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POV'S KENAN

Eravamo tutti ad aspettare il mister era in ritardo, dopo varie lamentele di alcuni miei compagni perchè non fosse arrivato in orario arrivò tutto di corsa "scusatemi tantissimo" disse riprendendo fiato, si capiva che c'era qualcosa che non andava nel suo viso ma nessuno face domande visto che eravamo un ritardo ad allenarci e quindi non persimo tempo e iniziammo a fare i nostri quindici giri di corsa lungo tutto il perimetro del campo.

Gli allenamenti furono terminati tutti si diressero negli spogliatoi, invece io vedendo la faccia del mister ancora triste mi avvicinai e inizia ad aiutarlo a sistemare gli attrezzi "c'è qualcosa che non va mister?" Chiesi mentre riponete dei cerci nello sgabuzzino, egli sospirò "allora si è capito" disse con un tono triste "Emma.." Non capivo cosa le era successo "spero che non sia niente di grave" chisi "nono è che quando ero entrato in camera sua mi trovai lei nel ben mezzo di un attacco di panico, credo che lei soffra ma non ne sono sicuro, tu sai qualcosa magari ?" Scossi il capo, si anche io l'avevo vista quando aveva un attacco di panico e  anche quando piangeva, ma non volevo fare la parte della spia quindi negai.
Cosa le era successo?

"È riuscita a calmarla?" Domandai egli annuì "si le ho detto che se l'avrebbero vista così le sue sorelle sarebbero state tristi è infatti si è calmata quasi subito. Lei è legata tantissimo alle sue sorelle, non mangia mai con me ma quando ci sono loro mangia sempre con tutta la famiglia, fa di tutto per proteggerle e per essere sempre felici, lei è così, ha avuto sempre questo rapporto con loro già da quando erano piccolissime, da quando ci siamo trasferiti a Bologna un anno fa è cambiata dopo nemmeno due giorni dal nostro arrivo e adesso non la riconosco più. Lei le ama più di ogni cosa al mondo" disse abbassando lo sguardo "ci tiene molto, secondo me sotto sotto è una persona dolce e altruista, bisogna riuscire a farla ritornare" feci un piccolo sorriso "se non è un problema alle 20 passo a prendere sua figlia andiamo a una festa con la squadra ho detto di invitare anche le fidanzate degli altri giocatori così non sta sola"  "Ah si me lo ha detto, è genitle da parte tua" disse prima di tirarmi una pacca sulla schiena in modo amichevole. "Devo andare si sono fatte le 18, ci vediamo dopo domani arrivederci" feci un cenno di saluto con la mano allontanandomi.

Arrivai a casa e subito diretto verso la doccia mi feci una doccia abbastanza veloce così che avessi il tempo di riposarmi anche un po'. Uscito dalla doccia misi solo su i boxer e mi distesi sul letto quando furono le 19 iniziai a prepararmi mettendomi dei pantaloncini che mi arrivavano alle ginocchia abbastanza larghi erano dei jeans color beige e una maglietta bianca classica.

Uscì di casa a alle 19 e 45, dopo nemmeno dieci minuti di macchina mi trovai davanti a casa di Emma scesi dalla macchina e suonai il campanello, mi aprì una piccola bambina avrà avuto sei anni "hey ciao devo uscire con tua sorella non me la potresti chiamare?" Chisi in tono gentile, abbasandomi per arrivare alla sua altezza "Sei il suo ragazzo?" Chiese curiosa, "magari, mi piacerebbe molto ahahah. Questo è un segreto okay? Me lo prometti?" Dissi porgendo il mignolo,e anche lei fece lo stesso era proprio uguale a sua sorella, "Posso entrare?" Chisi cortesemente "certo" disse dandomi la mano e portandomi in casa sua "ciao kenan" mi salutò il mister che era dietro all'isola della cucina "buonasera"  "credo che le piaci già ahahah" disse guardando come sua figlia mi portava in giro per casa "questo è il giardino dove Emma è le altre mie sorelle giochiamo a pallavolo" disse mostrandomi con il suo piccolo indice il piccolo spazietto per giocare a pallavolo "wow, anche tu giochi a pallavolo?" Disse riportandomi in salotto "si mi è piaciuto quando ho visto Emma giocare" non me lo aspettavo giocava a pallavolo non me lo aveva detto, aspetta ma perchè mi interessava che non mi aveva detto quella cosa non provava niente per me e non siamo niente noi. "Adesso vado ciao" salutandomi con la sua manina prima di scomparire, mi uscì una piccola risatina, mi rialzai e raggiunsi il mister nella cucina che affacciava sul soggiorno "Emma giocava a pallavolo?" Chiesi "si ha giocato in serie A per un anno, è stata la più giovane pallavolista nella storia della pallavolo che ha giocato da titolare e poi in un solo anno a vinto tantissimi premi tra cui molti MVP" non me lo aspettavo proprio "wow, immagino che abbia smesso" egli annuì senza dire nulla "eccomi arrivo" disse la voce di Emma scendendo di corsa consapevole di essere in ritardo. "Eccomi ci sono" disse con il fiatone, indossava un tubino rosso fuoco e delle scarpe nike abbinate a dei calzini della medesima marca, spalancai gli occhi era bellissima, non si rendeva nemmeno conto di quando lo fosse, quando l'ho riportata a casa quella stessa mattina vidi tutti i ragazzi che passavano vicino a noi mangiarla con gli occhi, e lei non se ne accorgeva nemmeno e in più era uscita con un paio di giabatte dei vestiti che supposi che usava per casa e i capelli raccolti in un chignon fatto su abbastanza male.
"Okay allora andiamo" dissi, mentre Emma si dirigive di fuori, Thiago mi richiamò e infine mi disse "comunque il tuo segreto è al sicuro" disse sorridendo "aspetti lo sa!?" Non fece in tempo a rispondere che Emma ritornò nella mia direzione e mi prese per il braccio "andiamo siamo in ritardo" disse  portandomi fuori di casa "eri tu quella in ritardo non io" mi giustificai salendo in macchina, visto che lei era già salita.

La mia Güneş || KENAN YILDIZ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora