POV'S EMMA
Alle 20 ci stavamo dirigendo a casa di Dusan per la festa che aveva organizzato, durante il tragitto in macchina c'era un silenzio assordante nessuno di noi due si rivolgeva la parola, si sentiva solo il suono del motore della macchina. Dopo che fecimo dieci chilometri si creò una coda di macchine per via di un incidente che si trovava un po' più avanti "eh che cazzo" si lamentò Kenan "calmati madonna è solo un po' di traffico" cercai di farlo ragionare "si ma odio arrivare in ritardo e per colpa di questo incidente ci vorrà massimo trenta minuti! Se va bene, se no, anche un'ora" Kenan rimase a guardare davanti a sé tenendo le mani sul volante. Il silenzio ritornò odio il silenzio preferisco parlare che ci sia questo silenzio; anche se non era la persona persona più interessante decisi di rivolgergli la parola "allora... non sei di certo italiano" comincio a dire cercando di essere gentile "si capisce dall'accento" aggiunsi "si infatti sono metà turco e metà tedesco. Sono nato in una piccola città in Germania. Tu? Tuo padre non sembra italiano" "wow non credevo che fossi turco! Ehm comunque si mio padre non è italiano è nato in Brasile. Mi dici una frase in turco?" Chiesi guardandolo per un momento poi ritornai a guardare la strada "ehm okay okay... fammici pensare... Çok güzelsin (sei bellissima)" sorrise, sapevo che mi aveva appena insultato ne ero certa "mi hai insultato si capisce perchè poi hai sorriso" Kenan si mise a ridere "No, non è un insulto" disse tra una risata e l'altra "allora che cosa hai detto?" Chiesi a sto punto curiosa, sorrisi quando si era messo a ridere. Mi ricomposi subito ~Emma ricomponiti non puoi sorridere per un ragazzo~ dissi nella mente "non posso dirlo" che nervoso perchè non mi può dire cosa ha detto? "Almeno me lo ridici così lo cerco su google" egli fece scena muta capì che non voleva dirmelo "che stronzo" dissi a bassa voce vedendo che le macchine piano piano si ricominciando a muovere e presto lo fecimo anche noi "lo stronzo però ti ha invitato a una festa" lo guardai per un istante mentre lui era concentrato alla guida "bhe potevo tranquillamente stare a casa" dissi piano piano incazzandomi "stare a casa così potevi fumare le canne? No grazie e poi io ti ho detto che ti passavo a prendere potevi anche rifiutare o non presentarti quando sono venuto a prenderti" Il cretino aveva fatto una bella mossa "sono venuta solo perchè... perchè... non lo so okay perchè sono qui!" Dissi aveva vinto non sapevo il motivo per cui ero qui con lui, non ho mai parlato con nessun giocatore della Juve e sto andando ad una festa organizzata da uno di loro ma perchè mi hanno invitata? Sono solo la figlia dell'allenatore mica un'altra giocatrice della Juventus quello poteva avere più senso ma io? Perchè?
Molte domande mi frullarono in testa ma dopo un po' si fermarono arrivammo davanti a un enorme villa era simile alla mia, enormi finestre, piscina e casa molto moderna rimasi a bocca aperta.
"Vuoi scendere o vuoi rimanere lì a guardarla ancora per molto" ritornai alla realtà quando Kenan attirò la mia attenzione, mi sbrigai a scendere dalla macchina mi risistemai il tubino sulle gambe e seguì egli, visto che lui suppongo che ci sia stato moltissime volte. Appena entrammo, sobbalzai sentendo quella musica ad altissimo volume non mi aspettavo di certo che era così alta, "spero che tu abbia portato dietro un costume" disse Kenan urlandomi nell'orecchio per via dell'alto volume "Emma sei riuscita a venire!" Disse Dusan anch'egli urlando era affiancato da una ragazza di statura media, ma per me era alta visto che io sono un metro e un tappo, capelli neri, e lisci a spaghetto, portava un tubino nero non molto corto "ciao Emma piacere Vanja... dai andiamo in piscina" disse prendendomi per mano "io, io non ho il costume" dissi quando eravamo in giardino e potevo parlare a voce normale "non preoccuparti te ne presto uno, e vai tranquilla si possono stringere visto che senza offesa sei più bassa di me vieni" mi riprese la mano e mi riportò in casa salimmo le scale e mi portò in una cabina armadio rimasi estasiata era enorme! Semplicemente bellissima "wow" mi scappò dalle labbra "si è bellissima... ecco il costume" mi porse un costume nero molto semplice, "ti starà un incanto! Quello lì è il bagno" disse indicandomi con la mano una porta di fronte a noi "grazie" ringraziai e mi chiusi in bagno, prima di cambiarmi mi guardai un attimo allo specchio "coraggio Emma ce la puoi fare, cerca di essere una persona normale per una sera" cercai di incitandomi per darmi forza. Indossai il costume mi stava bene aveva ragione Vanja, mi evidenziava bene le mie forme e la cosa bella è che copriva abbastanza il fondoschiena.
