ragazze e ragazzi belli so che ho detto che avrei publicato Giovedì ma sono stata tutto il giorno fuori e sono rientrata ieri sera tardi quindi ho deciso di publicare oggi. bacio pupe e buona lettura (non odiatemi per questo e per il capitolo, ah e vi volevo dire che il capitolo quattordici uscirà presto poi vi dirò l'ora e il giorno in questi giorni) ciaoooo💕Derek~
Il tragitto per arrivare a casa è stato silenzioso, sono ancora furioso, vorrei spaccare tutto e me ne frego che al piano superiore c'è mia figlia che dorme, odio quando si tocca ciò che è mio.
Chiara non ha detto più nulla forse si è resa conto che era meglio non rivolgermi la parola in quel momento, vorrei avere ancora quel l'uomo sotto di me per poterlo picchiare ancora e ancora fino a farlo morire per i miei pugni che per mano della mia pistola.
Chiara non appena entra dentro in casa si precipita immediatamente in camera sua, ma io sono troppo nervoso per andarmi a coricare, ho bisogno di svuotarmi le palle da qualche parte.vado nella sua stanza che non è troppo lontana dalla mia e la spalanco senza nemmeno bussare, la trovo in intimo, mi incanto a fissarla e lei se ne accorge e in fatti cerca di coprirsi come meglio può ma non ci riesce. mi avvicino a grandi falcate a lei e lei istintivamente indietreggia fino a toccare il muro, le poggiò una mano sopra il fianco e glielo stringo un po' troppo forte in fatti si lamenta per il dolore e si piega di lato, carica di togliermi ma io le poggio una mano nel collo e la spingo di lato fino a farla cadere sopra il letto. indietreggia spaventata ma io le apro le gambe con rabbia e li ci infilo dentro, ha uno sguardo spaventato e mi prega di non farlo ma ora sono incazzato probabilmente il mio di sguardo in questo momento è perso.
piange fino a farsi mancare l'aria ma io non faccio nulla mi tolgo i pantaloni e le strappo via le mutandine in pizzo rosa, cerca di spostarmi di togliermi i da lei, mi prega ma niente da fare sono troppo incazzato per sentita , la sua voce mi arriva ovatta sento solo la marea di pensieri che non mi fanno ragionare lucidamente. le blocco i polsi sopra la testa e con un colpo secco entro dentro di lei, mi sento bene ma mi sento anche perso distaccato, godo ma la mia testa non c'è.
lei non mi guarda piange mentre fissa la luna e le stelle della grande finestra che sta alla nostra sinistra, mi dà fastidio dio che non mi consideri, sento la rabbia più forte, spingo più forte la sento piangere più forte.esco da dentro di lei e mi do una sistemata, lei non si muove rimane nella stessa posizione di prima non fiata, non dice nulla.....una statua.
si alza in piedi ma cade a terra su un fianco, non la aiuto sto fermo mi sento come se stessi per scoppiare, le mie emozioni tutto di me sta per straripare come un fiume. la guardo mentre va via, non la fermo, sto lì fermo immobile.non volevo fargli del male lo giuro ero troppo incazzato, riuscivo a sentirti. mi spiace perdonami.
mi stendo sopra il letto e i lascio andare, con la testa piena di pensieri e emozioni che non voglio fare uscire, non posso, non voglio.
Chiara~
mi sento in gabbia, mi ha stuprata. pareva senza emozioni le sue mosse erano meccaniche quasi, mi si spezza un'altra volta il fiato, mentre a era dentro di me piangevo lo pregavo quasi a farmi mancare l'aria e non riuscire più a respirare, volevo che uscisse che mi lasciasse in pace; ma non la fatto, mi ha uccisa.
sono in bagno sotto la doccia prego, piango che mi lasci andare, non voglio essere un'altro dei suoi giochini da timore e poi buttare via.
mi sento stordita quasi come se fossi ubriaca o sotto qualche droga, i miei sensi sono amplificati, sento l'acqua scorrermi a dosso ma non sento il rumore. sono paralizzata, ferma in mobile troppo dolorante anche solo per potermi alzare.<Aiuto> lo sussurro non riesco a gridare, la mia gola è secca come il deserto, vorrei poter gradare ma la voce non mi esce. sapete quando state sognando e succede qualcosa di spaventoso e voi urlate ma la voce non vi esce, ecco qui io sono l'esempio che succede anche nella realtà e non solo nei sogni, urlo ma la voce non esce.
mi sento annegare e paure sono in una doccia, il panico si fa spazio su di me mangiandomi viva, vorrei urlare ma non ci riesco, non esce nulla. cerco di alzarmi ma non ci riesco il dolore è troppo forte anche solo per alzare una gamba.
STAI LEGGENDO
Proprietà del capo.
ChickLitNiente è come sembra. E se invece di essere i protagonisti fossimo solo comparse, quelle figure sullo sfondo dei film che nessuno nota? Forse il destino ci ha fatto incontrare per un attimo, solo per vederci passare, perché in realtà non siamo desti...