Sperava davvero potesse essere una serata piena di divertimento e risate, ma non si è rivelata tale.
Dover guardare tutto il tempo Max e Marika che scherzano e ballano insieme non è ciò che Charles definisce divertente.
Dopo una buona quarantina di minuti, il monegasco si scoccia e decide di andare a prendere qualcosa da bere. Possibilmente, qualcosa di forte.
Ringraziando il barista che gli porge il cocktail richiesto, Charles si volta per guardarsi attorno.
È davvero stracolmo di gente.
-Charles?-
Il pilota si gira da ogni lato, cercando di capire da dove provenga la voce.
Poi, nota un ragazzo avvicinarsi a lui.
-Oh, Jayden- risponde sorridendo.
-Ciao. Che ci fai qui?-
-Max mi ha invitato. Tu, invece?-
-Sono un amico di Klaus.-
-Non sapevo vivessi qui a Monaco.-
Jayden scuote la testa.
-Infatti non vivo qui. Vivo in Austria. Ma sono passato proprio per salutare Klaus. Ho scoperto poi che aveva intenzione di fare una festa- spiega.
L'altro annuisce.
-Allora, come va?-
-Tutto bene, grazie. Ma non sono molto il tipo da party e posti pieni di persone.-
-Lo vedo- ridacchia Charles, -sembra che tu voglia scappare da un momento all'altro.-
-Si nota così tanto?- ricambia la risata.
Così, i due intraprendono una conversazione tranquilla e amichevole.
Seppur non lo conosca molto bene, Charles si trova a suo agio con l'austriaco.
Infatti, finisce per ubriacarsi e a parlare e ridere di cose a caso come un pazzo.
-Mh, un altro!- esclama, avvicinandosi al barman.
Jayden ridacchia e lo osserva dirigersi al bancone.
-Direi che non è una buona idea. Sembra che tu abbia già bevuto abbastanza- lo blocca Max.
Il castano lo ignora e continua a camminare verso gli alcolici, ma l'olandese gli afferra il braccio.
-Lasciami!- esclama sbuffando.
Max sospira.
-Charles, sei già molto ubriaco.-
-E quindi? Ho ancora sete.-
-Se hai sete puoi bere acqua.-
-Cosa? Non ho dieci anni.-
-Sì, beh, non ti fa bene continuare ad ingerire alcol.-
Il monegasco alza le spalle.
Max lo scruta e poi scuote la testa.
-Andiamo, ti riaccompagno a casa.-
-Mh? No! Mi sto divertendo, io!-
-Non mi interessa.-
Charles gli lancia un'occhiataccia e si libera dalla sua presa.
Poi, fa il broncio.
Il pilota Redbull fa una smorfia divertita.
-Sì, sì, fai il broncio. Tanto io non cambio idea.-
-Per favore, solo un altro po'.-
-Charles.-
-Ti prego.-
-Nah ah. Ho detto di no. Ora, vedi di controllare di avere tutto che partiamo.-
Con un grugnito frustrato, Charles saluta l'ingegnere della squadra austriaca e segue Max.
Quest'ultimo, lo porta alla propria macchina.
-Sicuro che hai tutto? Telefono, chiavi, portafoglio?- chiede.
-Penso di sì.-
-Pensi?- alza un sopracciglio.
-Mhm.-
-Controlla, per l'amor di Dio.-
Seppur Max insista, Charles non muove un muscolo.
Così, costretto, il biondo si avvicina.
-D'accordo, controllo io.-
Allunga le braccia verso l'altro, tastando nelle sua tasche.
Inserisce la mano in quelle anteriori e trova solo il telefono e il portafoglio. Perciò, la infila in quelle posteriori.
Per farlo, deve di conseguenza palpare il sedere di Charles, anche se l'olandese non sembra sconvolgersi.
Il ferrarista, invece, rabbrividisce, ma aggrappandosi a quell'ultimo briciolo di sobrietà rimasta, riesce a non fare o dire niente di stupido.
