Capitolo 10

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VENERDI' 19 SETTEMBRE 2003

Hermione alzò lo sguardo per vedere Malfoy che si faceva strada attraverso il Paiolo fino al tavolo vicino al fondo dove si trovava il suo piccolo gruppo, i suoi capelli di platino erano un faro nel pub buio, e il più alto Nott era visibile dietro di lui. Godric, non sapeva proprio come presentarsi senza uno scagnozzo al seguito. Lo ricordava perennemente affiancato da Tiger e Goyle a scuola. Si era sempre chiesta come facesse a sopportarlo, a trascinarsi dietro quegli idioti che gli guardavano le spalle. (Ebbe un sussulto quando si rese conto che probabilmente avrebbe detto lo stesso di Harry e Ron.)

La testa di Malfoy si girò, il tatuaggio di Azkaban lampeggiò sul suo collo pallido, mentre qualcuno gli diceva qualcosa. Il suo labbro si arricciò e poi i denti si scoprirono. Improvvisamente il braccio di Nott lo circondò, mentre l'altro scattò per far indietreggiare il bevitore, con uno sguardo duro verso l'uomo mentre allontanava Malfoy con forza. La memoria di Hermione tornò indietro al braccio di Malfoy che la circondava fuori dalla Gringott, la sua mano che le stringeva la spalla, il suo corpo premuto contro di lei mentre la spostava tra la folla.

Poi Malfoy e Nott si avvicinarono—tutti vestiti di punto, con camice nere, pantaloni neri, scarpe a punta di pelle di drago e anelli con sigillo, vestiti in modo eccessivo anche con i loro abiti casual, il braccio di Nott sciolto sulla spalla di Malfoy, Malfoy che sorrideva.

"Buon Godric, ci siamo," gemette Harry accanto a lei, con la mascella che si fletteva. Malfoy era nel suo ufficio quando Harry era passato per organizzare un aperitivo dopo il lavoro per il suo compleanno. In qualche modo, era stato impossibile non invitarlo.

"Tesoro," disse Malfoy, che la fissava dall'altra parte del tavolo come se fossero soli, anche se Nott si era adagiato su di lui. Irradiava tensione, un'energia arrotolata nel suo corpo magro.

Harry e Ron si irritarono percettibilmente. Accanto a Nott e Malfoy, sembravano più rozzi—capelli spettinati, camicie stropicciate, i loro corpi più spessi con muscoli allenati da Auror—in un modo che Hermione trovava affettuosamente umano e familiare.

"Granger." Un sorriso deliziato e poi il lungo braccio di Nott si staccò da Malfoy mentre si voltava a salutare l'altra strega presente prima di rivolgersi agli uomini. Godric, queste maniere da Serpeverde all'antica.

"Ciao, Padma," fece le fusa lui, con lo sguardo intenso.

"Sono sposata adesso, Nott," disse Padma guardandolo irritata. "Lo sai."

"Io non sono sposato," disse allegramente, come se questo avesse importanza. Il suo sorriso si allargò quando lei sgranò gli occhi. Si voltò e guardò Harry dall'alto in basso. "Potter."

"Nott," disse Harry seccamente.

"Weasley," disse Nott, alzando il mento. "Saluta tuo fratello da parte mia."

"Quale," disse Ron, socchiudendo gli occhi.

"Quello che secondo te di recente mi ha tenuto la faccia contro un muro," disse Nott compiaciuto.

"Dannazione, Nott!" Ron fece uno scatto in avanti e Harry lo tirò indietro.

"Qual è il problema, Weasley?" scattò Malfoy. "Ti piacciono solo i ragazzi che non si sono ancora dichiarati?"

"E questo cosa dovrebbe signif—"

"Awww, vuoi prendere le mie difese, amore?" Nott inarcò la testa per guardare Malfoy con un sorriso malizioso.

"Nott, vai a prendere da bere," disse Malfoy in tono seccato.

"Si, tesoro." Strizzò l'occhio e se ne andò, con le mani in tasca, senza chiedere l'ordine di nessuno.

Bloody, Slutty, and Pathetic | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora