Tsukishima pov
Oggi non mi va di fare niente.
Non solo mi sono svegliato con mio fratello che mi urla nelle orecchie dicendo di essere in ritardo, poi ci si mette anche quel Re del cazzo che mi bussa alla porta e ora mi sta portando fretta.
"Quattrocchi di merda muoviti che siamo in ritardo!" Urla.
"Ma a te chi cazzo ti ha detto di venirmi a prendere?!" Gli urlo di rimando.
"Tu, coglione. Ieri sera mi hai scritto di venirti a prendere" dice allargando le mani esasperato.
"Voi due vi volete muovere?" Dice mio fratello che si deve mettere sempre in mezzo.
"Sta zitto!" Diciamo entrambi mentre lui alza le mani in segno di resa.
Prendo velocemente lo zaino e mi metto una merendina in bocca prima di essere trascinato fuori dal Re.
Che inizio del cazzo.
"Si può sapere che ti prende oggi?" Dico mentre corriamo alla scuola di arte, visto che oggi dovremmo andare lì.
"Ci dobbiamo muovere, ecco che mi prende. La scuola di arte é a dieci minuti da qui e abbiamo perso il pullman!"
"Quanto ci manca?" Dico.
"Otto minuti" dice guardandomi.
"Allora continuiamo a correre così arriviamo in tempo, forse" dico con l'affanno.
"Mi sta salendo tutta la colazione, la cena e il pranzo di ieri, la prossima volta fa che la tua sveglia suoni, quattrocchi!"
"Zitto un po' Re, già sono nervoso di mio, poi ci si mette la tua voce insopportabile" dico esasperato.
"Wow tu sei nervoso? Evento piú unico che raro!" dice in modo sarcastico.
"Vaffanculo"
Appena arriviamo davanti la scuola di arte ci fermiamo e iniziamo a respirare in modo affannato, mettendoci le mani sulle ginocchia con i nostri compagni che ridono in sottofondo.
"Cazzo ridete?" Dico guardandoli male.
"Ragazzi, giusto in tempo, come mai siete così sudati?" Dice la professoressa che era appena arrivata.
"Perché a qualcuno non é suonata la sveglia stamattina e io sono dovuto andare a prenderlo a casa" dice il ragazzo al mio fianco.
Gli faccio una smorfia, non potendolo mandare a fanculo davanti la professoressa.
La prof scuote la testa, essendosi ormai abituata al nostro comportamento.
"L'importante é che siete arrivati, appena suona la campanella recatevi in quella sala li in fondo" dice guardandoci tutti per poi andarsene.
Mentre noi due cerchiamo di riprendere fiato, noto due ragazzi che ci fissano.
Uno di loro ha i capelli arancioni ricci e gli occhi marroni ed é molto basso, mentre l'altro é più alto, ha dei capelli verdi raccolti in un codino con delle piccole ciocche che gli ricadono sul viso e gli occhi verde scuro.Il ragazzo basso si avvicina a noi e si mette dietro Kageyama per poi toccargli il dito con la spalla.
Lui sobbalza e si gira e appena lo vede sorride.
Evento più unico che raro."Hinata, mi hai fatto spaventare" dice sorridendo.
Il ragazzo ride e gli salta addosso abbracciandolo.
Potrei vomitare.Intanto l'altro ragazzo si avvicina a noi e si mette al mio fianco.
I due si staccano e Kageyama gli lascia un bacio sulla fronte mentre lui gli sorride, poi si avvicinano e vengono verso di noi.
"Allora Kags, ti voglio presentare il mio migliore amico, Yamaguchi, Yamaguchi ti presento Kageyama"
Ah ecco.
É il famoso santo che riesce a sopportarlo.I due si stringono la mano e quasi scoppio a ridere vedendo il re che non sa cosa dire o fare.
Lui mi lancia un'occhiataccia e si avvicinano a me."Hinata, lui é il coglione di cui ti ho parlato, il quattroc- Tsukishima, Tsukishima, Hinata"
Gli devo stringere la mano?
"Sempre gentile tu eh?" Dice ridendo, mentre mi allunga la mano che stringo.
Dopo un po' mi fermo a pensare.
"Coglione a chi? Re del cazzo" dico.
"A te quattrocchi, stamattina mi hai fatto fare una corsa, tra poco sbocco tutto"
"Sei tu che mi hai portato fretta"
I due ragazzi ci guardano straniti, non sapendo che dire, ma per fortuna suona la campanella.
"Andiamo, vi portiamo verso la sala" dice il ragazzo dai capelli verdi, che a quanto pare si chiama Yamaguchi.
Perfetto, si inizia.
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Artistic love ~tsukkiyama
AléatoireTsukishima Kei ha sempre amato la fotografia. Immortalare i momenti, belli e brutti che siano, gli piaceva. Gli piaceva fotografare luoghi e persone per trarne la bellezza. Yamaguchi Tadashi, invece, amava dipingere. Disegnare e scorgere i tratti pi...