Capitolo 16

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NOTE: Ciao! Purtroppo per il prossimo capitolo ci sarà un po' di attesa, dal 9 al 15 settembre sarò in vacanza e non credo di riuscire a tradurre nulla! Ma dal 16 sarò di nuovo a casa e pronta ad aggiornare tutte le storie :)

Grazie sempre per seguirmi e per le stelline e i commenti, vi vi bì :)

***

GIOVEDI' 30 OTTOBRE, 2003

Draco si aggirava per Avery Manor, in cerca di un litigio.

Man mano che si avvicinava alla sala da ballo, poteva sentire gli incantesimi dei ragazzi che duellavano e gli scherni e le chiamate di incoraggiamento degli spettatori. Si spogliò del mantello e lo gettò in un angolo mentre varcava la porta, evocando serpenti che lanciò senza preavviso contro il duo al centro dello spazio per le prove. I due si divincolarono, girandosi in rapida successione per lanciare le maledizioni pungenti che lui deviò, mentre i ragazzi lungo il muro lo incitavano ad affrontare i due duellanti.

Lanciò una serie di incantesimi pungenti veloci, respingendoli aggressivamente. Uno dei ragazzi gli colpì la spalla e lui se lo scrollò di dosso, sorridendo—era una bella sensazione, il dolore. Non era niente di paragonabile al dolore di lei che lo colpiva in faccia con quella maledizione al ballo del Ministero, niente di paragonabile al dolore di lei che gridava Non posso difenderti e lui sapeva che aveva ragione. Solo una puntura squisitamente acuta che gli faceva capire che era ancora nel suo corpo, ancora nel mondo.

Inondò i ragazzi di acqua gelida e uno di loro lasciò cadere la bacchetta, ma l'altro avanzò con il fuoco. Draco sbuffò e lo inzuppò di nuovo. Poi gli diede un rapido incantesimo pungente in faccia mentre lui sbatteva via l'acqua dagli occhi.

"Maledetto coglione!" Gridò il ragazzo dopo l'urlo iniziale e Draco rise.

Lo punse di nuovo, roteando la bacchetta, e il ragazzo strillò e cedette.

Draco sperava che questo non sarebbe stato ucciso quando li avrebbe venduti tutti a Paciock. Poteva dire a questi ragazzi che la loro causa era marcia, ma non gli avrebbero mai creduto, no? Avrebbero dovuto scoprirlo da soli.

I rivali del ragazzo lo prendevano in giro, mentre un amico si faceva avanti per lanciare un incantesimo di asciugatura. Draco scagliò alcuni serpenti contro i rivali per vederli saltare indietro, poi si voltò verso il trambusto alla porta opposta—Avery e Burke con entrambi i Montague, Bole, una manciata di altri, che si muovevano nella sala da ballo in un cuneo denso e scuro. Flint si teneva a distanza, con le dita ricresciute ancora rosse e crude.

Draco ricordava di essere stato a Malfoy Manor e di aver visto Rodolphus, Rabastan, i Carrow e i loro scagnozzi entrare in stanze come questa. Stanze che erano state la sua casa e poi non lo erano state più.

"Eccolo qui!" Chiamò Burke.

"Eccomi qui," disse Draco acidamente, considerando altri serpenti. Merlino, avrebbe potuto essere Graham Montague, che si trascinava dietro questo sciocco.

"Bole, qui, è stato proprio stasera al Paiolo Magico—"

"Il maledetto cazzo del dolce Salazar," mormorò Draco.

"Dove, a quanto pare, ti sei scagliato su Harry Potter—"

"Merlino, gli hai lanciato un Avada?" Esclamò uno dei ragazzi tutto eccitato. Gli altri si spintonavano l'un l'altro, gridando, "Avresti dovuto!" e "Dicci che l'hai fatto!"

"Si, bambini," disse Draco, rivolgendo al colpevole originale uno sguardo di assoluto disprezzo. "Un normale giovedì sera per me, assassinare il salvatore del mondo dei maghi, nel pub più economico e più trafficato di quel mondo, davanti alla stampa, al pubblico e, evidentemente, ai più grandi pettegoli del movimento per la purezza." Trasferì il suo disprezzo a Bole. "In realtà stavo puntando a Weasley."

Bloody, Slutty, and Pathetic | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora