Pokémon - Noir

Capitolo 3 - parte 2: Il cottage del Signor Marino

<< abc >> = Dialogo.

"Abc" = Pensiero.

* Abc * = Dialogo telepatico.

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Due ore dopo, ore 23:40...

Il gruppo era riuscito a prelevare una discreta quantità di soldi tramite i macchinari aperti al pubblico h24 subito fuori la banca di Petalipoli. Del resto, a quell'ora non c'era nessuno e, sicuramente, quello sarebbe stato il primo e forse l'ultimo movimento bancario registrato a loro nome. Le forze di polizia (e non solo) sarebbero sicuramente risalite al prelievo, ma avrebbero ottenuto solo un indizio vago e scontato, ovvero la partenza dei ricercati da Petalipoli.
Avevano nascosto le mazzette di banconote dentro i loro zaini, nelle tasche più interne che avevano trovato. Non era molto, anche perché vi era un limite alla quantità di denaro che potevano prelevare in un solo giorno, ma sapevano benissimo che non sarebbero stati in viaggio per molto tempo: giusto il tempo di arrivare a Porto Alghepoli per scoprire se avrebbero ottenuto qualcosa dalla talpa, che si era infiltrata tra gli uomini di Brendan, oppure essere per essere ammazzati proprio sul posto, se non addirittura prima.

Adesso se ne erano tornati vicino alla casa di Adam, concedendosi ogni tanto uno sguardo verso l'alto, contemplando la luna e le stelle che luccicavano biancastre in quella notte di mezza estate particolarmente limpida.

Il venticello fresco scosse i capelli castani di May, mentre si incamminava con gli altri verso il cottage del Signor Marino, ora gestito dal figlio, mentre le sue orecchie scorgevano i vari richiami dei pokémon coleottero che potevano essere uditi dal vicinissimo bosco Petalo.

<< che cosa diremo al figlio del Signor Marino? Possiamo fidarci di lui? >>, chiese poi agli altri.

<< direi proprio di sì: abbiamo sempre avuto buoni rapporti col padre e lo conosciamo entrambi da molti anni. Se gli diciamo di farci un favore e di non dire a nessuno cosa gli abbiamo chiesto, dovrebbe poterci accompagnare fino alla spiaggia di Selcepoli >>, replicò Evelyn mentre notava alcuni granelli di sabbia che le erano rimasti attaccati alla candida veste organica che la ricopriva in parte.

Subito dopo, il pokémon e Adam si guardarono, cosa che May notò subito.

<< a cosa pensate voi due? >>, chiese.

Adam si voltò verso di lei.

<< io e Evelyn ci stavamo chiedendo cosa potrebbe accadere se la polizia interrogasse uno dei nostri vicini di casa, visto che parliamo proprio di Jonny >>

<< Jonny? >>

<< sì, è così che si chiama il figlio del Signor Marino. Certo, potrebbe farci il favore di restare in silenzio, ma gli crederebbero? Le uniche mete che le persone possono raggiungere attraverso il suo cottage sono Bluruvia e Porto Selcepoli. Quindi... quanto tempo ci vorrebbe prima che qualcuno scopra dove siamo andati? >>

May fece una smorfia.

<< direi abbastanza tempo da permetterci di andare via, visto che dovrebbero perlustrare tutta Bluruvia. Certo è piccola, ma intanto è una cittadina da rivoltare da capo a piedi prima di doverlo fare con Selcepoli, che è tutta un'altra storia >>, rispose prima fermarsi assieme agli altri davanti al cottage del Signor Marino.

In tutti quegli anni era rimasto esattamente uguale, senza neanche ricevere dei lavori di ristrutturazione o modernizzazione. In quel decennio dove la tecnologia aveva raggiunto nuove frontiere e le metropoli già gradi erano divenute ancora più immense, quello rimaneva ancora uno spazio completamente immune allo scorrere del tempo, un luogo dove sembrava si fosse formata una bolla temporale, che racchiudeva quelle mura fatte di legno consumato dalla salsedine.