Dopo essersi preso la briga di aver controllato al posto di quell'altro, Max lo fa entrare in macchina, per poi fare la stessa cosa e mettere in moto.
Riaccompagnato a casa il mezzo zombie ubriaco, Max fa per ripartire.
-Mhm... fammi compagnia- borbotta Charles.
L'olandese vorrebbe dire di no, dire che deve andare, dire che ha cose migliori e più importanti di cui preoccuparsi, ma non riesce e cede, accettando.
Aiuta Charles a salire le scale e apre la porta dell'appartamento.
Il ragazzo ubriaco si fionda subito verso la propria camera da letto e si lascia cadere a peso morto sul materasso.
Max, invece, viene rapito dall'arredamento della casa.
Non è mai stato lì, ma deve ammettere che non è male.
Certo, casa sua è quasi il doppio, ma qui è molto accogliente e carino.
In tutti i posti in cui ha abitato, Max non ha mai trovato un ambiente davvero amorevole e familiare, quindi è quasi strana l'atmosfera di casa Leclerc.
Viene tirato fuori dai propri pensieri solo quando Leo gli abbaia contro.
L'olandese lo scruta dall'alto.
Dopotutto, lui è abituato a gatti, non a cani.
Dopo esser riuscito a convincere il cucciolo di non avere cattive intenzioni, può finalmente attraversare le stanze in tranquillità, fino a trovare l'amico.
Lo osserva un attimo.
Probabilmente si è già addormentato per quanto ha bevuto.
Chissà perché ha bevuto così tanto... solitamente non è un grande bevitore. Sì, a fine serata è sempre abbastanza brillo, ma non così tanto da fiondarsi sul letto in meno di un secondo.
E poi, perché Charles si era allontanato da lui? Per andare da Jayden?
Cos'è, sono amici adesso? Pft, cosa ci trova nell'austriaco? È solo un ingegnere, e non è nemmeno così simpatico.
Avvicinandosi al corpo sdraiato del monegasco, Max cerca di sistemarlo meglio sul letto.
Appoggia le mani sui suoi fianchi, ma Charles sussulta e mormora qualcosa di incomprensibile.
-Sto solo cercando di aiutarti.-
-Mhm...-
-Charles, devi collaborare. Non riesco a fare tutto io. Non sei un elefante, ma non sei neanche una piuma...-
Max non riesce neanche a concludere la frase, poiché mentre prova a muovere il ferrarista gli scivola addosso.
-Ahia...- borbotta Charles.
-Ti avevo detto di aiutarmi per un motivo.-
Ricomponendosi, Max osserva il ragazzo sotto di sé.
Così, con i capelli castani scompigliati, gli occhi verdognoli chiusi, le labbra leggermente aperte, l'adorabile piccolo naso e il respiro lievemente mozzato, sembra diverso.
La mano del biondo si sposta istintivamente verso le ciocche marroni sparpagliate per sistemarle.
Poi, rendendosi conto della surreale situazione, si rialza.
Charles riapre le iridi e gli dà un'occhiata.
Max si schiarisce la gola.
-Allora... direi che sei a posto. Io vado, okay?-
L'altro fa un piccolo cenno col capo e torna a rilassarsi, sdraiandosi sulla pancia e premendo il viso contro i cuscini.
Facendo per uscire, il biondo controlla un'ultima volta il ferrarista e non può fare a meno di far scorrere il proprio sguardo su e giù lungo il suo corpo.
Charles ha davvero un bel fisico.
Ha dei bei muscoli, non esagerati, che risaltano grazie alla camicia nera che indossa. Il busto è magro e la vita è stretta.
Scuotendo la testa, Max abbassa velocemente la maniglia della porta ed esce dall'appartamento.
Fa un sospiro quando sente l'aria fresca pizzicargli il volto e decide di andare al molo per un po' prima di tornare alla macchina e avviarsi a casa.-------
Ciao a tutti!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e niente, buona lettura per questa e le prossime parti <3 <3