𝟓 • 𝐍𝐀𝐏𝐎𝐋𝐈

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Capitolo 5

NAPOLI

☁︎︎

Consiglio: leggere in modalità chiara, buona lettura <3

<<Sei tutto bruciato, sei un peperoncino!>>
<<Ao nun me sfotte'>>

Era sera, Joseph e Marina si trovavano a Napoli, a passeggiare sul Lungomare Caracciolo dopo aver passato la mattinata al mare insieme a Marta e qualcuno del team LaTarma.
Proprio come aveva detto giorni addietro li portò a Marechiaro, sugli scogli.

<<Sai, io non venivo a Napoli da tre anni. L'ultima volta venni con la mia famiglia, c'era anche papà. Una volta tornati a casa io non facevo altro che ripetergli quanto fosse bella Napoli e che ci volessi ritornare così lui mi promise che ci saremmo venuti ancora. Ma poi... è successo quel che è successo. Così ho deciso poi di tornarci questa Estate, ma da sola.
Anche se, proprio sola non sono>>
Terminò poi il suo profondo discorso ridacchiando e contagiando il cantante.

<<Te sei mai stata a Baja Sardinia? In Sardegna?>>
Prima di farle questa domanda ci ha riflettuto molto.

Baja Sardinia è un posto molto importante per lui, ci va da sempre con la sua famiglia, sin da quando era bambino, e con lui ci ha portato solo qualcuno di veramente tanto stretto.

Eppure sentiva che potesse portarci anche lei, dopo aver sentito ciò che gli aveva appena detto.
Probabilmente non l'avrebbe portata quello stesso anno, ma sicuramente l'avrebbe fatto anche se non subito.

Lei aveva portato lui in un luogo dove era stata con suo padre, un luogo intimo per lei, proprio come Baja Sardinia è intimo per lui, per motivi molto diversi.

<<No. Proprio in Sardegna non ci sono mai andata>>
<<Allora come te m'hai portato qua io qualche volta te porto in Sardegna. Te faccio vede' il Paradiso proprio>>
Marina strabuzzò gli occhi, gli aveva veramente chiesto di andare con lui in vacanza, qualche volta?
<<Ce vai sempre?>>
<<Si, ci vado da quando sono piccolo con i miei fratelli e amici. Ce so' legato, ci so' pure cresciuto, in un certo senso>> ammise con un sorriso.

Continuarono poi a parlare del più e del meno fin quando sentirono delle voci estranee.
<<Oddio sono Neil e Holden! Possiamo una foto?>>
<<Ma certo, venite pure>> rispose dolcemente il ragazzo per entrambi.
Scattarono la foto e poi scambiarono qualche parolina.

<<Holden dopodomani veniamo entrambe all'instore di Nola! Vieni anche tu, vero?>> Indicò Neil che strabuzzò gli occhi per l'ennesima volta.
Poteva mai presentarsi ad un instore non suo?
<<Io? Ehm... Non lo so! Vediamo>> disse facendo spallucce.
Le ragazze poi salutarono i cantanti che rimasero di nuovo soli.

<<Se voi veni' nun te fa' problemi. Te ricavo un pass>>
<<Ma che scherzi? È l'instore tuo io che c'entro>>
<<Tanto hai visto. So' contenti pure de vede' te>> le sorrise facendo uno sguardo per convincerla
<<Se me lo dici così posso mai ditte de no?>> Lui in risposta rise vittorioso.
Lei si unì alla sua risata facendo caso al suono di quella del ragazzo. Era una risata cristallina, musica per le sue orecchie.

<<Ma quindi domani seconda ondata de mare? Io me sento come se avessi fatto la guerra>>
<<Esagerato, a Marechiaro è pesante perché ce stanno gli scogli. A Miseno dipende da dove vai>>
<<E andiamo dove nun ce stanno allora>> disse ridacchiando
<<Ma quanto te lamenti?>> gli disse sbuffando ottenendo come risposta un sorriso colpevole.

𝐈𝐎 𝐍𝐄𝐋𝐋𝐄 𝐌𝐀𝐍𝐈 𝐓𝐔𝐄 𝐼𝐼 𝐇𝐎𝐋𝐃𝐄𝐍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora