Capitolo 20

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SABATO 15 NOVEMBRE, 2003

Draco era così vanitoso che non passava molto tempo a guardarsi allo specchio. Aveva memorizzato il numero da prigioniero—non aveva bisogno di rivederlo. Lo vedeva in faccia a tutti coloro i cui occhi si soffermavano sul suo collo. Ora i suoi occhi si soffermarono sullo specchio a figura intera della camera da letto del castello e si chiese come mai non ci avesse pensato prima.

"Accidenti," disse lei distrattamente. Era in vestaglia e guardava nel cassetto della lingerie dell'armadio, con i capelli scompigliati intorno al viso.

"Cosa c'è, tesoro?"

"Mi sono appena resa conto che, con tutto quello che è successo, mi sono completamente dimenticata di comprare un regalo a Neville e Pansy."

"Tzz, ecco il nostro invito revocato."

"Non prendermi in giro—"

"Le regole del galateo ci danno un anno, cara—" Quel suo sguardo esasperato. "Ma vedo che questo non soddisfa il tuo standard personale! Lascia fare a me, amore."

"Draco—"

Si stava avvicinando. "Sono noto per il mio gusto nel fare regali all'ultimo minuto—"

"Draco—"

"Qualcosa di semplice, sobrio" L'aveva bloccata contro l'armadio. Odorava di inchiostro, di shampoo, di crema per la pelle e di lei.

"Malfoy." Le labbra di lei erano serrate.

"Solo un gesto" La mano di lui si era infilata nella vestaglia di lei, lungo il ventre.

"Non ci si può fidare di te"

Le sue dita avevano raggiunto il clitoride. "Manderò Nott ai negozi"

"È meglio che Nott non compri un negozio—"

"Certo che no." Lui strofinava piccoli cerchi. Lei si spostò per lasciarlo fare. "Non essere ridicola"

"Stai già ospitando tutti in questa ostentata"

"Questo vecchio ammasso?"

"Non c'è bisogno di mostrare"

Le sue dita scivolarono—lei era gloriosamente bagnata.

"Superando tutti"

Lei si spostò e le dita di lui erano... lì, a spingere dentro di lei. Lui sollevò le sopracciglia, annuendo come se stesse ascoltando.

Le si mozzò il fiato. Lei continuò. "Con un'arma inappropriatamente costosa"

"Capito, amore. Incarterò qualche cazzata"

"Sei terribile"

"Il peggiore, amore." Si morse il labbro, il viso vicino al suo mentre iniziava a sditalinarla con intenzione.

"È per questo che non piaci a nessuno"

"Nessuno?" Lui sorrideva distrattamente mentre la guardava. Lei si contorceva sulla sua mano, cercando di fargli toccare il clitoride.

"Io, per esempio, ti odio"

Le toccò il clitoride e lei si accasciò contro l'armadio, spostando i fianchi in avanti. "Odio doverti fare questo," disse lui facendo le fusa. "Ascolta, amore"

"E adesso che c'è?" Sospirò lei, spingendosi verso di lui.

"E se tu, come piccolo esperimento, ti mettessi su mani e ginocchia per mesul letto, tesoro! Niente di sconvenientee io provassi a scoparti fino allo sfinimento da dietro mentre ti fisso nello specchio?"

Bloody, Slutty, and Pathetic | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora