Pokémon - Noir

Capitolo 2 - parte 4: Incertezza

<< Abc >> = Dialogo.

"Abc" = Pensiero.

* Abc * = Dialogo telepatico.

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Evelyn toccò la spalla al suo amico ed entrambi si alzarono dalla poltrona sulla quale si erano appoggiati.

Friedrich era di fronte a loro con la faccia paonazza per la rabbia, con May che se ne stava andando al piano di sopra asciugandosi gli occhi.

<< vado a mettermi dei vestiti addosso e prendo le mie cose >>, riuscì solo a pronunciare con la voce rotta.

"Mi sa che è stata una bella discussione di merda", pensò lo zoppo.

Il ranger lo spinse con violenza sulla poltrona, facendogli cadere il bastone e rischiando di farlo volare via perfino dallo schienale.

<< Brutto bastardo, sei statu tu, non è vero?! Tu e la tua amica avete messo May in questa situazione! >>

Adam digrignò i denti per il dolore visto che, durante la caduta, la gamba col tutore aveva battuto sul tavolo vicino al divano.

"Merda, che male!"

Evelyn si mise in mezzo tra i due.

<< Levati di mezzo, Evelyn >>, continuò Friedrich.

Il signor Haas provò a rialzarsi a fatica, cercando di riprendere il bastone da passeggio, ma quello prontamente spostò Evelyn come se fosse un ramoscello e colpì l'asta, facendolo atterrare di nuovo sul velluto verde.

<< Resta giù cazzo! Quella cazzata potrebbe costare la vita a May e adesso sono compromesso anch'io. Tutti lo siamo! Per fare cosa poi? Mantenere una promessa? Dammi una buona ragione per non farti a pezzi, figlio di puttana >>

Quelle ultime parole le disse a bassa voce, come se volesse scandirle a modo per far ricevere il suo messaggio molto chiaramente. Aveva il pugno sollevato, pronto a colpirlo malgrado ci fosse una gardevoir che avrebbe potuto bloccarlo immediatamente sul posto.

Adam alzò lentamente le mani, riprendendo fiato e limitandosi a restare seduto.

<< Se mi fai a pezzi adesso, le probabilità che io e la mia amica siamo in condizioni di aiutarla saranno ancora più basse. Friedrich, ascolta, lo so che sei incazzato come una bestia, ma credo che adesso sia il peggiore momento per massacrarci di botte, non trovi? Brendan non aspetterà che le acque tra noi si siano calmate: dobbiamo muoverci subito, o rischiamo di morire tutti insieme >>

Si rialzò per la terza e ultima volta, notando con sollievo che, almeno stavolta, Friedrich non lo aveva ribaltato di nuovo.

<< Ci serve il tuo aiuto, ora più che mai >>, continuò.

<< Il mio aiuto? >>

<< Sì, il tuo aiuto >>

<< E in cosa potrebbe mai consistere il mio aiuto in una situazione come questa? Io sono un ranger, non un poliziotto >>

Il signor Haas annuì.

<< Esatto, Friedrich: sei un ranger. Tu sei in contatto coi ranger della regione di Fiore, che è fuori dalla giurisdizione di Brendan. Lui non si aspetta che stiamo facendo dei preparativi ed è convinto di avere il via libera da domani. Non si aspetterebbe mai che i nostri parenti o altri ostaggi da prendere siano tutti nella regione di Fiore. È l'ultimo posto in cui andrebbe a controllare >>, spiegò con fermezza.

Friedrich annuì, capendo cosa volesse dire l'uomo che stava odiando con tutto sé stesso. Si passò una mano sul viso, asciugandosi il sudore dalla fronte praticamente fradicia.