<< abc >> = dialogo.
"Abc" = pensiero.
* abc * = dialogo telepatico.
Stesso momento, ufficio dei presidi della Zoe Academy...
Adam aveva appena visto il cappello di Mister X sparire dietro l'uscio del suo ufficio, accompagnato beffardamente dallo scricchiolio dell'anta legnosa che si era riposizionato sul proprio asse.
Invece di muoversi subito, stette immobile per qualche secondo respirando lentamente, che se l'aria in quella stanza fosse stata risucchiata nel vuoto.
Per un attimo, giurò di vederci doppio, cosa che lo fece smuovere per la prima volta rompendo così il loop dell'immobile silenzio. La testa pulsava e il cuore pompava furiosamente sangue nelle arterie, anche se poteva sentire il sangue gelarsi in ogni singolo vaso sanguigno del suo corpo.
La prima cosa che gli venne in mente fu Red.
Red aveva previsto un evento orribile, dettato dalle voci che solo lui poteva sentire, e adesso un'immensa sciagura si stava abbattendo sulle loro vite, dopo più di una decade passata dentro quella serenità che si erano guadagnati duramente.
Fece un passo indietro per poi inciampare, ritrovandosi seduto sulla sua cattedra, col tutore che andò a sbattere contro il mogano scuro con un tonfo secco. Immediatamente dopo, in quel caos di pensieri che risuonava nella sua testa in una cacofonia stridente, riuscì a percepire delle esatte parole.
d'accordo ragazzi, la lezione di oggi è finita... *
Sapeva che Evelyn stava tornando all'ufficio levitando di fretta e furia verso il loro ufficio, dato che vedeva i corridoio attraverso i suoi occhi.
E se Adam non riusciva a capire come comportarsi in un momento simile, allora non lo poteva sapere neanche lei...
Non fece in tempo ad accomodarsi con un gesto sconnesso alla poltrona dietro la grossa cattedra che dall'entrata vide Evelyn precipitarsi da lui, con i capelli verdastri che le svolazzavano attorno alla fronte in una capigliatura scomposta e gli occhi sbarrati.
La gardevoir andò dalla sua metà psichica, mettendogli le mani attorno alla testa. Lui ricambiò il gesto.
L'uomo aprì la bocca per primo.
<< Eve... io non... che cosa facciamo? >>
Lei prese un paio di respiri profondi, cercando di buttar fuori più aria possibile: loro erano una mente sola, e una domanda del genere poteva significare solo completa impotenza d'innanzi alla situazione.
<< non lo sappiamo Adam. Siamo in un mare di merda >>, bisbigliò lei con gli occhi dell'altro a pochi centimetri dai suoi.
<< cosa ne sarà di noi? E cosa ne sarà dell'accademia? Tutti questi ragazzi con famiglie povere e senza famiglia. Chi erediterà tutto questo quando ci avranno fatti a pezzi? Lo stato? Brendan? Cazzo questo non può accadere davvero. Sul serio sono riusciti a ripescarci dalle memorie del Maestro? >>
<< Adam, se quel tizio ti ha spiegato tutte quelle cose probabilmente... >>
<< come sappiamo che sia la verità? >>
Il preside Haas sospirò con gli occhi che sembravano uscirgli dalle orbite.
<< sapeva del nostro scontro con Brendan e i suoi dietro al casinò di Ciclamipoli, sapeva della nostra visita al Maestro e della distruzione che ne è derivata. Sapeva anche di Red. Un uomo che sa tutte queste cose può lavorare effettivamente contro gli interessi del campione della lega, cosa che può spingerci a fidarci di lui. E se quello era comunque un bastardo che lavora per Brendan... un messaggio del genere può solo essere una minaccia ben vestita. In entrambi i casi... >>
<< ...in entrambi i casi la nostra vita sta per finire... >>, finì lei per il suo amico.
Si sedettero entrambi per terra, visto che le gambe avevano iniziato a sorreggere male il loro peso a causa dell'ansia. L'umano pensò alle parole di Mister X
- Ai tempi del vostro attacco al casinò di Ciclamipoli eravate solo dei ragazzi, ma quando i ragazzi crescono e diventano uomini il gioco cambia radicalmente, andando su tutto un altro livello -
Poi si girò verso la teca, focalizzando nella propria testa la foto di sua sorella.
<< la Zoey academy sta per finire in mano a dei corrotti burocrati di merda? >>, domandò al vento con un sospiro.
Evelyn gli accarezzò la fronte.
<< io... non lo sappiamo >>
Improvvisamente, un pensiero fortissimo risvegliò entrambi dal panico in cui stavano praticamente sguazzando. Si alzarono in piedi nello stesso istante, con una sincronia pari a due automi.
<< un momento... May, Gold e Ash! Loro erano nostri complici! Dobbiamo avvertirli >>, spiegò il Signor Haas a una Evelyn che sapeva inevitabilmente cosa stava per dire.
<< Gold e il ragazzo sono gli unici due che non si trovano nella regione, lontani dalla giurisdizione di Brendan. May però... è un'altra storia. Dobbiamo andare subito da lei >>, rispose l'altra annuendo.
<< esattamente. Abbiamo poco tempo per avvisarla, ma dobbiamo muoverci in fretta e- >>
Si ammutolirono entrambi in un istante, guardandosi attorno con aria molto confusa e spaventata.
<< cosa ne sarà di questa accademia? >>, di chiesero all'unisono.
Adam rifletté con lei, e i due arrivarono alla conclusione con l'ansia che gli stava praticamente mostrando il dito medio.
<< se restiamo qui moriamo e Brendan prende il possesso di questo posto dopo un periodo di chiusura e qualche scartoffia da compilare. Se andiamo via, l'accademia potrebbe chiudere per un bel po' oppure fare comunque la stessa fine, ma avremmo almeno una scarsa chance di sopravvivere, anche se non so se... >>, disse Evelyn.
L'amico la guardò annuendo lentamente.
<< Eve... ho bisogno che mandi a casa questi ragazzi mentre raduno le nostre cose >>
Lei si fermò un attimo e sospirò, consapevole che l'altro preside aveva ragione.
<< molti ragazzi sono orfani e la casa non ce l'hanno nemmeno >>
<< lo sappiamo, ma è meglio rimandarli laggiù che farli finire nella merda con noi. Questo con la speranza che sia solo temporaneo... >>
Alla fine, la gardevoir annuì di rimando.
<< va bene. Sì, dobbiamo farlo >>
<< fai il più in fretta possibile: dobbiamo chiudere la baracca e andare immediatamente da May. Andare da lei mentre te rimani qui a spiegare ai ragazzi che se ne devono tornare a casa è fuori discussione: io da sola non ti lascio >>
Entrambi si avviarono verso le loro destinazioni, consapevoli del fatto che, molto probabilmente, quello sarebbe stato l'ultimo giorno nel quale avrebbero percorso i corridoi dell'accademia.
"Forse moriremo, ma almeno non butteremo nel cesso ciò che abbiamo costruito in memoria di Zoey"
Entrambi avevano fatto quella sorta di pensiero semi-suicida per farsi coraggio, ma il tutto mirava ad alleviarli dal senso di paura che vibrava sotto la loro pelle come la pelle di un tamburo, in risonanza con la consapevolezza che, dal giorno dopo, sarebbero stati ricercati nell'intera regione, sia dalla polizia corrotta che dalla malavita. In ogni caso, la vita come la conoscevano stava per giungere al termine, e forse si sarebbe conclusa in un qualsiasi momento a causa dell'immane violenza che il campione della lega avrebbe proiettato sui loro corpi.
Continua...
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Pokémon - Noir
FanfictionSEQUEL DI MEMORIE DI NESSUNO. Sono passati undici anni dalla fondazione della Zoey Academy. I presidi Adam ed Evelyn, May e il resto del gruppo si sono lasciati alle spalle gli incredibili eventi legati al ritrovamento di Red da più di una decade. ...