Dopo qualche giorno passato in completo relax, finalmente Charles fa qualcosa.
Non che sia una sua proposta, ma è contento di tornare alla vita e smettere di essere un orso in letargo. La Puma gli ha chiesto di poter fare una pubblicità con lui e, avendo subito accettato, ora si trova nel centro di Montecarlo.
-Allora, pensavamo ad una cosa semplice, in verità- gli spiega un ragazzo, -indossi questa giacca nuova e poi... beh, in realtà, puoi improvvisare. Parla della Puma, degli altri atleti che ne hanno indossato degli indumenti, dello sponsor per la Ferrari.-
Charles fa un lieve cenno del capo e aspetta che gli diano il via per poter incominciare.
Dopodiché, sorride alla telecamera.
-Ciao a tutti. Siete qui con Charles Leclerc, pilota di Formula Uno della Ferrari.-
E così inizia una "chiacchierata" tra lui e la camera.
Si mette a parlare di come è molto contento di avere la possibilità di inaugurare un nuovo merch; che gli è sempre sembrata una grande azienda e impresa, visti tutti gli altri sportivi che ne hanno fatto parte; che è anche davvero fiero di poter dire che la Puma è uno sponsor della Ferrari.
-Com'era?- chiede alla fine.
-Ottimo, direi- gli rispondono.
-D'accordo. E adesso?-
-Mh, pensavamo ad aggiungere qualche clip dove corri, chiaramente vestito in un altro modo. Che ne dici?-
-Sì, certo. Credo sia una buona idea.-
-Perfetto. Ti procuriamo i vestiti e torniamo subito.-
Il monegasco annuisce e aspetta.
Nel mentre, si volta.
Alle sue spalle c'è il mare che splende sotto il sole.
È davvero una bella giornata.
Qualche secondo dopo, gli vengono porsi dei vestiti ginnici, che indossa. Poi, lui e la troup della Puma si spostano qua e là per la città, registrando lui che corre.
L'ultima parte si tratta di lui che arriva in cima al piccolo monte "Tête de Chien".
Seppur non sembri, Charles si trova sempre molto a suo agio in montagna. Gli piace stare nel verde, nell'aria fresca, nell'altitudine della montagna e guardare tutto da lassù. Il resto sembra così piccolo da lì.
Dopo aver finito di registrare, i vari cameramen e gli altri cominciano a scendere per tornare giù.
Lui, invece, rimane là qualche secondo in più.
Osserva l'orizzonte e le nuvole che sembrano accarezzare l'acqua luccicante.
Sospira, poi il suo telefono suona.
Lo tira fuori dalla tasca dei pantaloni e lo accende.
Guardando tra le notifiche, trova un messaggio da parte di Max.
Max? Per quale motivo Max dovrebbe contattarlo senza motivo?
Charles corruga le sopracciglia ed entra nella loro chat.
-Ehy.-
-Ehy, Max. Che succede?-
Aspetta qualche secondo per ricevere una risposta.
-Siccome non ci sei potuto essere domenica a quel party, pensavo ti sarebbe piaciuto venire a quello di stasera.-
-C'è una festa stasera?- scrive il ferrarista confuso.
-Sì, l'ha organizzata un mio amico.-
Ecco perché non ne sapeva niente.
Ma... da quando lui e l'olandese sono così vicini che uno invita l'altro per una festa dove non ci sono altri piloti?
-Oh, okay.-
-Non suona molto convinto quel "oh, okay". Se non vuoi venire, non c'è nessun problema, tranquillo.-
Charles sbarra gli occhi e si mette a scrivere velocemente una risposta.
-No, no, no. Certo che voglio venire. Ero solo sorpreso, tutto qua.-
-D'accordo. Allora ci vediamo alle 21. Ti vengo a prendere io.-
-Va bene. A dopo, allora.-
Così, la conversazione si chiude.
Rimettendosi il cellulare in tasca, il monegasco torna dai membri della Puma, ancora un po' scombussolato dall'aver accettato l'invito.
-Bel lavoro, Charles, comunque.-
-Grazie, ragazzi.-
-Beh, allora noi andiamo. Ti manderemo il risultato finale appena finiremo di montarlo.-
-Va benissimo.-
E così, tutti la piccola troupe si disperde, mentre l'altro torna a casa propria.
