Ogni volta che vedrai la pioggia

Silence

I found peace in your violence
Can't show me, there's no point in trying
I'm at one, and I've been silent for too long

"Blondie, stai di nuovo sulle tue gambe!"

"Avevi dei dubbi?"

In due passi Zach mi raggiunge sul ghiaino e mi circonda la vita con le braccia stritolandomi in un abbraccio mentre mi alza da terra.

"Abbiamo novità" mi dice quando torno con i piedi per terra.

"Racconta, forza"

"Abbiamo trovato i nostri ultimi due elementi. Cavalieri della Caltek, una scuola di Andorra, che si sono trasferiti per gli studi."

"Sono bravi?"

"I migliori"

"Allora fammeli conoscere" cerco di imprimermi in faccia un sorriso radioso mentre la voce nella mia testa mi rimprovera.

Tieni il mento alto e la schiena dritta. Non straparlare e sii educata. A nessuno piacciono le principesse sopra le righe.

Zach mi accompagna fino alla scuderia dove Irina sta strigliando Favorit insieme a un ragazzo e una ragazza che si assomigliano terribilmente.

"Ragazzi, questa è Ana" dice Zach e Irina smette di coccolare il suo cavallo per girarsi verso di me e salutarmi.

I due ragazzi si fanno avanti e mi stringono la mano. "Piacere di conoscerti, siamo Cleveland e Genevieve Lowell"

"Il piacere è mio" sorrido per tutto il tempo.

Hanno l'età di Zach, poco più grandi di me. Entrambi sono alti e ben definiti. Sui loro visi spiccano occhi marroni, nasi francesi e labbra curate. Cleveland è perfettamente sbarbato e Genevieve ha folte ciglia scure a incorniciarle lo sguardo. Entrambi portano i capelli di una scura sfumatura di marrone pettinati alla perfezione, ma lei li tiene legati in una coda di cavallo dalla quale sfuggono solo i ciuffi a tendina, mentre lui li lascia più liberi seppur conservando la sua eleganza.

"Genevieve è la campionessa di fondo equestre, Cleveland si occupa del cross-country"

Ho impiegato relativamente poco tempo a conoscere i due nuovi arrivati, sono entrambi alla mano.

Ora che mi trovo davanti alla grande casa di Manuel Santos, penso a tutt'altro: mi chiedo come sarà entrare nel suo territorio. Nella tana del lupo.

"Ana! Vieni di sopra, forza!" la voce di Savanna mi arriva forte e chiara dalla terrazza che si affaccia sul viale di ghiaia che ho appena percorso e i giardini. Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti la chioma dorata della mia amica e i suoi occhi vispi.

Attraverso la porta già aperta della villa bianca e faccio per salire le scale per raggiungere la mia amica quando una voce profonda mi fa bloccare sul posto.

"Sei Ana, vero? La nuova amica di Manuel..."

Mi giro e incontro gli occhi azzurri di un'uomo di mezza età. I capelli neri gli incorniciano la fronte e le spalle larghe sono strette in una t-shirt blu navy. Mi sorride come se mi conoscesse da una vita e i denti bianchi risultano ancora più luminosi vicino alla barba nera tagliata corta. L'uomo è alto, davvero molto, ma a colpirmi non è la sua stazza, bensì il colore delle sue iridi.

Torno a incrociarle per poterle studiare meglio e noto che sono come di ghiaccio, un azzurro surreale che mi stringe in una morsa.

"Sì, sono io" dico riscuotendomi.

"Allora piacere di conoscerti. Sono Michael Santos."

Stringo la mano che mi stringe e gli sorrido.

Il padre di Manuel sembra cordiale.