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POV'S EMMA

Non c'è la facevo più, non mi sentivo più il viso per quanti pugni e schiaffi mi avevano dati quei tre tizi, il dolore era allucinante, non capivo il motivo, avevano usato di nuovo il mio corpo a loro piacimento e adesso mi picchiano, finalmente mi fecero rivestire, a un certo punto vidi dei poliziotti entrare nella casa abbandonata, i tre uomini tirano le mani in alto e altri quattro poliziotti entrarono per arrestarli uno per uno, mi fecero il segno che potevo uscire, appena misi fuori piede da quella struttura abbandonata, il solo del pomeriggio mi travolse, visto che i miei occhi si erano abituati ormai al buio, sentì due braccia abbracciarmi, era Kenan, "scusami" mi disse prima di lasciarmi un bacio sulla fronte, non sapevo se perdonarlo o meno. Feci un piccolo sorrisino cercando che fosse il più reale possibile, ma la stanchezza prendeva il sopravvento, ovviamente lui se ne accorse, "stai morendo di sonno?" Chiese, io annuì prima di stroppiciarmi gli occhi.

Dopo che i medici mi avevano fatto un controllo se era tutto okay, e dopo che i poliziotti mi ebbero fatto mille domande, finalmente potevo ritornare a casa. Salì in macchina con mio padre più tosto che con Kenan, il viaggio era molto silenzioso, fino a quando mio padre non decise di rompere il ghiaccio "lì conoscevi quei tizi che ti hanno rapita?" Non avevo assolutamente voglia di parlarne in quel momento, però annuì e decisi di spiegarli tutta la storia. Finì di raccontarla e ovviamente era rimasto scioccato, "p-p-perchè non ne lo hai detto prima? È per quello che hai mollato tutto e non avevi più volgia di uscire di casa?" Disse cercando di mantenere un tono calmo, io annuì, non sapevo cosa dire in quel momento, ricalò di nuovo il silenzio, e fu di nuovo mio padre a rompere quella tensione che c'era tro noi due "hai litigato con Kenan?" Cazzo, ma perchè proprio questa domanda! Preferivo di certo la domandaprecedente. "Abbiamo avuto solo una discussione tutto qui" dissi incrociando le braccia e continuai a guardare davanti a me "lui ti ama" ~si se mi amasse non mi avrebbe tradito~ pensai, "papà lui mi ha tradito" dissi, non avevo onestamente tante prove però, quelle poche informazioni che avevo me lo facevano pensare "non credo che Kenan sia un tipo che tradisca... onestamente" quella frase mi fece pensare un po', lui mi aveva sempre trattato bene, e mi faceva sentire la ragazza più bella del mondo... perchè avrebbe dovuto tradirmi? "Ah i poliziotti mi hanno ridato il tuo telefono" lo porse, cliccai il tasto per accenderlo, visto che me lo avevano spento. Appena mi si accede vidi una notifica di Kenan di quella mattina: - Güneş anche se suppongo che non riuscirai a vedere il messaggio te lo mando lo stesso.
Volevo scusarmi con te, dovevo parlarti prima della mia ex relazione con Karlotta, mi dispiace un casino, ma te lo giuro lei mi ha ricattato, io non ti dradirei mai, sei la mia Güneş.
So che abbiamo litigato e so che siamo insieme da poco ma Ti amo Güneş.
Ti prego rispondimi- mi stupì di quel messaggio e lì capì che mio padre aveva ragione mi amava veramente, in quel momento riuscì a sorridere, "mh papà, potresti portarti a casa di Kenan?" Dissi timidamente, riuscì a vedere un sorriso comparire sul suo volto e mi portò sotto casa sua.

Scesi dalla macchina, feci quelle 4 rampe di scale per arrivare al suo appartamento, e quando arrivai sul suo pianerottolo, suonai il campanello, dopo nemmeno due secondi egli mi aprì la porta e mi accolse con un sorriso sulle labbra "scusami avrei dovuto crederti" dissi un po' in imbarazzo, egli sorrise ancora di più e mi abbracciò "vai tranquilla Güneş" dopo l'abbraccio mi condusse dove abitava, la conoscevo a memoria quella casa e avevo associato dei ricordi in ogni stanza, il soggiorno dove mi ero truccata per andare alla festa della Lucy, la cucina, dove avevamo cucinato la pizza ma anche dove lui mi aveva confessato che ci teneva a me, un sorriso spontaneo mi uscì, "vieni mettiti sul divano arrivo subito vado a prendere da bere" feci quello che mi aveva chiesto, appena mi ero messa sul divano appoggiai la testa sul bracciolo e dopo nemmeno due minuti caddi in un sonno profondo.

Quando mi risvegliai non capii che ore erano, ma notai che avevo su una coperta, supposi che me l'aveva messa quando stavo dormendo, i miei occhi incrociarono quelli di Kenan, egli mi stava guardando con un sorriso sulle labbra mentre mi scostò una ciocca di capelli dal viso e me la spostò dietro all'orecchio "quanto ho dormito?" Chiesi con una voce assonata "per 5 ore" rise un po', poi aggiunse "ti sei riposata?" Io annuì.

"Posso farti una domanda?" Dissi tirandomi su e sedendomi come una persona normale, "si certo dimmi tutto" disse con un tono dolce e rilassato "perché mi chiami Gunëş non me lo hai ancora detto"
"Okay allora prima di tutto, Güneş significa sole... sai quale è la stella che brilla di più durante la giornata?" Mi chiese, "il sole?" Ero un po' incerta sulla risposta ma poi egli annuì "ecco, ho scelto questo soprannome perchè tu illumini le mie giornate" appena finì la frase mi buttai tra le sue braccia, "non credevo che eri così romantico" dissi e poi aggiunsi "non mi aspettavo nemmeno questo significato" dissi prima di darli un bacio leggero sulle labbra, ma prima che mi staccai dal bacio, egli mise le mani sulle mie guance e mi baciò con più foga, non rifiutai di certo quel bacio.
Dopo un po' si stacco e sussurò in un modo dolce "ti amo"
"Anche io ti amo" dissi prima di riabbracciarlo.

       FINE❤️

La mia Güneş || KENAN YILDIZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora