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Pov's Emma

Mi svegliai sul petto di kenan, mi ricordo che quella notte ho fatto lo stesso incubo come accadeva ogni notte, ma dovevo stare tranquilla tanti quei tizi sono a Bologna o da qualche altra parte d'italia. Mi tirai su da lui non mi sarei mai perdonata visto che ho dormito su un petto di un ragazzo, mi ero promessa che non avrei mai toccato più nessuno e che nessuno avrebbe toccato me.

Mi alzai e mi diressi verso il mio bagno mi lavai il viso con l'acqua congelata misi su gli stessi vestiti di ieri quindi tuta grigia e top, quando uscì mi trovai egli che stava ancora dormendo, scesi per far colazione e incontrai mio padre "buongiorno" dissi andando in cucina "hey sei sveglia, perchè ieri eri andata via di punto in bianco?" Chise mio padre sedendosi sullo sbagabello dell'isola enorme e sorseggiando il suo solito caffè "non ti interessa, senza offesa" dissi cercando di essere il più educata e più gentile possibile, presi i miei due panini con la nutella e risalì per andare in camera mia, mi rendevo conto che stavo distruggendo il rapporto con la mia famiglia ma non è colpa mia...

Quando ritornai in camera mia mi trovai kenan che si stava rimettendo su le scarpe "buongiorno" dissi per essere educata e lo superai e mi sedetti nel mio solito posto preferito vicino alla finestra, misi le gambe incrociate e appoggiai il piatto su di esse, mentre addentavo il primo morso, egli si avvicinò e mi rubò un panino "hey questa è la mia colazione!" Dissi togliendo il piatto dalle mie gambe e dirigendomi verso di lui per riprendermi il panino che avevo preparato. Purtroppo era molto ma molto più alto di me quindi anche saltando non riuscì a prenderlo "dai ti prego ridarmi il mio panino" alcune volte mi comporto come una bambina piccola "okay bambina" disse ridendo visto che non riuscivo a prendergli il panino, addentai lo stesso che mi aveva rubato, dopo aver mandato giù quel pezzettino, kenan si mise a ridere, non capivo il motivo sinceramente "perchè ridi?" Dissi guardandolo un po' confusa "perchè ti sei sporcata come una bambina"  si avvicinò di più a me, invece io indietreggiai ormai mi veniva naturale, "ti voglio solo pulire non ti faccio nulla promesso" disse rassicurandomi continuando ad avanzare verso di me, "ce ce la faccio da sola" dissi indietreggiare fino ad arrivare al muro, sussultai sentendo il muro congelato dietro di me, egli ne approfittò per venire verso di me, tenendomi ferma con la sua mano che era grande come la mia mano allungò il pollice sotto il mio labbro inferiore e con due passate riuscì a togliermi la Nutella "okay fatto non ti devi spaventare" egli si tolse subito di me indeitreggiando di cinque passi per lasciarmi spazio e poi prese in mano il suo telefono perchè gli era arrivato una notifica "dusan ha detto se vuoi venire ad una festa con la squadra, ci sono altre ragazze così puoi sentirti più a tuo agio" disse, fissandomi negli occhi, "in realtà, credo che rimarrò a casa" dissi abbassando lo sguardo sulle mie pantofole di Victoria Secrets, "okay perfetto alle 20 ti passo a prendere" disse aprendo la porta della mia stanza per poi uscire. Come al mio solito non feci il letto e uscì dal mio balcone, non uscivo mai di casa le uniche volte era per andare a scuola o per prendere dell'erba, mi incontrai, ormai con il mio amico "sai già ormai il prezzo" gli diedi 50 euro e me ne andai con il mio sacchettino di erba, "hey ciao" mi girai e vidi kenan venire nella mia direzione, per fortuna riuscì a mettere l'erba nella borsa, "ciao" dissi quando era di fianco a me, "cosa stai facendo qui, in questo parco vendono le droghe e l'erba... aspetta non dirmi che l'hai ripresa, dammela"  disse porgendo la mano in segno di darlela "n-non l'ho presa" cercai di mentire di solito mi usciva bene ma con lui non so il motivo ma sapeva sempre quando mentivo, calò il silenzio si sentivano solo I rumori degli uccellini, quando ero distratta kenan riuscì a prendere il sacchetto nella borsa e lo svuotò nel Po "mi è costata cinquanta  euro!" Mi lamentai "non mi interessa ti distrugge e basta sta merda! È già buona che non dico nulla a tuo padre, adesso ti riaccompagno a casa" aveva il tono un po' incazzato quando disse quella frase.

Dopo nemmeno dieci minuti mi ritrovai davanti a casa mia quando entrai vidi che erano ritornate le mie sorelle quindi corsi ad abbracciarle tutte e tre nello stesso momento "mi siete mancate tantissimo" dissi, erano l'unico motivo per cui sono ancora qua, perchè voglio proteggerle, quando sto con loro rivedo la Emma del passato e faccio sempre di tutto per proteggerle, non voglio che le succeda niente di simile di quello che ho passato io, sarebbe una sconfitta per me se non ci riuscissi.
"Si è fatto tardi vogliamo mangiare?!" Cerco sempre di dimostrare che sono felice e che va tutto bene, anche se è l'esatto opposto, "la mamma se ne è già andata?" Chiesi aspettando che i camerieri apparecchino e che preparino da mangiare  "si ha detto che doveva fare un viaggio" era sempre la solita, veniva a casa solo quando le serviva... "okay va bene dovrebbe venire anche il papà a casa per mangiare così mangiamo tutti insieme" dissi sempre con tono felice, ci iniziammo a sedere a tavola e visto che tutte stavano morendo di fame e mentre aspettavamo nostro padre iniziammo a mangiare qualche grissino. Dopo un 20 minuti mostro padre arrivò ed era felicissimo che erano ritornate, quando vide che anche io ero seduta a tavola era diventato ancora più felice visto che non mangio mai con lui e se lo faccio sa che lo faccio per le mie sorelle.

Il pranzo cominciò "mh papà stasera esco" dovevo dirglielo "menomale grazie a dio chi devo ringraziare, perchè sicuro non hai deciso tu di uscire" lui sapeva non uscivo mai e che da un anno odiavo farlo, ma non sapeva il perchè, ha provato in tutti i modi a chidermelo perché ero cambiata o perchè non uscivo più di casa "kenan, mi ha detto che c'è una festa insieme a tutti i giocatori e poi ci sono alcune ragazze suppongo che siano le loro fidanzate" dissi prima di addentare un altro pezzo di carne, "scusatemi sono aposto" feci per alzarmi "giochiamo a pallavolo è da tanto che non lo facciamo" mi chiese Sofia "si certo andate a prendere la palla io vi aspetto in giardino" dissi dirigendomi verso l'enorme giardino, per fortuna che era una giornata nuvolosa e che soffiava il vento e che tra poco si sarebbe messo a piovere, "okay forza che tra poco si mette a piovere, iniziate a fare dei passaggi io mi cambio e ci sono, salì di fretta in camera mia misi su dei pantalonci neri e da un mio cassetto presi le ginocchiere che usavo per giocare a pallavolo mi mancava molto giocarci, ma da 1 anno la mia vita è cambiata del tutto e sono consapevole che non sarà mai più così, mi strinsi un po' la carne delle cosce nelle mani, per non iniziare a pensarci, presi dei respiri profondi ma non riuscivo più a calmarmi non volevo far vedere alle mie sorelle che stavo così e nemmeno a mio padre.
Presi dei respiri profondi e mi lavai il viso con l'acqua gelida "Emma io vado tienile d'occhio" mio padre si affaccio in seguito alla porta del bagno, mi ero dimenticata di chiudere la porta di camera mia "che succede perchè stai tremando e perchè hai il respiro irregolare?" Chiese preoccupato mio padre avvicinandosi a me e mettendomi una mano sulla schiena per calmarmi mentre le mie mani erano sul lavabo, "okay calmati... shh è tutto okay" disse abbracciandomi, non chiedeva nemmeno perchè ero così sapeva che non gli e lo avrei mai detto. Il mio respiro non migliorata per niente, "fai dei respiri profondi okay?" Disse cercando di calmarmi almeno un po' "prova a farlo per le tue sorelle se ti vedessero così sarebbero tristi è tu non vuoi che siano quindi cerca di calmarti okay?"  Mi sedetti e iniziai a calmarmi, "brava così" mi posò una mano sulla spalla e si chinò verso di me "ti sei calmata? non oggi ma vorrei sapere perchè sei diventata così" era triste gli si leggeva negli occhi "sisi mi mi sono calmata un giorno ti prometto che te lo dirò"
"Io devo andare se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarmi, okay?" Disse prima di lasciarmi un bacio sulla fronte prima di allontanarsi.


La mia Güneş || KENAN YILDIZ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora