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Pov's Kenan

Non mi aspettavo di certo la sua reazione so che che lei mi aveva detto di smetterla e so che dovevo stare fermo con le mani ma era più forte di me, era una bella ragazza non so cosa mia era preso e mi sono sentito subito in colpa. "Cosa le è preso, è da un po' di anni che è così non riesco più a capirla di solito facevamo tutto insieme adesso è sempre chiusa in camera non esce quasi mai di casa solo per andare a scuola" il mister si era aperto con tutta la squadra e sembrava sia triste che dispiaciuto "non si proccupi mister tra un po' di tempo ritornerà come prima, è un adolescente" disse il capitano. Mi ratristì vedere il mister triste non me lo aspettavo "okay va bene chi vuole il dolce" disse facendo segno al cameriere di servire i dolci, "scusatemi arrivo subito" dissi alzandomi e mi diressi verso camere di Emma, volevo farmi perdonare in qualche modo, non bussai solo perchè volevo vedere cosa stesse facendo, appena aprì la porta la vidi seduta in un angolo della camera, appena vide la porta aprirsi si immobilizò si fermarono i suoi singhiozzi che sentivi alla porta e le mani che si trovavano sulle cosce si immobilizzarono, teneva una pezzo di carne delle cosce nelle sue mani stringendole "cosa stai facendo?" Le chiesi avvicinandomi piano piano non volevo farla spaventare come prima "n-n-n niente" disse togliendo le mani e mettendole sul pavimento, le tremavano ancora. Mi sedetti vicino a lei lasciando un po' di spazio tra noi due "ti ho visto cosa, stavi facendo?" Le richiesi "niente te te lo lo ho ho detto" si sentiva la voce tremare mentre il suo respiro rimaneva irregolare, "scusami" le dissi a bassa voce lei non riusciva a calmarsi "ehy ehy calmati... scusami... non volevo te lo giuro"  cercai di rassicurarla, a un certo punto mi abbracciò, non mi meritavo un abbraccio da lei dopo quello che le ho fatto ma se a lei fa stare bene, va bene quando sentii le sue mani che tremavano sulla mia schiena, mi staccai dai lei le presi le mani delicatamente e con il pollice accarezzai il palmo della mano con molto delicatezza come se si potesse rompere, "Scusami tanto, mi perdoni?" Le chiesi continuando a guardala nei suoi occhi color verde, ella non riuscì a mantenere il contatto visivo con me e abbassò lo sguardo sulle mie mani che toccavano le sue "s-" non riuscì a finire la frase non capivo il motivo, si avvicinò vicino a me e mi sussurò nell'orecchio "n-n-non ri ri riesco a a re respirare" disse con la voce soffocata, "okay okay, fai dei respiri profondi okay? Segui me" dissi facendole vedere come doveva respirare, "va meglio ora?" Chiesi "u-u-un p-p-po'" riuscì a dire, "okay brava continua così e vedi che tra un po' riuscirai a respirare normalmente, vuoi metterti sul letto così stai più comoda?"
Emma annuì, tolse le mani dalle mie per aiutarsi ad alzarsi ma quando tentò non ci riuscì era molto debole per via dell'attacco di panico "ti aiuto io" dissi alzandomi per prima e poi aiutandola "n-no as- aspetta" mi disse prima di prenderla in braccio "h-h-ho bis bisogno di un un ba bagno" "va bene, ti porto in braccio sei troppo debole per farlo"  "ce ce la la faccio" disse staccandomi da me e cercando di camminare ma appena fece un passo stava per cadere visto che le gambe le tremavano ancora, menomale che riuscì a prenderla in tempo, "non ce la fai non ti reggi in piedi" dissi preoccupandomi per lei la presi in braccio a modo di sposa era leggerissima, ci misi 5 secondi per raggiungere il bagno che si trovava dentro camera sua, sempre in braccio le aprì l'acqua e la impostai su calda, "ce la fai a cambiarti?" Le chiesi, "si adesso va meglio" disse, si aggrappò al lavandino, "adesso puoi andare" disse facendo un sorriso palesemente finto "okay ma prima posso farti una domanda?" Chesi appoggiandosi allo stipite della porta "okay"  "è stato forte questo attacco di panico?"  Lei abbassò lo sguardo "si" disse a voce bassa ma che riuscì lo stesso a sentirlo "scusami è tutta colpa mia mi dispiace. Comunque tuo padre bhe è dispiaciuto che tu non passi più del tempo con lui" appena sentì quella frase alzò lo sguardo non disse nulla ma sul viso si leggeva che lo sapeva e ne era consapevole. "È meglio se vado, magari prima di andare vengo a vedere come stai"
"Okay ciao" chiusi la porta alle mie spalle e uscì dalla sua camera, scesi le scale e mi trovai tutti che si erano spostati di nuovo sul divano "tutto bene?" mi chiese Fede "sisi va tutto bene" dissi sedendomi sulla poltrona. "Allora kenan se ti offrono la maglia numero dieci la prendi?" Chiese Dusan curioso della mia risposta "se me la vogliono dare io l'accetto, ma se devo decidere io no" dissi onestamente "bella risposta" disse il capitano, parlammo ancora un po' e quando tutti se ne erano andati chiesi a il mister se potevo andare a vedere se sua figlia stesse bene, lui ovviamente accettò, salì le scale e bussai questa volta "chi è?" Domandò dall'altra parte della porta "io posso entrare?" Chiesi lei acconsentì e appena aprì la porta, trovai Emma sul letto che stava leggendo un libro, indossava una maglietta abbastanza lunga che le arrivava fino a metà cosce e sotto supposi che aveva solo su gli slip, "che stai leggendo?" Chiesi avvicinandomi e sedendomi sul bordo del letto "love me love me, è un romance"  "ti piacciono i romance?" Chiedo curioso "sisi molto" disse sorridendo sembrava una bambina, "come stai adesso?" "Sto abbastanza bene" disse, tirò indietro le coperte e fece segno di sedersi accanto a lui, lo feci e piano piano mi sedetti vicino a lei, "Posso farti una domanda?" Chiesi, Emma chiuse il libro sapendo che sarà una lunga chiacchierata "ti piace il contatto fisico, può essere anche a una stretta di mano e un abbraccio"  "nono lo odio" disse onestamente, notai che continuava a togliere le pellicine dalle unghie, capì che era stressata o era ansiosa le le presi con le mie mani e le intrecciai tra le mie "ti ho app-" non le feci nemmeno finire la frase che le spiegai il motivo "ho visti che hai iniziato a stapparti le pellicine quando ti ho fatto quella domanda, credo che ti abbia fatta sentire stressata è giusto?" Lei annuì continuando a fissare le nostre mani intrecciate, "credo che andrò a dormire è tardi" disse togliendo le mani dalle mie, sistemò il cuscino e ci appoggiò la testa "se vuoi puoi restare anche se a mio padre darebbe un po' fastidio però vabbè" disse chiudendo gli occhi non feci nemmeno tempo a rispondere che si era addormentata, un sorriso mi uscì spontaneo dalle labbra non volevo spaventarla quindi decisi di dormire come ero venuto qui con dei jeans e la maglietta, anche se di solito dormivo con soli i boxer però vabbè.

Era notte fonda stavo dormendo tranquillamente quando sentì Emma che si alzò di scatto, con il respiro irregolare e che sudava, quando mi alzai notai che stava trattenendo le lacrime "cosa è successo?" Dissi stroppiciandomi gli occhi "ho ho fa fatto un un brutto so- sogno" disse "okay adesso è tutto finito, ci sono qua io okay?" Emma annuì e mi abbracciò appoggiando la testa sul mio petto, con un braccio la tenni piano per un braccio mentre mi abbassavo e appoggiavo la testa "se vuoi piangere fallo non tenerti tutto dentro" disse non volevo vederla soffrire in silenzio, senti una lacrima bagnarmi la maglietta poi un'altra e un'altra ancora, "shh è tutto okay, butta fuori tutto" dissi accarezzandole i suoi lunghi capelli "è tutto okay" dissi. Piano piano si stava calmando e dopo nemmeno cinque minuti si addormentò sul mio petto. Avrei voluto capire cosa le fosse successo però ogni cosa avrebbe avuto il suo tempo e dovrebbe sentirsi pronta.

La mia Güneş || KENAN YILDIZ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora