16 ~ Panchina dei post- omicidi

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G: Gustavo? Gustavo Sanger?
Gu: ma che bravi, sapete anche il mio nome...
G: che hai intenzione di fare?
Gu: di solito non mi piace uccidere a sangue freddo, quindi prima dimostrami di che pasta sei fatto...
G: sarà una cosa da ridere...
I due andarono al centro della stanza e iniziarono a picchiarsi, dopo dieci minuti di lotta si staccarono
G: devo riconoscerlo, non è male il tuo gancio sinistro...
Inaspettatamente il ragazzo gliene tirò nello stomaco che lo fece piegare a metà, quando rialzò la testa vide che Gustavo teneva stretta Angie e le puntava un coltello alla gola, proprio sopra la collana che le aveva regalato
G: ti prego lasciala stare, lei non centra niente
Gu: hai paura di perdere la tua donna?
A: non sono la sua donna
Gu: zitta!
G: è me che vuoi, facciamo un cambio, vengo io al posto suo
Gu: non ho intenzione di farlo
Con sorpresa di tutti e due gli uomini Angeles tirò un calcio nelle parti basse del ragazzo che lo costrinse a piegarsi a metà, gli tirò un pugno sulla faccia e German, gli tirò un calciò in testa.
Un'ora dopo Angeles, German e Gustavo erano nella sala interrogatori, il ragazzo era ammanettato
G: allora... Tutti i tuoi amici sono già al fresco... Dimmi tutto
Gu: ok... Abbiamo sempre avuto molti soldi e così ci siamo messi a fare gli strozzini, all'inizio davamo soli pochi centinaia di verdoni, ma... Abbiamo preso la mano e così pagavamo interi corsi, ma più tempo ci mettevano a ripagare, più l'interesse era alto... Jeremy mi aveva detto che stava cercando dei soldi, ma non ci riusciva, così l'ho investito e invece Cristiano si rifiutava di darmi indietro tutto, così ci siamo iniziati a dare qualche schiaffo e alla fine l'ho steso...
G: bene, credo che la prigione sarà un bel posto per te e i tuoi amici...
Erano le 16 di pomeriggio e German e Angeles erano seduti su una panchina al parco
G: credo che dovremmo battezzare questo posto, come panchina dei post-omicidi
A: ci sto
G: posso sapere dove hai imparato quelle mosse?
A: faccio un corso di difesa...
G: ti prego di non usarle mai su di me
A: non te lo prometto
G: mi è dispiaciuto metterti in pericolo
A: ormai è anche il mio lavoro questo, stai tranquillo mi so difendere
G: se lo dici tu...

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