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Mi passo una mano sugli occhi cercando di svegliarli e di fare mente locale su quello che fosse successo la sera precedente ma gli unici ricordi sono sfocato e confusi, improvvisamente mi guardo attorno e mi rendo conto di trovarmi in un luogo sco...

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Mi passo una mano sugli occhi cercando di svegliarli e di fare mente locale su quello che fosse successo la sera precedente ma gli unici ricordi sono sfocato e confusi, improvvisamente mi guardo attorno e mi rendo conto di trovarmi in un luogo sconosciuto, solamente in intimo.

Sento una porta aprirsi, mi alzo velocemente afferrando un taglierino posato in un porta penne sulla scrivania. Qualcuno entra nella stanza e io glielo punto alla gola.

"Bel modo per ringraziarmi questo" parla lui, guardandolo meglio é Wade. "Che cazzo ci faccio qui?" gli domando seria "Oh non ricordi proprio niente?" ridacchia riuscendo a liberarsi dalla mia presa e spingendomi contro una parete, siamo faccia a faccia.

Il suo respiro é calmo e i sui occhi sono puntati suoi miei nonostante io fossi quasi del tutto svestita. "Potresti evitare di ammazzare il tuo salvatore" "Perché sono in intimo?" "É una storia divertente adesso te la racconto" dice ridacchiando

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Il giorno prima:
Natasha é riuscita a convincermi, la aiuterò con questa faccenda delle scomparse e insieme a noi si é unito anche Steve Rogers nonché Captain America.
"Siete sicuri che non si accorgeranno che noi qui non c'entriamo niente?" domando ai due cercando di non inciampare nei miei tacchi rossi.

Stiamo indagando sulle prime piste che ci hanno condotto a questo maledetto ballo, dove dovrà partecipare uno dei tanti trafficanti di corpi umani.

"Non fatevi notare e vedrete che andrà tutto per il meglio" dice Steve sistemandosi la cravatta "Il piano é recuperare più informazioni possibili su Meyer e appena terrà il suo discorso dovrete trovarvi nelle vostre posizioni, lui non é il più importante dei trafficanti esegue solo gli ordini e se riusciamo a prenderlo potremmo arrivare al pezzo grosso" ripete Natasha per la milionesima volta. Ci separiamo.

Afferro un bicchiere di vino bianco da uno dei vassoi dei maggiordomi per poi sorseggiarlo e girare per la sala ascoltando le conversazioni degli invitati.

"Che abito meraviglioso" dice un uomo alle mie spalle, mi volto per guardarlo "La ringrazio" dico sorridendo afferra la mia mano e la bacia delicatamente.

"Meyer Bogdanov" si presenta mentre io rimango paralizzata, é lui ed é davanti a me, non potevo trovarmi in situazione più scomoda di questa "Selena Blanco"

Ciò fa parte del piano, ci siamo organizzati per ogni evenienza. Siamo riusciti ad entrare nella lista degli invitati per controllare coloro che hanno rifiutato l'invito per poi presentarci a loro nome.

"Pensavo non sareste venuta, inoltre vi ricordavo diversa" "Oh beh alla fine sono riuscita a spostare i miei appuntamenti"

Mi afferra il polso con rabbia obbligandomi così ad avvicinarmi a lui "Sentite non so chi siete ma fareste bene ad andarvene immediatamente. Si porti con se anche i suoi amichetti, e se non lo farete ho già incaricato le guardie ad ammazzarvi senza nessuna esitazione" faccio forza e lui lascia la presa mentre io gli do le spalle accendendo il mio auricolare.

Ferite indelebili | Deadpool Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora