Nella grande e luminosa camera da letto di Charles, si sente il lieve suono acuto della sveglia.
Gemendo infastidito, allunga il braccio e ferma il rumore fastidioso.
Si stropiccia gli occhi, si mette seduto e si guarda attorno.
Un po' di luce riesce ad infiltrarsi attraverso le tende e rende visibile i contorni dei mobili.
Dopo essersi stiracchiato, Charles nota una piccola palla pelosa raggomitolata tra le sue gambe, sopra le lenzuola.
Sorride tra sé e sé, notando il cucciolo ancora dormiente.
Cercando di non svegliarlo, si dimena silenziosamente e riesce a liberarsi. Dopodiché, va in bagno.
Lavatosi il viso e utilizzato il wc, si dirige in cucina.
Come ogni mattina, si prepara il suo amato caffè latte e afferra un piccolo croissant.
Mentre mangia, sente qualcosa strusciarsi contro la sua gamba. Abbassando lo sguardo, si accorge che è solo Leo.
-Buongiorno, dormiglione- commenta Charles ridacchiando.
Si alza e prende una coppetta di metallo blu acceso, per poi riempirla con qualche croccantino e darla a Leo, che sembra apprezzare.
Dopo aver finito la colazione, ripone la tazza e il piatto e apre la portafinestra del soggiorno che dà sul terrazzo. Esce un momento, per ammirare la sua città al mattino. Non c'è nessuno per strada, nessuno che parla, nessuno che corre, nessuno che guida. Tira un sospiro e si lascia scompigliare i capelli da un lieve e piacevole venticello.
Ogni volta che si sveglia lì, a casa sua, si sente davvero in pace. Certo, ci sono anche molti altri momenti nei quali si diverte ed è felice, ma niente può essere comparato a questo. Niente può essere comparato a Monte Carlo alle otto di mattina, mentre un sole già sgargiante si libra nel cielo.
E soprattutto mentre un piccolo dachshund gli mordicchia la gamba.
-Leo- lo rimprovera il padrone.
Al cagnolino, però, non sembra importare quel che gli viene detto e continua.
Charles sospira e lo prende in braccio.
Gli sorride.
-Mhm... sei proprio un combina guai, eh?-
In risposta, il cucciolo cerca di mordergli il naso.
Sorride e lo rimette a terra.
Charles dà un'ultima occhiata alla sua città, prima di tornare dentro.
Subito, si veste e messaggia Andrea, per il suo allenamento mattutino.
Lo aspetta una decina di minuti, prima di sentire bussare alla sua porta.
Si muove per andare ad aprire, dovendo stare attento a non pestare Leo, che a quanto pare si è svegliato pieno di energie.
Spalanca la porta e sorride apertamente vedendo il suo amico.
-'Giorno- lo saluta l'amico italiano.
-Ciao, Andrea. Vieni, entra pure. Devo solo finire due cose.-
Charles si sposta, lasciandolo entrare, per poi chiudere la porta dietro di lui.
Dopodiché si infila le scarpe e prende il suo borsone.
Poco prima di uscire di casa, afferra anche le chiavi di casa e della macchina, il telefono e il portafoglio. Si mette tutto nelle tasche.
Poi dà una veloce carezza a Leo e segue Andrea fuori l'appartamento.
Mentre si incamminano verso la sua auto, cominciano a parlare del più e del meno.
-Oh, dovrebbe esserci anche Pierre- dice d'un tratto Andrea.
Charles si sorprende un momento, non essendone a conoscenza, ma annuisce.
-Certo, sì. Va benissimo.-
Raggiunta la Ferrari nera, vi entrano, per poi partire verso la palestra.-------
So che non è molto lungo, scusate <3
Questa la possiamo definire una "presentazione", anche se conosciamo tutti Charles.
Beh, spero sia piaciuto, fatemi sapere.