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Tsukishima pov

Stamattina sono stranamente in anticipo.
Quando mi sono svegliato ho pensato che, come al solito, ci fosse quel rompipalle del Re che mi portasse fretta come al solito perché ero in ritardo.

Controllo l'orario e vedo che sono con mezz'ora di anticipo.
Quindi stamattina lo sveglierò io.
É dal liceo che viene a svegliarmi lui, oggi é il mio turno e mi vendicherò per tutti gli anni passati a sentire la sua voce di prima mattina.

Adesso sono davanti la porta di casa sua e sua madre mi ha aperto dicendo che dormiva ancora.
Entro piano in camera sua e metto al telefono il suono trovato a caso dei piatti, lo strumento musicale, a mio parere, piú fastidioso.

Metto a tutto volume e avvicino il telefono al suo orecchio e conto fino a tre.

Uno.
Due.
Tre.

Appena parte il suono lui si alza di scatto sbattendo la testa vicino alla tastiera del letto e cadendo a terra.
Scoppio a ridere mentre gli faccio una foto.

"Vaffanculo quattrocchi di merda, vuoi farmi venire un infarto?!" Dice gridando mentre io continuo a ridere.

"Questa é la mia vendetta per tutte le volte che mi hai svegliato e portato fretta Re" dico porgendogli la mano.

Lui la afferra e mi spinge sul letto facendomi il dito medio.
Io scuoto la testa e lo aspetto.
Lui arriva poco dopo e, guardandomi sempre male, scendiamo in salotto dove prende lo zaino e usciamo.

"Senti, come va con Yamaguchi?" Dice a un certo punto.

"Mh? Bene. É un bravo ragazzo, anche se é troppo timido"

"Capisc- aspetta, che cazzo hai fatto alla faccia?"

"Se é una delle tue pessime battute, risparmiati la fatica"

"No, sono serio. Hai un livido, che hai fatto?" Dice in modo preoccupato.

"Ho picchiato dei ragazzi che bullizzavano un ragazzo"

Lui mi guarda aggrottando le sopracciglia.

"E perché? Ok, capisco il gesto, ma perché?"

Gli racconto brevemente quello che é successo.

"Quindi, tu ti sei fatto avanti al posto suo?"

"Esatto"

Arriviamo davanti al cancello della scuola ed entriamo visto che mancano 5 minuti al suono della campanella.

"Bhe, mi sembra strano, ma visto che aveva paura hai fatto la cosa giusta.
Yamaguchi sta bene?"

"Si, si é calmato poco dopo"

Lui annuisce e si siede al banco e io prendo posto vicino a lui.

"Mi fa piacere che tu ti trova bene con lui, sai fare addirittura il cavaliere" dice sorridendo.

Io alzo gli occhi al cielo.

"Lui non é fastidioso come te" dico facendogli una smorfia.

Lui si mette a ridere e appena sentiamo la campanella vediamo la prof entrare.

Skip time

Appena vado davanti al parco, noto che Yamaguchi ancora non é arrivato.
Mi siedo su una panchina e lo aspetto, guardando la mia macchina fotografica.

"Ehi Tsukishima" dice una voce dietro di me.

"Ehi Yamaguchi, tutto bene?" Dico alzandomi e girandomi verso di lui.

Lui annuisce.

"Il tuo livido fa male?" Dice avvicinandosi e appoggiando una mano sopra al livido.

E di solito odio che la gente che conosco poco mi tocchi.
O che la gente mi tocchi in generale, lo lascio fare solo agli amici stretti.
Quindi solo a Kageyama.
Ma lui é diverso.
Il suo tocco mi fa qualcosa di strano.
É gentile e dolce e mi guarda con sincera preoccupazione.
E poi quegli occhi.
Di un verde cosí scuro.
Non riesco a non guardarlo.
Lui ha un non so che di.. diverso.

"Sta meglio, te l'ho detto che non era niente di che" dico appoggiando la mano sulla sua.

Lui arrossisce e la toglie dal mio viso annuendo.
Appena ci incamminiamo si scontra con qualcuno.

"Scusami- Tsukishima?"

La mia giornata é appena peggiorata.



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Artistic love ~tsukkiyamaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora