<< abc >> = dialogo.
"abc" = pensiero.
* abc * = telepatia.
... ... ...
11 anni dopo la fondazione della Zoey Academy...
Era buio pesto, un tipo d'oscurità talmente fitto che pareva assorbire ogni barlume di luce, un'incredibile tavola nera così densa da poter essere afferrata a mani nude.
Adam non vedeva a un palmo dal naso, riuscendo a malapena a starsene seduto sul terreno e sentire i ciuffi d'erba secca e trasandata scorrergli tra le dita, con una sensazione di freddo e di brina che gli azzannava la pelle.Respirava affannosamente, non comprendendo come fosse finito in un posto del genere o, ancor di più, il perché. Cercò di ricordare cosa fosse successo, ma smise immediatamente di provare a riordinare i suoi pensieri quando un fortissimo mal di testa gli scosse il cranio, estirpando alla radice il suo fallimentare tentativo di alzarsi.
Gemette di dolore, ricadendo rovinosamente a terra e atterrando col fondoschiena su una sorta di lastra di pietra completamente in rovina.
Non appena scosse il capo per provare a riprendersi un minimo, quell'abisso oscuro dal quale era avvolto venne squarciato da una voce, la quale sembrava provenire da tutte le direzioni immaginabili, anche quelle geometricamente impossibili.
<< sai, è molto tempo che mi chiedo quando sarebbe successo. È buffo che sia accaduto proprio adesso, non trovi? >>
Adam rimase paralizzato per un momento, cercando di mettere in fila le informazioni elaborate dal suo cervello e, allo stesso momento, provare a credere anche per un solo secondo all'esistenza del timbro vocale che aveva appena udito. Tentò di parlare, ma il freddo gli aveva infiammato la gola, facendolo quindi tossire un paio di volte prima di rispondere con voce roca.
<< Red! Sei proprio tu? Sei vivo? >>
Una risata gli ruotò attorno, sembrando vicina e assurdamente lontana allo stesso tempo. Allo zoppo si accapponò la pelle: l'ultima volta che aveva sentito Red ridere erano quasi quindici anni addietro, ancor prima che quello scomparisse dalla regione di Kanto.
<< è incredibile quanto siate tutti ossessionati da un dettaglio così insignificante . Vivo, morto... si può sapere che differenza fa? Stai sentendo la mia voce, riesci a rispondere... in ogni caso IO SONO QUI, giusto? Un'esistenza è pur sempre un'esistenza. Una vale l'altra... >>
Lentamente, il ragazzo col tutore riuscì ad abbandonare quella scomoda posizione e si alzò. Evelyn non era con lui.
<< come sta accadendo tutto questo? >>, chiese poi con aria confusa mentre cercava un qualsiasi riferimento visivo.
Ci fu una breve pausa prima che la voce dal nulla tornasse a parlare.
<< queste sono dinamiche complicate e non credo che nelle tue attuali condizioni le capiresti. Il come e il dove sono soltanto degli specchietti per le allodole, qualcosa che sarebbe utile a distrarre un pubblico che, come puoi ben vedere, attualmente non abbiamo e mai avremo. La domanda giusta è... perché? >>
Il ragazzo, confuso, continuava a cercare con lo sguardo quello che una volta era un suo amico, chiedendosi quante cose potevano essere cambiate dopo tutti quegli anni.
<< immagino che sarai tu a dirmelo, giusto? Io non so neanche dove mi trovo di preciso, anche se potrei avere qualche idea... >>
<< smettila di cercarmi con gli occhi, Adam. Tu continui a non capire: non sono il mezzo giusto per vedermi. Però hai ancora le orecchie che funzionano bene, quindi ascoltami. Il perché di tutto questo è che volevo parlarti di una cosa molto curiosa. Curiosa per me, almeno... >>
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Pokémon - Noir
FanfictionSEQUEL DI MEMORIE DI NESSUNO. Sono passati undici anni dalla fondazione della Zoey Academy. I presidi Adam ed Evelyn, May e il resto del gruppo si sono lasciati alle spalle gli incredibili eventi legati al ritrovamento di Red da più di una decade. ...