25:Ombre tra le luci della città

31 10 0
                                    


OLIVIA

               
💗leggete lo spazio autrice ✍🏻

🏙️🏙️🏙️🏙️🏙️🏙️🏙️🏙️🏙️🏙️🏙️🏙️



Mi passo una mano tra i capelli, fissando il mio riflesso nello specchio. Le giornate a New York sono state un vortice di impegni e, contrariamente a quello che mi aspettavo, Nancy e io non abbiamo avuto molto tempo libero. Mi sento stanca, con le spalle pesanti, e il letto mi chiama a gran voce. Ma non è solo la stanchezza a frenarmi.

Nancy bussa alla porta della nostra camera, il suono leggero ma deciso, come un invito che non posso ignorare.Ancora non capisco perche bussa anche se la camera è anche sua ma lei si ostina a farlo.Quando apro, mi accoglie con il suo solito sorriso contagioso, quello che di solito riesce a sciogliere qualsiasi tensione. Ma oggi c'è qualcosa di diverso nei suoi occhi, un'ombra che raramente vedo in lei. Sono abituata a vederla radiosa, sempre piena di energia e vitalità, ma adesso sembra quasi che stia cercando di nascondere qualcosa, una preoccupazione che non vuole condividere.

"Olivia, che ne dici di uscire un po'?" mi chiede con un tono che cerca di sembrare leggero, ma avverto una sfumatura di frustrazione, un sottile nervosismo che mi mette in allerta. La sua proposta mi sorprende, soprattutto perché, nonostante tutte le cose incredibili che New York ha da offrire, negli ultimi giorni non abbiamo fatto molto per esplorare la città. Siamo state così impegnate a sistemarci, a fare i conti con la nostra nuova routine, che non abbiamo davvero avuto il tempo di godercela. E ora Nancy, che di solito è la prima a proporre qualcosa di nuovo, sembra quasi disperata nel voler uscire.

"Da quando siamo arrivate, non abbiamo passato molto tempo insieme," continua, e la sua voce si incrina leggermente, quasi impercettibilmente. "E non abbiamo ancora visitato tutto come si deve." È più di una semplice constatazione, è una richiesta, un desiderio di riavvicinarsi a me, di recuperare quel tempo che, per qualche ragione, ci è scivolato tra le dita.

Esito. Una parte di me vuole accettare subito, dirle di sì senza pensarci due volte. Ma un'altra parte, quella che si sente sfinita e appesantita da qualcosa di indefinito, mi dice di rimanere. C'è una strana tensione nell'aria, come se qualcosa di importante stesse per accadere, e la mia mente, stanca e confusa, non riesce a decifrare se questa uscita sia una buona idea. Forse è solo la stanchezza che mi fa titubare, o forse c'è dell'altro, qualcosa di più profondo che non riesco a spiegare.

Respiro a fondo, cercando di trovare una scusa che sembri convincente, qualcosa che possa giustificare il mio desiderio di restare. Mi appoggio al bordo della porta, evitando per un attimo il suo sguardo. Penso a tutte le cose che avrei potuto dire: sono troppo stanca, forse un'altra sera, oppure semplicemente rimanere in casa e guardare un film insieme. Ma quando sollevo lo sguardo, i suoi occhi incontrano i miei, grandi e sinceri, e sento una stretta al cuore. C'è qualcosa in quel suo sguardo che mi colpisce profondamente, un mix di speranza e di bisogno che mi disarma completamente. Sento il senso di colpa montare dentro di me, un peso che non posso ignorare.

Nancy non mi sta solo chiedendo di uscire, mi sta chiedendo di esserci per lei, di condividere qualcosa di speciale. In quel momento capisco che non posso deluderla, non dopo tutto quello che abbiamo passato insieme. Mi rendo conto che forse questa uscita non è solo una semplice passeggiata per la città, ma un'opportunità per ritrovare quella connessione che ultimamente sembra sfuggirci. E così, con un sorriso che cerco di rendere il più genuino possibile, mi lascio convincere.

"Okay, andiamo," rispondo alla fine, cercando di suonare più entusiasta di quanto mi senta davvero. Mi alzo e comincio a scegliere cosa indossare. Opto per qualcosa di semplice, niente di troppo appariscente. Non sono dell'umore per fare colpo, voglio solo rilassarmi.

 sotto il cielo di NYCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora