9: Sole's pov

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Un mese e mezzo dopo

La scuola comincia fra due settimane. Ho molta ansia per questo.

Qui a Londra conosco solo Brian, che, per fortuna, frequenta la stessa essa scuola dove andrò io. Lui non mi ha presentato nessuno dei suoi amici, ma mi ha mostrato molti posti di Londra dove i ragazzi della nostra età si incontrano.

Oggi il maneggio è chiuso per ferie.
Mia sorella e mia madre hanno deciso di andare a fare shopping. Io però non sono andata. Non amo fare shopping. In Italia le poche volte che andavo volentieri era solo quando mi permettevano di passare dalla libreria oppure da qualche negozio dove vendono cose per l'equitazione.
Mio padre è a lavoro. Oggi aveva la prima riunione d'ufficio.
In poche parole, sarò sola a casa per tutto il giorno.

Sento il telefoni squillare e mi fiondo a rispondere. È Liam che chiama.
<Ehi, Liam! Come va? Come stai? Come stanno gli altri? E come sta Milly?> Lo tempesto di domande appena rispondo. Milly è la sua cagnolina. Ha tre anni ed è un Cocker. Il suo pelo è di colore bianco con chiazze color caffè. Amo con tutta me stessa quella cagnolina. Io e Liam dicevamo sempre che era la gemella della mia cagnolina. Si chiama Stella, ma purtroppo non avevamo mai tempo di darle le attenzioni che merita e quindi abbiamo cercato, insieme alla veterinaria, una famiglia con altri cani in casa che la potesse trattare come merita un cane dolce come lei. Ora è felice in una famiglia con altri tre cani. Mi manca molto, ma mi consolo pensando al fatto che è molto felice lì.
<Ehi Sole! Manchi moltissimo a tutti, anche a Milly. Ieri l'ho portata a fare una passeggiata e si è avvicinata al muretto dove ci sedevamo sempre e si è seduta lì, non voleva andarsene. Quando ha capito che non saresti arrivata ha cominciato a piangere e dopo un po' anche io...> dice Liam.
<Mi dispiace... Mi mancate troppo. Londra è stupenda, ma qua non ho voi...> dico.
All'improvviso sento gli occhi bruciare e le lacrime che cercando di uscire. Cerco di trattenerle ma, appena sento Liam comincia a piangere, non riesco più e lascio che mi righino il viso. Liam passa dalla chiamata normale alla videochiamata. Io ovviamente accetto e dopo un po' vedo da dietro Liam che saltano fuori tutti i miei amici urlando <SORPRESA!>.
Piango ancora di più e li ringrazio per la sorpresa. Mi mancano tutti da morire. Mentre parlo con loro di come va qui a Londra, riconosco la voce di una mia amica del maneggio che loro non conoscono. Poi guardo bene dove si trovano e riconosco il muro del box di Jerry. Ho un sacco di foto lì, anche appese alla camera. La conferma me la danno le lettere scritte con il pennarello indelebile nero: S+J
Domando subito dove si trovassero.
<Liam? Ragazzi? Dove vi trovate? Per caso siete al maneggio? Quello non è per caso il box di Jerry?>. Domando. Vedo le loro facce stupite per il fatto che li avessi sgamati, come se ci volesse un genio...
<Allora?>. Insisto io, non ottenendo nessuna risposta.
<Doveva essere una sorpresa, ma si sa, con te, Sole, le sorprese non reggono mai a lungo...>. Si lamenta Max.
<Dai raga, a questo punto non perdiamo altro tempo e mettiamo in atto il resto della sorpresa.>. Dice Chanel.
<Si, infatti>. Dice Nicoletta.
<SORPRESA!>. Urlano Sarah e alcune mie amiche del maneggio. Dietro di loro vedo che ci sono Jerry e Nerinas.
<Dai raga... avevo appena smesso di piangere...>. Mi lamento cercando di trattenere le lacrime. Ovviamente tentativo inutile...
Faccio uno screen dopo che tutti si sono messi in posa e invio la foto a mia madre chiedendole di passare a farmela stampare, in modo che possa metterla qui nella mia stanza insieme alle altre foto ricordo sulla parete di lato al letto.

Saluto tutti e stacchiamo la chiamata. Apro Snapchat, app usata qui per mandarsi messaggi, e vedo che ho alcuni messaggi da Brian.

Ehi Sole, che fai? Ti andrebbe di fare un giro in bici al parco? Poi possiamo anche fermarci a prendere un gelato. Ti va?

Mi fa sempre piacere uscire con lui, ma sta volta no. Non so andare in bici. So che è stano per una ragazza di sedici anni, ma da piccola non avevo amici con chi uscire in bici e quindi non ho mai voluto imparare...

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