Quando uscì dal bagno Vanja rimase a bocca aperta "O MIO DIO TI STA DA DIO!" Disse urlando risi per il suo commento "Basta te lo regalo da oggi questo è tuo" la ringraziai era molto gentile. "Ah tieni un copri un costume non so se ti va bene questo però provalo" lo indossai e lei rimase a bocca aperta un'altra volta "anche questo diventerà assolutamente tuo!" "Ahahah grazie".Scesimo alle scale e beccammo anche un'altra ragazza aveva i capelli castani abbastanza lunghi anche lei di statura media e snella "tu dovresti essere la figlia del mister, Emma giusto? Piacere Lucia" le sorrisi in modo cortese "Ah comunque vi stavamo cercando vogliono giocare ad obbligo e verità in piscina volete venire?" Vanja accettò al posto mio, ci dirigemmo tutte e tre in piscina, i ragazzi erano già tutte di fuori c'erano altre due ragazze, si chiamavano una Giulia e l'altra India anche loro erano more alte e snelle, ci conoscemmo meglio e poi ci dirigemmo dove c'erano gli altri ragazzi tra cui Kenan, mi tolsi il copri costume e tutte 4 ci sedemmo sul bordo mentre i ragazzi si trovavano in acqua supposi che erano tutte tre fidanzate con i tre ragazzi che c'erano in acqua, mentre parlavo un po' con Giulia sentivo degli occhi puntati addosso mi girai e beccai kenan che mi guardava, mi dava fastidio che la gente mi fissase infatti egli si accorse e ricominciò a parlare con i sui amici
"Okay si comincia. Comincio io, Emma obbligo o verità?" Chiese Dusan, cazzo perchè proprio io? "Ehm verità" egli ci penso su e poi trovò la domanda "partiamo con una domanda un po' più tranquilla... allora... ti piace qualcuno?" Non ci pensai due secondi e risposi con un semplice "no" toccò a me e scelsi Vanja "obbligo" mi disse quindi pensai un obbligo non molto cattivo "ti obbligo a tuffarti in piscina e rimanerci per tutta la durata del gioco" all'inizio ella sbuffò un po' poi prese coraggio e si tuffò. Si fecero un po' di obblighi e verità e toccò a India "allora Kenan obbligo o verità?" Egli scelse obbligo, ho sperato fino a l'ultimo che India non dicesse un obbligo riferente a me ma purtroppo non fu così "ti obbligo... a dare un bacio dove vuoi tu a Emma" iniziai ad avere un po' di paura perchè in questo momento si poteva letteralmente approfittare di me, mentre Kenan si avvicinò mi guardò negli occhi e notò tutta la mia paura che stavo provando, uscì dall'acqua e si mise di fianco a me, infine mi lasciò un bacio molto veloce sulla mia guancia destra, anche se ho sentito le sue labbra sulla mia pelle solo per un secondo mi sembravano morbidissime.Kenan ritornò in acqua e ricominciamo a giocare. Passò ancora un po' di tempo dall'obbligo che India aveva fatto a Kenan e gli obblighi e le verità erano sempre gli stessi infatti ci stavamo annoiando un po', Toccò a Kenan fare un obbligo o una verità e indovinate un po' chi ha scelto? Proprio me esatto. "Obbligo" dissi avevo fatto tutto il gioco a dire "verità" credo che sia arrivato il momento di fare un obbligo "ti obbligo a... bere dieci shottini di vodka" credevo molto ma molto di peggio, accettai dopo pochi secondi e mi diressi in casa verso la cucina presi dieci bicchierini e li riempì di vodka, ne bevvi uno dopo l'altro, tutti i ragazzi e le ragazze che erano in piscina a giocare ad obbligo e verità mi stavano guardando quasi increduli, ovviamente ero consapevole che dopo quei bicchierini sarei stata Completamente sbronza.
Dopo averli bevuti la mia testa cominciò a girare e mi dovetti ad aggrappare qualcosa prima che cadevo "okay forse è meglio che ti riporto a casa Emma" disse Kenan avvicinandosi e mettendomi una mano sul braccio e tenendomi vicino a lui "ce la faccio a camminare" dissi, mi sentivo una merda avevo un mal di testa della madonna "se ti lascio cadi, vuoi accettare che ti aiuti?" Egli non aspettò una mia risposta e mi portò direttamente nella sua macchina "hey i miei vestiti!" Dissi cercando di rientrare in casa "andiamo a prenderli domani" mi aprì la portiera e salì in macchina, egli fece il giro della macchina e salì al posto del guitatore, mi appoggiai alla portiera ero esausta "se vuoi puoi dormire, Güneş" disse "bel soprannome" dissi sorridendo, era letteralmente colpa della sbronza, Kenan sorrise "okay allora ti chiamerò Güneş" sorrisi dopo quella frase. Piano piano i miei occhi si continuarono a chiudere sempre più frequentemente e dopo tanti vari tentativi per rimanere sveglia, caddi in un sonno profondo.
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La mia Güneş || KENAN YILDIZ
RomantizmEmma Motta è una ragazza di 18 anni si è appena trasferita a Torino insieme alla sua famiglia visto che suo padre allenerà la Juventus. Un sera durante una cena insieme hai giocatori delle Juventus Emma conosce Kenan il nuovo numero 10 della Juve. ...