenzia di viaggi.
Almeno il suo umore è migliorato.
Ho chiesto a mamma se potevo iscrivermi alla palestra.
Volevo imparare a boxare e invece, a tradimento, mi ha iscritta alla piscina.
A questo punto avrei preferito fare danza.
Le concedo sei mesi, dopo vado in sciopero.
- Si mamma, hai ragione. Se qualcuno vuole derubarmi, posso difendermi con lo stile libero, non ci avevo pensato. –
Ha riso del mio sarcasmo e poi mi ha mandata a casa di Rosa per aiutarla ad annaffiare le piante fuori al balcone.
Ha avuto un piccolo incidente tornando a casa da lavoro, è inciampata su un dosso procurandosi una brutta botta al ginocchio e una piccola frattura alla caviglia e adesso combatte contro il gesso e l'impossibilità di muoversi liberamente.
Sono riuscita a superare la paura dei cani di grande stazza, finalmente.
Abbiamo conosciuto due persone a Roma, anche loro turisti, e avevano con sé due bellissimi esemplari a fargli compagnia: un pastore tedesco bianco di nome Aslan e un border collie di nome Kelly.
Una volta sviluppate le foto, le incornicerò e le appenderò alla parete.
Per me è stata la parte più bella di questa vacanza. Portarli a passeggio, giocarci e accarezzarli valeva per me una giornata in un centro massaggi. Finalmente posso sperare di poter vivere con un cane un giorno. Che bello!
Al mare invece mi sono rilassata tantissimo.
L'affluenza di persone è minima a settembre perciò ho passato quattordici giorni a nuotare nell'acqua cristallina e a prendere il sole sul lettino senza che la musica troppo alta, urla e palloni lanciati come meteoriti infuocati disturbassero.
In montagna invece, ho conosciuto un ragazzo davvero simpatico, di quattro anni più grande di me. Capelli castani, occhi azzurri, eccentrico al punto giusto e con un senso dell'umorismo davvero unico.
Si chiama Pedro.
La settimana più divertente della mia vita.
Mi ha portata a vedere fiumi, ruscelli e non so come mi ha convinta a salire più in alto rispetto alla casa in cui vivevamo per mostrarmi un panorama mozzafiato.
Ad un certo punto sono quasi caduta con la faccia per terra e sono ritornata a casa sulla sua schiena.
Mi ha lasciato il suo numero di telefono e qui evito di parlare di mamma e papà.
Sono troppo riposata per ricominciare ad innervosirmi.
L'aria limpida e fresca della montagna mi ha aperto lo stomaco. Ho mangiato di tutto! Mamma stentava a riconoscermi mentre mangiavo tutto quel pane, croccante fuori, morbido dentro. Era tutto artigianale e tutto a dir poco buonissimo.
Pedro mi ha mostrato come si prende cura dei suoi animali e ho scoperto che le mucche sono dei cani ma giganti e con una lingua più lunga.
Mi ha anche mostrato la sua collezione di figurine, foto di motociclette di tutte le epoche. È un vero appassionato.
Abbiamo persino giocato a nascondino e al mimo quando è saltata la corrente una sera.
Ci siamo divertiti tutti ed è stata una vera sorpresa per me, così come lo è stata la sua scelta di darmi il suo numero di telefono dopo che ci siamo punzecchiati sul fatto che lui sia un tipo di montagna e io di città.
Ora mi chiedo: che faccio, gli telefono o lascio stare?
Uff, la decisione è rimandata.
Devo andare a comprare penne e quaderni al centro commerciale.
La scuola sta per iniziare.
Che spasso...
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Lavanda e Iris
Short StoryIl cambiamento non è per tutti. Non è un percorso facile da riconoscere, soprattutto da seguire. Per Talia il cambiamento inizia con le prime ribellioni dell'adolescenza, gesti tanto piccoli quanto importanti per determinare l'inizio di un nuovo p...