Aprendo la porta d'ingresso, si aspetta già che Leo sia lì ad accoglierlo, ma quando entra non arriva nessuno.
Dà un'occhiata in giro per l'appartamento e trova la piccola palla di pelo accasciata sul letto che russa.
Ridacchia e gli bacia la piccola testina, cercando di non disturbarlo.
Poi torna in cucina e prende un bicchiere d'acqua fresco, uscendo sul terrazzo.
Guarda le strade sottostanti.
Ci sono genitori con i propri bimbi che camminano, ci sono coppie mano nella mano, c'è un ragazzo giovane con un mazzo di rose in mano, ci sono varie donne con borse di marca colme di vestiti costosi.
Spostando lo sguardo un po' più in alto, scruta il cielo.
Splendido, semplicemente splendido.
La leggera sfumatura color arancio che si intreccia con il solito celeste crea una stupenda atmosfera romantica e tranquilla.
Sbattendo un paio di volte gli occhi, torna alla realtà.
Quel tramonto gli fa venire in mente che deve prepararsi.
Finito di bere, mette via l'oggetto di vetro e va a farsi una doccia. Poi si asciuga e si comincia a vestire.
Dopo essersi preparato, con indosso una camicia nera e dei semplici pantaloni del medesimo colore, si ferma di fronte allo specchio.
Rovista tra i suoi profumi.
Ne trova uno che non mette da molto, ma che gli è sempre piaciuto. Non sa bene per quale motivo, ma quella fragranza gli ricorda qualcosa di cui, in realtà, non riesce a proiettarsi un'immagine.
Sa solo che è come casa.
È un mix tra lui che festeggia il natale con tutta la sua famiglia da piccolo, lui che firma il contratto con la Ferrari, la sua prima vittoria, il primo autografo richiesto, i suoi fratelli che scherzano e ridono con lui, il suo cucciolo e Max.
Max?!
Max?
Max...?
Max...
Max.
Scuotendo la testa, si spruzza un po' di profumo ed esce di casa.
Proprio in quel momento, gli arriva un messaggio dove l'olandese lo avvisa che sta arrivando.
Infatti, dopo qualche secondo, egli arriva.
Aprendo la portiera del passeggero, Charles si infila dentro.
-Ehy, amico.-
-Ehy. Come stai?-
-Bene, grazie. Tu?-
Il biondo annuisce.
-Tutto okay. È bello riposarsi ogni tanto e non pensare alle gare.-
Charles sorride.
Dopodiché, Max preme il piede sull'acceleratore e partono.
In poco tempo, i due giungono a destinazione.
Il monegasco guarda la casa che si ritrova davanti e deve ammettere che non se la aspettava così grande.
-Charles? Vieni?- lo richiama Max.
Il ferrarista annuisce velocemente e lo segue.
All'interno del vasto edificio, ci sono subito molte persone.
Cercando di non perdersi, Charles sta più vicino possibile all'altro, che smette di camminare appena raggiungono una saletta.
Lì, quest'ultimo saluta un ragazzo.
-Charles, questo è Klaus. Klaus, questo è Charles.-
Il pilota sorride educatamente e porge la mano, che quello non tarda a stringere.
-È un piacere. Sei il pilota della Ferrari, giusti?-
-Sì, esatto.-
-Contento di averti qui. Fai come se fossi a casa tua, non preoccuparti.-
-Grazie mille.-
-Oh, eccola- aggiunge poi il cosiddetto Klaus, -ti presento una mia amica.-
Una ragazza giovane si affretta ad avvicinarsi e sorride timidamente.
Appena la vede, il monegasco quasi soffoca con la sua stessa saliva.
-Io sono Marika, piacere.-
-Uhm... ciao. Sono Charles.-
Tra tutte le cose che potevano accadere, il numero 16 non si aspettava certo di incontrare la ragazza del video che ballava con Max.-------
Ecco a voi; spero sia di vostro gradimento.
Inoltre, volevo dire che probabilmente pubblicherò il prossimo capitolo al più presto, siccome mi sono liberata di qualche verifica in questi giorni.
Quindi a tra poco, raga <3 <3